Fated ||Draco Malfoy||

Fated- 19.5

Andai a fare una passeggiata per i negozi di L.A, volevo fare un po' di shopping.

Dovevo svagare la mente.

Mentre camminavo percorrendo la strada tra i negozi, un po' più lontano avvistai la sagoma di 3 persone: due adulti e un bambino.

Sperai con tutti me stesso che non fossero Matilde, Tyler e scorpius.

Dopo quel giorno, io e Matilde non ci siamo visti più ma non perché non volevamo, ma perché ci era impossibile vederci.

Purtroppo le sagome si rivelarono essere le loro, per mia sfortuna.

La riccia teneva per mano il piccolo scorpius, Tyler d'altro canto si faceva i cazzi suoi.

Matilde alzò la testa e mi guardò, si fermò un attimo aprendo la bocca.

La guardai negli occhi.

Il mondo in quel momento era così silenzioso, c'eravamo solo noi due.

Facevamo l'amore solo guardandoci e questo..questo era bellissimo.

Mi avvicinai lentamente e mi abbassai all'altezza del piccolo biondo -ehi scorpius - sorrisi.

Matilde ci guardò sorridendo -è papà scorpius- sussurrò lei.

Scorpius mi ispezionò per qualche secondo e poi mi avvolse in un tenero abbraccio.

-quanto stai diventando grande- sorrisi stringendolo.

Tyler si intromise -okay basta così- ci guardò e poi guardò Matilde -andiamo-.

Matilde lo guardò -è suo padre, lascia che giochino-.

Tyler sbuffò evidentemente infastidito -va bene, 5 minuti- e poi a passo svelto andò verso un negozio.

Matilde si abbassò all'altezza di entrambi -che ne dite? facciamo un bel gioco?- sorrise accarezzandomi la mano.

Scorpius iniziò a battere ripetutamente le mani -si si si mamma- saltò di gioia.

Sorrisi a quello scenario, anche se per qualche minuto potevamo finalmente essere una vera famiglia.

In questo momento erano pochi minuti ma tra pochissimo sarà una vita intera.

Ho studiato nei minimi dettagli il piano per liberare Matilde.

Se faceva tutto ciò che le dicevo, sarebbe sicuramente andato a buon fine.

Iniziammo a giocare finché Tyler disse a Matilde di andarsene.

Diedi un bacio sulla fronte a scorpius. Poi mi avvicinai a Matilde e le misi delle chiavi in tasca.

Poi mi avvicinai al suo orecchio, lei guardò avanti - vai alla concessionaria vicino casa tua alle 14, presentati con le chiavi che hai in tasca e digli il mio nome. Tutte le altre cose te le spiegherà lui- sussurrai leggermente.

Poi mi allontanai e Matilde mi guardò.

Continuai a guardarla facendo cenno se l'avesse capito. Lei annuii.

Poi andò verso la macchina con Tyler.

Salì sulla mia macchina e guardai la scena da dentro.

-sali cazzo- disse il moro e la spinse in macchina.

Strinsi la presa sul volante della mia auto.

Aprì il cruscotto e afferrai la mia pistola. Partì con la macchina, mi affacciai leggermente dal finestrino e sparai alle ruote.

Dopo di ché accelerai sorpasandoli.

Matilde mi guardò sorridendo.

Le sorrisi dallo specchietto retrovisore.
Poi andai verso casa mia.

-

{Matilde}

Il giorno dopo alle 13:30 mi iniziai a preparare.

Per fortuna, per qualche strano motivo Tyler era uscito proprio in tempo.

Che casualità o forse anche questo era organizzato dal biondino.

Presi Scorpius e lo caricai in macchina e poi salì anche io.

Guidai verso la concessionaria nominata da Draco.

Alle 14 in punto mi trovavo già lì, scesi dalla macchina e andai verso l'uomo.

Lui mi guardò, afferrai le chiavi dalla tasca e gliele mostrai -Draco Malfoy-.

Lui annuì velocemente e poi tolse un telo bianco ad un macchina.

Audi RS5.

Tipico di Draco.

Poi l'uomo si rivolse verso di me -dentro la macchina troverà una busta- mi guardò gesticolando - dentro troverai due biglietti per la Sicilia, dei soldi e delle chiavi- aggiunse.

lo guardai annuendo.

-inoltre sarà scortata al suo jet privato da dei bodyguard e altri bodyguard le faranno compagnia durante il viaggio e la accompagneranno alla vostra casa in Sicilia - continuò lui.

Lo guardai -e Draco? lui dov'è?- chiesi alzando un sopracciglio.

-Non pensi a lui adesso, vada. Draco la contatterà nel momento giusto- rispose.

- bene- dissi un po' delusa, presi Scorpius e salimmo sulla nuova auto.

Misi a moto e dopo di ché partì accelerando.

Accelerai sempre di più durante il tragitto e urlai di felicità.

Finalmente ero libera.

Finalmente potevo stare con l'uomo che volevo,

con colui che mi ha salvato.