Marzo 1986
–non sei felice di tornare a casa?– chiese Jonathan guardando i fratelli dello specchietto retrovisore.
Il castano annuì silenziosamente; non vedeva i suoi amici da circa 3 mesi e non sapeva come avrebbero reagito.
Osservò la cicatrice che scorreva nella parte interna del suo braccio sospirando.Inizialmente aveva odiato sua sorella per averlo riportato nell'inferno ma durante le ultime settimane trascorse in un centro di recupero aveva capito che, forse, era stato un bene.
El lo prese per mano; i due si guardarono per qualche istante poi la castana iniziò a disegnare con la punta delle dita piccole fantasie sulla mano del fratello.
–andrà tutto bene–Quando sua madre aprì la porta di casa il fiato gli si mozzò in gola: tutti i suoi amici si trovavano lì con lunghi striscioni colorati e grandi sorrisi stampati in viso.
Mike fu il primo ad abbracciare Will; si fiondò, letteralmente, tra le sue braccia e scoppiò in lacrime.
–mi sei mancato tanto!– disse in un sussurro mentre il cuore del castano batteva ad una velocità disumana.
–anche tu–Gli amici si abbracciarono e scherzarono per tutto il pomeriggio fino alla sera quando Joyce li chiamò per cena.
Will non aveva ancora raggiunto un buon rapporto con il cibo e fissava silenziosamente il piatto pieno fino a quando Mike non se ne accorse e lo prese per mano sotto il tavolo facendo sorridere il ragazzo.–posso parlarti?– chiese il corvino una volta finito il pasto.
I due si diressero verso la camera del castano e su sedettero sul letto.
–Ho pensato molto a te qiesti mesi– iniziò Michael –Ho pensato a noi. Ho fatto molte cazzatte e sono stato un idiota il 90% delle volte e ti chiedo scusa.
La verità è che proiettavo le mie paure su di te; ripetere le parole che ti dicevano i bulli era rassicurante perchè in questo modo nessuno avrebbe pensato che potessi essere così anche io; sono stato uno stupido e un codardo.
Mi sono accorto della verità solo quando hai lasciato il gruppo e quando ho provato a rimediare ho solo peggiorato le cose.Quella notte, quando hai deciso che il tuo esistere non fosse più utile per nessuno, avrei voluto urlarti che un mondo senza te non era un mondo in cui valeva la pena vivere.
Ma tu sei andato via; per la terza volta in tutta la mia vita non ti avevo più e avevo il terrore che non saresti più tornato.
Quella notte ti ho stretto tra le mie braccia urlando e maledicendo qualunque cosa ti avesse spinto a compiere un'azione del genere; maledicendo me stesso.
Era colpa mia, se ti fossi stato accanto, se solo ti avessi fatto capire quanto sei importante, se solo––Mike– lo interruppe il castano mettendo una mano sulla sua spalla –non è colpa tua–
– invece si.
Quella notte avrei tanto voluto dirti una cosa ma non ce l'ho fatta e se fossi morto e non avrei mai potuto pronunciare queste parole mi sarei maledetto per tutta la mia vita.
La verità è che ti amo, Will, e anche se non mi accetterai perchè sono una merda sappi che continuerò ad amarti perc–Will unì le loro labbra in un dolce bacio per poi staccarsi titubante.
–perchè io?– chiese –sono solo uno stupido ragazzino con una valanga di traumi e tu sei Michael Wheeler, il ragazzo più bello, simpatico, dolce che io abbia mai conosciuto. Sei perfetto e io sono solo io–
–se solo potessi cambiare il modo in cui ti vedi non mi chiederesti perchè sono quì.– disse il corvino baciandolo.In quel momento Jim Hopper irruppe nella stanza rovinando il momento.
–Fottutuo Michael Wheeler! Leva subito quelle sporche mani da mio figlio!– urlò lo sceriffo prendendo Mike per un orecchio e trascinandolo fuori dalla camera.
–Will? Aiuto!–
–Mamma, puoi dire a Hop di smetterla?– disse Will ridendo mentre il corvino lo fulminava con lo sguardo.
Tutti scoppiarono a ridere.–non hai il permesso per uscire con Will!– urlò lo sceriffo.
–Non sei tu a deciderlo brutto vecchio!–
–PICCOLO INSOLENTE! COME OSI?–
–Basta così– disse il diretto interessato soffocando un sorriso –ti prometto che terremo la porta aperta di almeno 10 cm e che se farà lo stronzo potrai picchiarlo. Però ti sarei grato se non uccidessi il mio fidanzato.–
– okay ragazzino– disse Hopper lanciando uno sgurdo assassino al corvino sotto le occhiate divertite degli amici.Quando tutti se ne andarono Mike rimase a dormire a casa Byers/Hopper sperando di non venire ucciso nel sonno.
–quindi sarei il tuo fidanzato?– disse il corvino nel buio della stanza mentre il castano arrossiva.
–insomma... se per te va bene... cioè... voglio dire...–
Mike scoppiò a ridere baciandolo.–Ti amo Will Byers.–
–Ti amo Mike Wheeler.–
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Wrong Love ~byler
FanfictionEstate 1985, cambiamenti, relazioni, baci, porte aperte di 10 cm. Ci troviamo con un piccolo Mike represso che proverà a capire perchè il suo desiderio più grande sia baciate una persona, anche se quella persona non è la sua fidanzata. Ovviamente Mi...