Fated- 7.5 🔴

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‼️Attenzione, il capitolo in questione contiene sessualità e linguaggio forte ed esplicito. Se potrebbero recarvi disturbo potete saltare il capitolo ‼️

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Guardai oltre la vetrata del mio enorme studio, la vista su Los Angeles è sempre un panorama mozzafiato.

Seppur ci vivi, non ti stanchi mai di ammirarla, è l'effetto che fa l'America.

Tra qualche minuto sarei dovuto uscire da qui, lasciandomi questa vista alle spalle.

Vi starete chiedendo di Matilde, beh come previsto non l'ho né sentita e né vista più, lo stesso per i restanti componenti del nostro gruppo.

Però non riuscivo a stare senza di lei, senza guardare ancora una volta il suo viso e senza baciarla.

E che rimedio c'è alla mancanza di qualcuno ? semplicemente non c'è ma potevo inventarmi qualcosa.

Presi un taccuino e una penna e iniziai a scrivere ogni minimo pensiero che mi pensava per la testa mentre pensavo a lei.

Immaginavo i suoi occhi e come mi sentivo a guardarli e annotavo.

Poi mi venne un'idea ancora più bella, le feci un ritratto tra le pagine bianche di quel taccuino.

Un ritratto in cui i dettagli erano al centro di ogni cosa, la stessa lucentezza dei suoi occhi, lo stesso rossore delle sue guance.

Era semplicemente l'opera d'arte più bella che avessi mai visto.

Mi alzai, presi le mie cose e mi lasciai l'enorme edificio alle spalle.

Decisi di fare una passeggiata in spiaggia, il mare mi aiuta a riflettere.

Arrivai in quella meravigliosa distesa di sabbia mischiata al blu del mare.

Vedendo il mare da queste prospettiva sembra quasi che cielo e mare si tocchino a vicenda e sembrano un tutt'uno.

Oggi il cielo è sereno ma distante qualche kilometro si potevano intravedere dei nuvoloni sul grigio.

Sicuramente oggi su Los Angeles si abbatterà una bella tempesta.

Un leggero venticello mi scompigliò i capelli, un venticello mischiato alla brezza marina.

Ripresi il mio taccuino e scrissi una poesia sul mare ma il centro della poesia era proprio lei.

Forse un giorno gliele farò leggere o forse le terrò privata per me.

Presi il telefono e la chiamai.

-ehi- rispose lei oltre lo schermo.

- ehi mati, ti andrebbe di fare un giro? così per stare insieme- le chiesi ammirando il mare.

- certo - rispose alla mia domanda, sorrise lei.

- va bene, 5 minuti e sono da te- chiusi il telefono.

Qualche kilometro e arrivai sotto casa di Matilde, le suonai il clacson per farla scendere.

Lei uscì dal portone in tutto il suo splendore, indossava un vestito corto rosso e delle comode scarpe.

La guardai e scesi lentamente lo sguardo per ammirare ogni minimo centimetro di lei.

- buongiorno Draco- salì sull'auto la mora.

- buongiorno - le sorrisi.

Mise gli occhiali da sole - allora, dove mi porti?- diede uno sguardo avanti e poi posò lo sguardo su di me.

- ora vedrai- misi la prima e spostai con la macchina per poi successivamente partire e cambiare di nuovo marcia.

Durante il viaggio calò un silenzio assordante, aprii il tettuccio della macchina.

Matilde guardò quasi stupita e poi si mise in piedi per mettere la testa fuori dal tettuccio.

Ridemmo, non avevamo bisogno di parlare, tra noi non c'è mai stato bisogno di comunicazione verbale.

Comunicavamo attraverso i gesti o solamente con uno sguardo.

Arrivammo in spiaggia e Matilde si mise a guardare il mare.

Io poggiai la testa sulla sua spalla e lei mi accarezzò dolcemente i capelli.

Alzai lo sguardo per guardarla e lei fece lo stesso.

Mi avvicinai e posai le mie labbra sulle sue. Lei ricambiò.

Questa è pura magia, chiamata anche l'atmosfera che si crea nel momento più giusto.

Il rumore delle onde del mare causata dal venticello che si stava intensificando con il passare dei minuti e le nostre labbra incollate senza volersi scollare nemmeno tra ore e ore.

Il venticello che ci accarezzava i capelli causandoci dei leggeri brividi lungo il corpo.

Il bacio, immediatamente, si intensificò facendo intrecciare le nostre lingua..facendole andare allo stesso ritmo.

Lei si mise a cavalcioni su di me, continuando il bacio e iniziò a muovere i fianchi sulla mia erezione.

Le alzai lievemente il vestito scoprendo dalla vita in giù e con una mossa veloce le spostai le mutande di lato.

Lei iniziò a baciarmi il collo. Gemetti.
Abbassai velocemente i pantaloni e i boxer.

Matilde lo prese in mano iniziando a fare dei movimenti su e giù con essa. Aprii la bocca gemendo forte.

Poi strusciò la punta sulla fessura della sua vagina - lo senti quanto sono bagnata Draco?- sussurrò nel mio orecchio per poi baciarlo.

Mi morsi il labbro, la guardai -mettilo dentro- strinsi la mascella.

Lei accennò un sorriso malizioso per poi entrarlo con una botta.

Merda se ci sa fare come dominatrice.

Iniziò a fare dei movimenti su e giù con il bacino, andò molto forte. Gemetti per l'estremo piacere.

Le baciai il collo creandole delle macchie violacee su essa. Lei iniziò ad orgasmare molto forte dando delle botte sempre più forti.

Strinsi forte la presa sul suo culo. Facendola orgasmare di più.

La spiaggia si riempí di vento e del nostro piacere fin quando non mi liberai dentro di lei.

Dopo qualche spinta raggiunse l'apice del piacere anche lei.

Si poggio sulla mia spalla ansimante  e io ansimai accarezzandole i capelli.

Era decisamente il posto e il momento più bello in cui fare sesso con la persona che vuoi davvero.

Il cielo iniziò a tuonare. La tempesta stava per abbattersi su di noi.

Fated  ||Draco Malfoy||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora