Il primo amore di Kageyama

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⚠️⚠️ATTENZIONE, QUESTA È UNA KAGEYAMA X OC⚠️⚠️

Durante il festival di istituto del Karasuno, la squadra è impegnata con una serie di amichevoli. Dopo una delle partite, il coach dà una mezz'ora di riposo alla squadra, per permettergli di girare un po' per la scuola e godersi il festival. Nel fuggi fuggi generale dei giocatori, Kageyama si ritrova da solo, non gli va di andare a vedere niente, sta pensando già alla prossima partita... ma la sete lo porta fuori dalla palestra, in cerca di una macchinetta per prendere un brick di latte.

La solita macchinetta fuori dalla palestra non funziona nemmeno a calci, nel vero senso della parola, perché prova effettivamente a ottenere il latte con la violenza, così, arrabbiato, si dirige verso l'entrata principale, dove si trova un altro distributore automatico, questa volta funzionante, con sua grande soddisfazione.

Mentre beve il latte con la cannuccia, sente una musica che lo attira verso l'atrio della scuola, dove si sta tenendo un concerto del club di orchestra. Si avvicina incuriosito, tanto non ha ancora niente da fare, ha ancora tempo per tornare in palestra. La canzone che stanno suonando lo incuriosisce, ha un bel ritmo, così con Shazam e il suo fedele cellulare, riesce a scoprire il titolo: "Viva la vida" arrangiato su orchestra.

Mentre si sta godendo le note di questa canzone così allegra, improvvisamente l'orchestra si zittisce e comincia un assolo di violino, suonato da una ragazzina del primo anno. La melodia e la bravura della ragazza lo emozionano così tanto da rimanere imbambolato, mentre la cannuccia del brick del latte gli cade dalle labbra. Nemmeno lui capisce cosa sta provando e perché così emozionato. Quando la canzone finisce, scoppia un applauso generale, che copre i ringraziamenti del direttore di orchestra, arrabbiato Kage si avvicina per sentire meglio, ma per fortuna l'applauso finisce giusto in tempo per sentire la presentazione della solista, Megumi Megara, della classe I-1. Non riesce ad avvicinarsi alla ragazza, perché si sente tirare per un braccio e, girandosi, vede Hinata, che lo porta verso la palestra, sgridandolo perché non si era presentato per l'inizio della partita.

Arrivati in palestra, Kageyama appare distratto, è silenzioso e fissa il vuoto. Hinata non capisce che gli sta prendendo: "hei! Kage! Hai visto un fantasma?"
Kage: "fatti gli affari tuoi", mentre in realtà pensa "non un fantasma, ma un angelo"
Un po' deconcentrato, ma Kage gioca la partita dando il massimo, forte del fatto che ha sentito il suo nome e sa quale è la sua classe: la ritroverà.

Due giorni dopo, Kageyama sbircia da lontano la classe di Megumi, la intravede che sta uscendo per andare alle macchinette e, felice per la scusa che gli risulta piu' naturale di qualsiasi altra avrebbe potuto inventare, si avvicina a Megumi e gli chiede se ha da cambiare i soldi per poter prendere del latte

Megumi: mi spiace, ma non ho monete con me. Ho comprato la scheda da caricare per evitare di portare soldi con me.
Kage: ah...
Megumi, dispiaciuta per l'espressione triste di Kage, non sapendo che non era dovuta all'impossibilità di cambiare i soldi per prendere il latte, ma alla preoccupazione di inventare un'altra scusa plausibile di avvicinarla, senza sembrare uno stalker, si muove a compassione: Ascolta, facciamo così, ti offro io il latte oggi.
Kage, soddisfatto per l'occasione d'oro: non posso accettare, mi spiace, ma grazie
Megumi: inisisto.
Kage: non posso accettare soldi da una sconosciuta.
Megumi (sorridendo): facciamo amicizia allora. Mi chiamo Megumi e suono il violino, frequento la classe I-1
Kage: mi chiamo Tobio, faccio parte della squadra di pallavolo e ti ho vista suonare ieri.
Megumi: davvero? Eri tra il pubblico?
Kage: no, ho sbirciato tra una partita e l'altra, perché ho sentito una bellissima melodia, provenire dall'atrio e non potevo non venire a vedere chi stava suonando.
Megumi: ma allora mi conoscevi già! Perché non accettare il latte?
Kage (con lo sguardo timido e abbassato): cercavo una scusa per conoscerti.
Megumi (sorridendo): davvero?
Kage: pensi che qualcuno si potrebbe inventare una storia così strampalata?
Megumi (ridendo): sei simpatico.
Kage (con sguardo schivo): è la prima volta che qualcuno mi definisce così.
Megumi: nessuno ti ha mai detto che sei simpatico?
Kage: mi hanno chiamato "presuntuoso", "egocentrico", "strafottente", "re", "dittatore", ma mai "simpatico"
Megumi: ahahah sei anche adorabilmente sincero.
Kage: bhe, il fatto che dico sempre quello che penso, mi è stato detto spesso, o piu' che altro rinfacciato.
Megumi: io lo considero un pregio.
Kage: vuoi uscire con me?
Megumi: ahahah, sei anche molto diretto.
Kageyama: lo considero un pregio
Megumi: anche io, quindi, siccome sei simpatico, sincero e diretto.. va bene. Usciamo insieme!
Kage: bene, ci vediamo sabato davanti la stazione.
Megumi, sorridendo: ok

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