CRESCENT MOON (Omegaverse)

8. Solstizio d'Inverno

(L'immagine è mia. Ho fatto del mio meglio per mostrarvi il mio Jimin Omega ^^)

Min Yoongi vide per la prima volta l'Omega di Kim Taehyung dalla finestra del suo studio al primo piano. La stanza si affacciava su una frazione dei giardini che terminava a ridosso dei portici del palazzo. Aveva voluto uno studio in quella posizione perché era pratico per i messaggeri andare e venire senza attraversare decine di corridoi, e perché quel punto in particolare era piuttosto tranquillo nonostante non fossero lontani dall'entrata nord della piazza centrale. Non passava molta gente di lì, solo le guardie quando si davano il cambio alla Porta Nord. Era perfetto per Yoongi, che amava la tranquillità, soprattutto quando era chino sulle scartoffie.

Si era affacciato alla finestra mentre stava conversando con Hoseok proprio riguardo il capitano e il suo Omega... e come per magia, ecco che essi apparvero da un angolo.
Hoseok stava ancora parlando ma Yoongi lo ascoltava a metà, catturato dalla scena che si svolgeva sotto la sua finestra. Non ebbe dubbi che il ragazzo insieme al capitano dei Braccatori fosse un Omega. Anche da quella distanza, la figuretta esile e non molto alta parlava per sé. Erano facili da riconoscere gli Omega, nell'aspetto e negli atteggiamenti.

Camminava al fianco di Kim Taeyhung, a testa china, il volto celato da una lunga chioma di capelli corvini. L'Omega sembrava triste. Trovò patetico il modo in cui l'Alpha gli permettesse di camminare a fianco a sé, ma i Kim erano sempre stati un clan troppo buono con quelle creature inferiori. Le loro assurde cause sull'uguaglianza erano state discusse più e più volte nelle sale del Consiglio, e un tempo avevano persino trovato riscontri. Yoongi disprezzava gli Omega ed era grato di essere figlio di due Alpha: avevano sempre bisogno di essere consolati per qualunque cosa quegli esseri sciocchi e inutili. La loro debolezza infastidiva il principe, e non fece eccezione osservando quello del capitano.

Poi, però, accadde qualcosa.

L'Omega alzò il capo. Il suo viso fu in piena luce e Yoongi pensò fosse la creatura più bella che avesse mai visto. Non aveva mai provato una tale sensazione nel vedere un Omega. Si sorprese, gli piacque inaspettatamente, ma allo stesso tempo ne fu preoccupato.

"Hai davvero troppe cose da fare, Yoon" stava dicendo Hoseok "e per me non sarà un compito gravoso incontrare Kim Taehyung e il suo Omega."

"No". Yoongi appoggiò al vetro una mano, come per poter toccare la figura dell'Omega che si allontanava. "Lo farò convocare appena mi sarà possibile. Voglio incontrarli io".

"La tua agenda è piena fino al giorno della festa" gli ricordò prontamente il suo attendente.

"Aspetterò fino alla festa del Solstizio, allora." Il principe tornò a voltarsi verso il Beta, stoico e composto come sempre. "Dopotutto, non c'è fretta." Ma dentro di lui, un fremito di impazienza smuoveva i suoi nervi.

"Oserebbe portare un Omega non certificato dalla corte?"

Yoongi fece una risata senza divertimento. "Kim Taehyung oserebbe più di questo se non avesse paura di nuocere alla sua famiglia."

"Cosa intendi?"

Yoongi tornò alla sua scrivania, accomodandosi sulla poltrona in un'affascinante movimento di veste nera e capelli biondi. "I Kim sono un clan molto unito. Mio padre imprigionò il loro capobranco per averlo tradito quando Kim Junghyun tentò di salvare gli Omega durante la Divisione; ordinò che, per punizione, sua moglie Chaelin fosse rinchiusa per un anno in un Centro Omega. Sanzionò tutte le famiglie dei Kim, inviando la guardia reale nelle loro campagne per mesi e mesi, così da essere sicuro che non tentassero una sovversiva e inviassero aiuti per liberare il capobranco."

"Questo già lo so. Lo sanno tutti" disse il Beta senza capire.

"I Kim sono sempre stati fedeli alla famiglia reale, eppure l'hanno tradita per salvare dei semplici Omega" proseguì Yoongi. "Hanno dimostrato di esser fedeli al loro capobranco più che al re, e come sicuramente avrai sentito, c'è chi vocifera che non sarà Kim Namjoon a succedere a suo padre, un giorno."