PRISON LOVE//LUIGI STRANGIS //

7.capitolo

Allison's pov

A quella vista rimasi piú che scossa,non me lo avrei mai immaginato,era l'ultimo pensiero tra mille.
Senza editare mi asciugai le ultime gocce d'acqua che mi erano rimaste in viso.
-stai bene?,ti vedo un pò scossa-mi disse in un sussurro,quasi indecifrabile.
-stai tranquillo sto bene-dissi io usando il suo stesso tono di voce,accennando un semplice e miserabile sorriso.
-ok-replica lui in un tono tutt'altro che sicuro e convinto,della risposta che avevo prodigato poco prima.
-in realtà ti volevo portare in un posto,se vuoi-continua lui beffardo.
-va bene-mi limito a dire io insicura.

Non sono mai stata una ragazza che si fidava delle persone a primo impatto,ma bensí se ne stava sulle sue e alcune volte non si faceva mettere I piedi in testa da nessuno,anche se mi dimostravo timida.
In poche parole una ragazza che faceva tutto per conto suo e non tallonava le orme di persone poco meno conoscenti.

Non lo conoscevo da neanche 5 ore,come potevo fidarmi di uno sconosciuto?ma dopo quella frase mi sono pentita amaramente di fidarmi di lui,che a malapena so il suo nome per intero.
È come se le parole mi fossero uscite di bocca senza pensare a cosa sarebbe successo dopo.
Ma so che in questo momento mi sto pentendo di tutto e di tutti,in silenzio,tra i miei pensieri.

E dopo quella risposta che avevo dato poco tempo prima lo facevo rimanere di stucco,e io non ero da meno.
Detto questo ci ricomponiamo e inizia a prendere un giravite dove inizia a svitare le vita del cosidetto bagno,da dove lui è entrato nella mia gretta cella e subito dopo chiusa allo stesso modo per non lasciare indizi o tracce.

Luigi's pov

Non so se è la cosa giusta da fare ma oramai sono riuscito ad 'aprire' il water,quello che è fatto è fatto.
Ed è in quel momento che mi accorsi che non si presta,almeno nel mio caso, attenzione a ciò che è stato fatto,ed è proprio per questo che si vede soltanto ciò che ci resta da fare.