Nel cuore della notte lo schermo del telefono si illuminò ed esso vibrò sulla superficie del comodino di fianco al letto.
Avvicinai il viso al telefono ancora assonnato e strizzai gli occhi per mettere a fuoco la vista.
Un numero sconosciuto si leggeva attraverso il vetro e un messaggio da parte di esso.
Presi in mano il telefono e aprì la chat.
SCONOSCIUTO
Ehi Draco.DRACO
ehi, chi sei?SCONOSCIUTO
pensavo avessi il mio nuovo numero. Comunque ti ho cercato per chiederti se domani ti andrebbe di prendere un caffè?DRACO
non ho capito ancora chi sei, magari potrei accettare.SCONOSCIUTO
Matilde.Il mio cuore iniziò a martellare forte dentro la gabbia toracica, mi aveva scritto.
Decisi però di riposare il telefono sul comodino e lasciarle il visualizzato.
Non so se volevo andarci, è vero che glielo chiesi per primo però non voglio altre complicazioni.
Ci penserò durante la notte.
Così chiusi gli occhi rientrando nei miei sogni più profondi.
-
Il giorno dopo mi diressi verso il bar vicino casa di Matilde, o almeno così lei ha detto.
Ho deciso di accettare, anche solo per parlare di tutto ciò che è successo tra di noi.
È sempre stata una ragazza difficile e che non comprende l'altra persona ma si fa una sua idea in testa e non ne vuole sentire più nulla.
Lei è così ma l'ho amata e la amo tutt'ora e ho accettato dal primo momento questo suo lato.
Nessuno è perfetto ma si trova sempre qualcuno che è disposto ad accettarci per ciò che siamo.
Mi sedetti nella sedia avvicinandomi al tavolo e aspettai con impazienza il suo arrivo.
Dopo 5 minuti lei mi raggiunse sedendosi di fronte a me.
Io rimasi un po' incantato nell'ammirare il suo viso, i capelli lisci che le ricadono sul viso, il trucco abbastanza leggerlo e gli occhi di chi è ferito senza capire la ragione.
-allora, Draco, dimmi- poggiò le braccia sul tavolo e piegò la testa di lato e mi guardò dritto negli occhi.
Io la guardai e poggiai all'indietro la schiena -i sensi di colpa erano troppi Matilde ed è proprio quando essi iniziano a divorarti dentro che decidi di fuggire. Dovresti saperlo- roteai la lingua nell'interno guancia mantenendo il contatto visivo.
Deglutii -non è una giustificazione per ciò che hai fatto Draco- giocò con un anello al dito.
Misi le mani in tasca e distolsi lo sguardo - l'ho fatto per te e per scorpius-.
Sospirò - dopo il tuo abbandono ho avute ripetute nausee e così decisi di fare un controllo, scoprendo che fossi già incinta prima dell'incidente. Bianca è sopravvissuta per miracolo e non ha un padre - si leccò il labbro.
Girai la testa guardandola - se non ha un padre non è colpa mia, sei stata tu che non mi hai più fatto sapere nulla. E comunque per il tuo fottuto incidente la colpa è solo di Tyler- strinsi la mascella pronunciando il suo nome.
Alzò le sopracciglia -di Tyler?- accennò una lieve risata -hai deciso tu di andare lì, non dare la colpa solo a lui Draco oppure a me. Riesci a darti delle colpe?- mi guardò anche lei.
-adesso lo difendi pure?- piegai la testa di lato.
Mi guardò stringendo la mascella - io non difendo nessuno Draco se non me stessa- .
-lo stai facendo, lo stai difendendo- continuai a tenere lo sguardo fisso su di lei -o forse...- mi leccai il labbro -mhh si ho capito- annuì lentamente facendo una falsa risata.
Matilde mi guardò con sguardo interrogativo.
La guardai -a te piace ancora lui, o sbaglio ?- alzai un sopracciglio.
Lei mi guardò senza dare un minimo fiato alla bocca, semplicemente rimase in silenzio.
Così mi alzai facendo sfregare forte la sedia contro il pavimento creando un rumore assordante ed uscì dal bar.
Ne avevo abbastanza di lei e di tutta questa situazione.
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Fated ||Draco Malfoy||
FanfictionAvete presente quando si è piccoli e per qualche motivo stupido andate a correre nelle braccia della mamma per farvi consolare e li magnificamente passa tutto, passa ogni dolore e ti senti protetto? Lei per me è questo, con lei mi spoglio da ogni do...