CRESCENT MOON (Omegaverse)

Prologo

Il bambino che faceva coroncine di fiori

Quando la Divisione era cominciata, Taehyung aveva circa un anno.
Non ricordava assolutamente nulla di quel periodo, in cui i viandanti e le carovane dei mercanti che si spostavano su e giù per il paese iniziarono a sussurrare di un ulteriore cambiamento nel già precario equilibrio tra Alpha, Beta e Omega.

Fin dalla nascita delle Sette Terre del mondo, popolato da molte razze differenti, solo i Licans erano suddivisi in tre generi ben distinti: gli Omega rappresentavano da sempre la classe più abietta, i Beta la forza lavoro e gli Alpha la nobiltà.
Gli unici Omega che potevano godere di una vita migliore erano i più belli, i più sani, in grado di dare ai propri compagni una buona e forte progenie.
Ma nientemeno che questo.
Tutti gli altri Omega erano poco più che schiavi in casa propria, ed in alcuni branchi gli era persino proibito avere un'istruzione.

Ma tra le verdi e quiete campagne di Daegu, dove Taehyung era nato, cresciuto e non aveva mai lasciato, le tre classi convivevano quasi del tutto alla pari. Gli Omega - anzi le Omega, perché i maschi erano davvero molto rari - sapevano leggere, scrivere far di conto, mentre nel resto del paese veniva vietato dalla legge. Certo, dopo aver compiuto i quattordici anni alle ragazze veniva dato un altro tipo di istruzione, che sarebbe loro servita quando avrebbero trovato il loro Alpha. Ma perlomeno non venivano trattate come oggetti. Molte lavoravano e veniva loro concesso di scegliere come compagno un Beta al posto di un Alpha, anche se veniva considerato strano.
Una libertà del genere non era vista di buon occhio dagli altri branchi, ma nei Kim così accadeva perché così voleva Kim Junghyun, il capobranco, del quale Taehyung era il figlio minore.

Attualmente erano tre i grandi branchi delle Terre dei Lupi: i Min, l'attuale famiglia reale, risiedenti nella capitale Seoul, a nord del paese; poi i Jung di Gwangju, nel centro-nord, e infine Kim, la cui vita trascorreva lenta e tranquilla tra le verdi verdi lande di Daegu, verso sud-est.

Erano tantissimi anche i branchi minori, le piccole famiglie sparpagliate per tutto il paese, ed era da una di queste piccole comunità che si era iniziato a vociferare, con più o meno timore, che l'equilibrio raggiunto mezzo secolo prima tra le tre classi potesse venir meno.

Taehyung sapeva che c'era voluto tantissimo tempo prima di arrivare ad una società come quella odierna, con ognuno nel proprio ruolo naturale ma senza il barbaro trattamento a cui venivano sottoposti gli Omega.

Molti anni prima che i genitori di Taehyung nascessero, un folto gruppo di madri con in braccio i propri cuccioli, si spinse fino alle porte del palazzo reale a chiedere la benevolenza del sovrano. In ognuna delle Sette Terre vi era una famiglia reale, e tra i Licans il re di quel lontano tempo si chiamava Jeon Seojoon, il cui branco era il primo dei tra i grandi.
Colpito dal coraggio degli Omega, Seojoon riuní il consiglio degli Alpha nobili, ponderando l'idea che la sottomissione Omega avrebbe potuto tramutarsi in semplice obbedienza alle classi più alte, come voleva Madre Natura, ma senza mai più essere schiavitù.
Dopo molti dibattiti e con la maggioranza del Consiglio ad appoggiarlo, re Seojoon accettò di fare entrare le Omega a palazzo, ascoltarle e accogliere la loro unica richiesta: un'esistenza dignitosa.

Non era stato facile iniziare una convivenza alla pari, Taehyung lo aveva studiato a scuola, ma ancora più volentieri imparava il passato ascoltando nonna Koee, che ai tempi di re Seojoon era una bambina.

La vecchia madre del capobranco Kim raccontava ai suoi nipoti Taehyung e Namjoon di come gli Omega fossero stati minacciati e osteggiati. Nonna ricordava gli sforzi di quella che era la sua specie, la tenacia con cui avevano gestito la loro campagna con intelligenza e determinazione; loro, che erano da sempre considerati l'anello debole del popolo dei Licans ma che avevano ottenuto una quasi totale libertà con i loro soli sforzi. Sì perché, nonostante tutto, gli Omega rimanevano ugualmente intrappolati nella propria inferiorità, ma almeno, nel regno di re Seojoon erano considerate persone.