11. Preparativi

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La mattina era cominciata con un titubante sole che bussava oltre il cielo bianco, ma che non sarebbe riuscito a sciogliere la neve che era attecchita abbondante al suolo.

Su un viso d'angelo, labbra piene e rosa si incurvarono in un dolce sorriso, prima ancora che le palpebre si alzassero per permettere agli occhi di riprendere il contatto con la realtà. La mano che indugiava sul cuscino accanto al volto si spostò gradualmente sul lato verso cui Jimin si aspettava di trovare qualcosa, o meglio, qualcuno. Fu quando le dita non incontrarono nulla che le lunghe sopracciglia d'ebano si incurvarono, prendendo una piega sbigottita.
L'Omega spalancò gli occhi. Sul suo viso, fino a prima sereno e riposato, calò un velo sconvolto ed intimorito.

Era solo.

E probabilmente lo era già da un pezzo, visto che le lenzuola al suo fianco avevano perduto il calore di quell'altro corpo che aveva condiviso con lui quell'intima e appassionata unione durante le notti precedenti.

Dopo aver fatto il bagno, Taehyung lo aveva riportato a letto, decidendo di accoccolarsi lì ancora qualche tempo poiché ableggiava appena. Jimin si era riaddormentato quasi subito, ma non aveva calcolato che Taehyung non fosse al suo fianco al risveglio.
Il ragazzo Omega si mise seduto, fissando ancora quella parte del letto dove l'Alpha aveva dormito, come se non riuscisse a comprendere perché il compagno non fosse con lui.
Ma prima ancora di permettere a domande e dubbi di assillargli la mente, ascoltò l'aria intorno a sé, cercando di acuire i sensi che il collare gli impediva di usare correttamente.
Quando udì delle voci nella casa, si rialzò in piedi e indossò una morbida vestaglia sopra l'hanbok da notte. Un'ultima occhiata a quelle lenzuola disfatte e abbandonò la stanza, attraversando il corridoio fino al salotto.

Qui, Taehyung sedeva ad una tavola apparecchiata, davanti a un pasto già consumato. Teneva in mano una pergamena dall'aria importante, conversando con Myeong riguardo i progetti del giorno.

Jimin lo fissò, incrociò i suoi occhi, e all'improvviso fu come se non esistesse nient'altro. Che fosse materiale o astratto come il tempo e l'aria, nulla era importante ad eccezione di Taehyung e di quella devastante ed opprimente sensazione che Jimin sentiva crescere dentro.

Il capitano dei Braccatori si era voltato nella sua direzione appena il giovane Omega era entrato nella stanza. Anche i suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quelli di Jimin, mentre un filo invisibile tirava e lo induceva a interrompere il discorso, lasciare i documenti sul tavolo e alzarsi per raggiungere il suo compagno.

E Myeong trattene un sorriso nel notare tutto ciò. Percepiva intorno ai due ragazzi il profumo di ciò che era accaduto durante i suoi giorni di assenza, soprattutto intorno a Jimin. Non lo vedeva da una settimana, una settimana difficile, ma l'aspetto del ragazzo dai capelli corvini non poteva essere dei migliori.
La cosa che però la faceva sorridere di più era l'atteggiamento del suo signore: sul volto di Taehyung c'era una luce che la domestica non vedeva da quando era bambino, e le correva incontro con qualche nuovo insetto tra le mani che aveva fieramente catturato; quella luce gioiosa che era giusto lo illuminasse nei suoi ventuno anni di età.
Sperava con tutto il cuore che non arrivassero mai momenti bui per quel giovane Alpha e il suo dolce compagno.

"Buongiorno, Jimin caro" disse Myeong, interrompendo quello scambio di sguardi. Gli indicò il suo posto e poi spostò alcuni piatti sulla tavola. "L'ora di colazione è passata da un pezzo, dovresti proprio mangiare qualcosa."

"Grazie. Mi dispiace di aver dormito troppo" mormorò Jimin con un inchino.
Non si aspettava di vederla a casa, dal momento che Taehyung le aveva dato un permesso di più giorni.

"Signore, voi avete finito?"

"Sì, Myeong, puoi portar via, grazie." rispose Taehyung, senza però distogliere l'attenzione dal viso perplesso e ansioso di Jimin.
Udì la donna Omega lasciare la stanza e allora camminò verso di lui. Ma invece di prenderlo tra le braccia come l'istinto gli suggeriva, Taehyung restò fermo di fronte a lui. Qualcosa lo frenò.

CRESCENT MOON (Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora