XIII

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«Non vedo l'ora di rivederti, mia Dea» e si inchina a me, sono stupita che in una settimana abbia cambiato molto il suo linguaggio.

«Ti stai divertendo?» mi chiede «Non tanto, è abbastanza noioso» e porto il mio sguardo sulla veranda. Niall si inchina e mi porge la mano.

«Mi concede questo ballo? Lady Agnés?» ridacchio e gli appoggio il palmo sulla sua mano «Accetto, Sir. Niall James Horan» e continuo a ridacchiare.

Io e Niall iniziamo a ballare ma giustamente, non sapendo i passi, Niall sbaglia più volte «Mi scuso, ma non sono bravo a ballare» e ride, è davvero un bravo ragazzo.

«Non preoccuparti Niall, almeno con te non devo fingere di essere un'aristocratica», Niall mi abbraccia stringendomi e rimango nuovamente stupita.
È la seconda volta che questo ragazzo mi abbraccia.

«Uhm, Niall puoi allontanarti? Per favore» sono estremamente imbarazzata, lui si sposta e mi prende la mano dandogli poi un soffice bacio.

«Chiedo scusa per questo mio atteggiamento ma sono davvero felice di rivederti» «Dai Niall, facciamoci una passeggiata così mi racconti come va a scuola».

Iniziamo a camminare, mi tengo le mani mentre Niall le mette dietro alla testa e nel mentre fischietta.

«Mi piace molto addestrarmi con la spada» e incomincia a parlarmi delle sue giornate piene «La mattina ci svegliamo sulle quattro, facciamo cento flessioni e poi riordiniamo il nostro letto. Alle cinque e mezza, circa, ci dirigiamo tutti verso la sala pranzo per far la colazione, con latte e pane, per poi sparecchiare e marciando andiamo nel giardino dedito agli allenamenti. Dalle sei e mezza alle dodici facciamo ogni tipo di esercitazione: dalla spada, alla corsa e al combattimento corpo a corpo.
Dopo le dodici pranziamo assieme ai nostri superiori, poi nel pomeriggio ci sono le lezioni teoriche e le lezioni di buone maniere. Verso le diciotto ceniamo assieme anche ai ragazzi più grandi e agli adulti. Infine sulle venti a turno andiamo a farci la doccia e sulle nove andiamo tutti a dormire».

È davvero impegnativo per Niall reggere a tutto questo «E con i tuoi coetanei? Come ti trovi?» chiedo «Ahah, vengo preso a calci ma va bene, è sempre meglio che vivere in mezzo alla strada e rischiare di non tornare a casa» e mi sorride.

«Ora dovrei andare che se mi beccano, finisco nei guai. Ti auguro una dolce notte e dei sogni degni della tua persona. Ci rivediamo mia Dea» e mi lascia un bacio sulla guancia per poi correre a Palazzo.

Avvicino la mia mano sulla guancia, ho gli occhi serrati e le mie guance sono diventate calde all'improvviso.
Spero di non rivederti più Horan.

La luna è splendente in cielo e illumina tutto ciò che ritiene incantevole.
L'oscurità della notte nasconde i più immensi misteri.
Il vento soffia sulla mia guancia e sembra che stia lavando via la vergogna.

Torno alla festa ancora scossa da ciò che è successo e vedo Harry appoggiato al tavolo a braccia conserte che mi fissa intensamente, forse mi ha visto con Niall? Non è possibile, era seduto davanti a me quindi non si sarebbe mai potuto accorgere della mia uscita.

Ignoro Harry e vado dai miei genitori, intanto Asterix parla con i suoi compagni accademici e Blanca mi si avvicina per poi sussurrarmi nell'orecchio «Sei solo una perdente, non avvicinarti al Principe. Lui è mio.» mi scosto e la guardo, lei mi sorride e se ne va.

Verso l'una tutti gli ospiti iniziano a tornarsene a casa, la Famiglia Reale si ferma a parlare con i miei genitori.

«La ringrazio Philippe per questa magnifica serata, sicuramente i rapporti tra Famiglia Reale e Ducato saranno migliori» e si stringono la mano, mia madre invece parla con la Regina «La ringrazio per la sua immensa presenza e per aver avuto occasione di parlarle» e si inchina ad essa.

«Asterix Trèvois, ti auguro il meglio e spero che tu possa andar d'accordo con nostro figlio. Ci rivedremo in Accademia prossimamente» e gli sorride.

«Ringrazio voi e spero che con il Principe possa mantenere uno dei migliori rapporti come avete fatto voi con la nostra famiglia» e ricambia il sorriso, Harry lo guarda e rimane impassibile.

Finalmente anche la Famiglia Reale se ne va ed io torno in camera ma prima di poter aprire la mia porta, Asterix mi ferma.

«Non ho apprezzato» «Cosa?» chiedo, lui si mette di fronte a me con le mani stese lungo i fianchi «Il tuo comportamento nei confronti di Blanca», immaginavo.

«Cosa avrei fatto per averla insultata?» e incrocio le mani dietro alla schiena «L'hai umiliata davanti al Principe durante la cena, ti sei assentata durante il mio ballo e non l'hai nemmeno salutata a fine serata. Poi vi ho visto, quando sei tornata, lei ti ha parlato ma non te ne sei curata» mi sta rimproverando per cose che io non ho fatto in senso maligno.

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