9. La violenza è sempre sbagliata

347 30 101
                                    

Ancora pensa alla cena della sera prima e al casino che ha combinato nella cucina di Declan, mentre gli cammina di fianco, verso una passeggiata che non sa dove li condurrà.

«Allora, cosa pensi di aver imparato da quest'avventura?» gli ha chiesto Declan, quando dopo cena si sono ritrovati tutte e due nel salotto, ognuno steso sul proprio "letto di fortuna".

«C'era un insegnamento?»

«Certo che c'era, un insegnamento c'è sempre.»

«Non saprei...»

«Sforzati.»

Matt gli ha rivolto un'espressione truce, troppo infastidito da un atteggiamento quasi perentorio da parte dell'altro, però alla fine ha ceduto.

«Penso... penso di aver imparato che tutto ciò che normalmente faccio a occhi aperti non può essere replicato se chiudo gli occhi.»

«Cioè?»

«Cioè io all'inizio ho provato a fare come sono abituato sempre, ma il più delle volte non è andato bene. Dovevo capire se il burro si era sciolto e l'avrei fatto, in circostanze normali, usando la vista, invece mi sono dovuto adoperare diversamente.»

«Mh...» Declan si è mosso fino a trovarsi con il viso rivolto verso il soffitto. «Bene, direi che mi piace ciò che hai imparato. Ma hai anche capito?»

A Matt sono subito tornate nella mente le parole che Declan gli aveva rivolto prima che iniziasse a cucinare a occhi chiusi.

Se non chiudi gli occhi sarà difficile che tu possa capire.

Capire...

E alla fine no, non ha capito. Però a Declan ha detto di sì e per evitare di ritornare ancora su quel discorso, gli ha proposto di fargli capire un'altra cosa.

«Guardalo.»

La voce di Declan lo distrae dai suoi pensieri ed è costretto ad arrestarsi come ha fatto lui per non attraversare la strada col rosso per i pedoni. Punta lo sguardo su Obi-Wan, al quale Declan si è riferito, e ne osserva i movimenti.

Matt gli ha chiesto come fa il labrador biondo a fargli da guida e ora Obi-Wan gli sta mostrando tutte le sue doti. Proprio non sa come abbia fatto a capire di doversi fermare, perché di certo i cani non distinguono i colori; eppure ora è fermo, perfino seduto, in attesa che scatti il verde.

«C'è però il sensore a volte, ai semafori, no?»

«Sì, a volte c'è. Ma Obi sa capire quando posso attraversare anche senza quello. O meglio, lui ora ha percepito che il marciapiede è finito è che se voglio andare avanti devo essere sicuro di poterlo fare senza farmi male.»

«Quindi non sta aspettando il verde?»

«No, sta aspettando che lo faccia scattare io.»

Declan allunga la mano e preme il pulsante attaccato al semaforo affinché scatti il verde per i pedoni. Dopo qualche secondo, le macchine si fermano davanti alle strisce pedonali e Declan mette un piede su di esse. Ora anche Obi-Wan si muove e sembra quasi che stia scrutando tutto attorno affinché nessuno vada addosso a Declan. Quando arrivano dall'altra parte della strada, il cane sembra più tranquillo e cammina spedito al fianco sinistro del suo padrone.

Padrone che però ha comunque il bastone, quindi forse, si dice, potrebbe camminare per strada anche senza l'aiuto di Obi-Wan. E forse qualcuno lo fa anche, mica tutti possono avere un cane guida?

Ha proprio voglia di chiederglielo, domandargli cioè se è qualcosa che possono permettersi tutti, ma l'abbaiare dell'animale lo frena d'improvviso.

Obi-Wan ha rizzato il pelo e abbaia e ringhia verso l'altro lato della strada; seguendo il suo sguardo, Matt nota un gruppetto di ragazzi che, a quanto capisce, stanno picchiando un altro ragazzo. Quest'ultimo giace a terra, con le mani in alto per proteggersi il volto dai colpi che gli stanno arrivando da tutte le parti.

Chiudi gli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora