8.capitolo

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Allison's pov

Siamo entrati in in una camera d'aria tramite il varco del 'bagno'.
-dove sarebbe questo posto?-domando io persa tra i miei pensieri cercando una risposta,ma purtoppo a certe domande non esiste una risposta ma bensí i fatti.

Ed è proprio in quel momento che mi prende per mano camminando sulle stipite di una sottilissima striscia di cemento.
Tutto d'un tratto si ferma davanti ad una porta bianca e fracassata,che a quanto sembra,l'hanno dimenticata in quel posto per anni,come se fosse stato solo un ricordo lontano.

Luigi's pov

A quel punto apro la porta per la millesima volta in quell'anno.
-ecco a te il mio posto-dico con affare brioso,e la conduco all'entrata.
-e adesso cosa dovremmo fare?-mi domanda.

Allison's pov

Si sistema dinanzi la porta.
Ed a quel punto apre la porta come se fosse la sua routine notturna.
-ecco a te il mio posto-dice con affare brioso,e mi conduce all'entrata della misteriosa stanza,che oramai mi teneva sulle spine,non c'è la potevo più fare.
-e adesso cosa dovremmo fare?-gli domando con fare impaziente.
-tu goditi solo il momento-mi dice dopo avermi coricato sul letto,posto al centro della stanza.

In quell'istante non sapevo cosa avrei precisamente dovuto fare,ero confusa...molto confusa.
Quando tutto d'un tratto si toglie la divisa rilevando un corpo a quanto pare molto muscoloso.

Da lí a poco capisco cosa avrebbe voluto fare,mi alzo stizzita di ciò che avrebbe voluto fare contro la mia volontà,ma anche perché per una volta nella mia vita mi fido di una persona conosciuta da poco.
Però è strano,non fidarmi più di nessuno per colpa di qualcuno,e quel qualcuno era Luigi.
Un ragazzo innocente che però nasconde una maschera rilevandosi un mostro.

Ed io questo non lo accetto per nulla al mondo mai e poi mai,e se in questo momento ci fosse mia madre non mi avrebbe riconosciuta.
Mi ricordo che da piccola,che mi diceva sempre"allison non dipendere mai da nessuno,soprattutto da un uomo".
Aveva ragione,mia madre ha sempre avuto ragione come biasimarla,mia nonna mi raccontava sempre che quando c'è la vita d'avanti non si scherza mai e poi mai,mia nonna è sempre stata come una seconda mamma per me e per Alex.

Ogni giorno che passava ci dava delle lezioni di vita,lei è una donna che le ha vissute tante,è come se fosse superman o quei supereroi che ti possono salvare la vita con uno solo schiocco di dita,lei ci ha sempre salvati dagli errori e ci ha fatto capire che quando si sbaglia si impara.
Quando è mancata non ho smesso di piangere un secondo di più,ma poco più tardi ho capito che la sua morte era la sua ultima lezione di vita.

PRISON LOVE//LUIGI STRANGIS //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora