Sono tornata indietro di dodici anni, quindi vuol dire che io devo cambiare il futuro ma come?
Come posso cambiare il futuro se non so nemmeno quale possa essere il fattore scatenante?
Devo ricordarmi se da piccola ho evitato delle persone oppure degli eventi. Come mai mia madre è passata da dolce e amorevole a un essere senza cuore e crudele?
«Agnés, mi stai ascoltando?» mi chiede mio fratello. Asterix Trèvois di Northumberland. Tra dodici anni sarà lo scapolo più ambito in tutta la contea. In effetti mio fratello è sempre stato un bell'uomo: moro, occhi verdi, pelle rosata senza imperfezioni, gentile con le donne e carismatico.
Mio fratello è sempre stato meglio di me.«Dimmi Asterix» rispondo mentre camminiamo nei giardini della nostra lussuosa casa «Mamma e papà hanno deciso di tenere un ballo prima che io parta per l'Accademia. Dimmi cosa ne pensi.» e si tocca i capelli mossi.
Dodici anni fa cos'avevo risposto? Non ricordo bene.
* * * * *
«Mamma e papà hanno deciso di tenere un ballo prima che io parta per l'Accademia. Dimmi cosa ne pensi.» «Io non voglio!» e inizio a piangere «Non voglio che tu vada! E poi non voglio che le altre ragazze ballino con te! Sei solo il mio fratello e puoi ballare solo con me!».«Va bene, allora non facciamo nessun ballo. Il giorno prima della mia partenza leggeremo qualche libro assieme, ti va bene Agnés?» e mi accarezza la testa.
«Certo! Sei il migliore!» e sorrido con ancora gli occhi pieni di lacrime.* * * * *
Capisco, ho sbagliato. Ero abbastanza egoista un tempo, pensare che mio fratello fosse solo mio. Mi viene da ridere se ci penso.
«Ahah-» e inizio a ridacchiare «Agnés! Ho detto qualcosa di sbagliato? Perché ridacchi?» Asterix sembra stupito dal mio atteggiamento e scoppio in una flagrante risata che le lacrime iniziano a scendere.
«Non hai detto nulla, erano solo dei ricordi. Comunque a me va bene solo se ti rende felice.» e mi asciugo le lacrime di gioia con il fazzolettino.«Seria? Posso davvero?» sembra davvero felice.
Il sole spicca in alto in cielo, il vento è come fosse svanito e si sentono le cicale cantare.
Mi accorgo solo ora di quanto fosse bello questo posto e pensare che un tempo lo odiavo.
I fiori sono tutti diversi e tutti hanno un profumo e colore diverso. È un paradiso a cui non avevo mai fatto caso.Annuisco ad Asterix e continuiamo con la nostra passeggiata. Lui continua a parlarmi dei suoi futuri progetti e di come vorrebbe rendere nostro Padre fiero.
Ora che ci penso, ancora non ho visto mio Padre.
Mi chiedo che uomo potrebbe essere, se mia Madre è cambiata tanto vuol dire che anche mio Padre è cambiato in questi anni.«Asterix hai mai pensato di innamorarti?» vedo che inizia ad agitarsi «Uhm, p-perché questa domanda? Non sei troppo piccola per sapere cosa sia l'amore?» e inizia a grattarsi la nuca.
Non sono poi così piccola ma giustamente non lo puoi sapere, e quando si gratta la testa vuol dire che è a disagio oppure che mente.
«Dai, sono la tua unica sorellina...» vedo che inizia a guardarsi in giro, mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio «Blanca De Sevilla», non ho mai sentito questo nome.
«È lei che mi piace ma purtroppo l'ho incontrata solo una volta e so che non si ricorderebbe di uno come me...», quindi è un amore platonico.«Come l'hai conosciuta?» e sghignazzo «N-Non è come pensi! Io? Uscire di casa? Ahah, quando mai...» è proprio impacciato e non sa nemmeno mentire.
Lo guardo e sghignazzo ancor di più «Bè questo vuol dire che lo dovrò dire a mamma e papà. Dovrò dire che Asterix è uscito di casa di nascost-» «Shh!! Va bene, te lo dico..» e mi tappa la bocca.
«Ero al mercato perché volevo respirare un po' di aria e volevo vedere come fosse il mondo dietro a questo giardino. Ad un certo punto vedo lei, il mio angelo. Una ragazza bellissima, forse ha un anno in più di te. Era in giro con la sua governante, non parla in inglese ma spagnolo. È davvero bella, Agnés, se solo la potessi vedere. Comunque mi sono imbattuto in lei per caso e le è caduto il fazzoletto personale, ho guardato e c'era scritto "Blanca De Sevilla".
Mi sono innamorato. Ha degli occhi che "wow", una pelle olivastra e una bocca carnosa. I suoi occhi sono marroni come le mandorle ma davvero, sprigionano una luce che non potresti capire...».Sei perso per lei, fratello.
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N o s t a l g i a [H.S.]
Historical FictionScacchi, ritmomachia e carte. I tre giochi fondamentali per portare la Duchessa Agnés Celia Nala a scoprire la verità e ad evitare un tragico destino. La Duchessa dovrà cambiare il suo futuro per evitare il matrimonio con il Principe ereditario Fel...