Mi fermo e guardo mio padre «Perché dovrei vederlo meno?» riferendomi a Niall «Perché tra poco dovrai cercare marito e stando sempre con lui non ti sarà possibile».
«Padre! Niall è il mio Cavaliere!» e appoggio le posate ai lati del piatto «Non mi interessa, essendo un Cavaliere lui ti serve per scortarti non per divertimento!» e alza il tono della voce.
«Io non voglio sposarmi!» mi alzo dal mio posto per poi uscire dalla sala pranzo.
Corro verso le scuderie e sello velocemente Sky, salgo in groppa ed esco dalle stalle per poi galoppare verso l'abitazione di Niall.
Come può mio padre impedirmi di vedermi con il mio Cavaliere e con il mio migliore amico?
Dopo pochi minuti arrivo nella periferia di Londra, dove si trova il suo appartamento.
Scendo da Sky e lego le redini ad un palo, gli faccio un carezza per poi dargli una carota come premio.
Entro in quel vecchio palazzo, ormai decadente, e salgo le tre rampe di scale, trovando persone già ubriache alle due del pomeriggio.
Un signore mi afferra il braccio e mi sorride «Ma che bella donzella, mi fai a caso mio-», i suoi denti sono ormai tutti neri e il suo alito puzza di whiskey.
«Lasciami!» urlo per poi dargli un calcio, lui non lascia la presa e continua e sorridere.
Dopo poco vedo che l'uomo cade per terra ed inizia a rabbrividire, mi volto e c'è Niall sul terzo gradino «Lasciala stare» ordina all'uomo.
Costui scappa e io tiro un sospiro di sollievo.«Come mai sei qui?» mi domanda «Ah si, volevo venire da te» e mi accarezzo il braccio dove l'uomo mi aveva appena afferrata.
«È pericoloso Agnés, non dovresti nemmeno mettere piede nella periferia. Ora rientriamo» e scende dagli scalini per riportarmi a casa.«No, non voglio che tu mi riporti a casa. So cosa ti ha detto mio padre, non ascoltarlo Niall-» e gli prendo la mano mentre lui guarda i suoi piedi e rimane in silenzio.
«Agnés non preoccuparti, capisco benissimo il suo discorso e il fatto che, se ci sono io, ti sarà difficile sposarti» e finalmente mi guarda «Io non voglio sposarmi, voglio rimanere per sempre tua amica» e gli sorrido.
«Entriamo un attimo in casa mia» annuisco e saliamo gli ultimi quattro gradini prima di entrare nel suo appartamento.«Fa come se fossi a casa tua» e si siede sul divano ormai consumato dal tempo «È la prima volta che vengo qui, è un po' trascurato questo posto» e mi guardo attorno.
Le pareti in legno sono state rovinare dalle termiti, il soffitto ormai crolla in testa e il pavimento è ricoperto da tappeti maleodoranti.
«Infatti mi vergogno un po'. Tranquilla, non ti cadrà il tetto sulla testa» e ridacchia, mi invita a sedermi e così faccio, sedendomi accanto a lui.
Nessuno dei due fiata ed entrambi siamo immobilizzati a guardare il tappeto.
Mi giro verso Niall ed entrambi iniziamo parlare «Parla prima tu Niall-» «Lady parli prima lei» e si guarda le mani. È la prima volta che mi chiama "Lady".
«Perché non puoi comportarti come prima? Non c'è bisogno di chiamarmi "lady", chiamami solo Agnés» e gli guardo le mani.
«Signorina Nala, vuole un tè? Non è raffinato come quelli che beve solitamente» «Grazie Niall, accetto» e lui si alza immediatamente dal divano.
Noto solamente ora la sua figura slanciata, le sue possenti spalle, è la prima volta che indossa abiti semplici: una maglia graffiata e rovinata e pantaloni che non sono della sua taglia.
Solitamente il suo vestiario consiste in abiti da equitazione oppure nella sua solita armatura da cavaliere.«Non voglio perderti Niall. Se non mi sposerò potremmo rimanere amici per sempre, no?» domando mentre le lacrime iniziano a scendere lentamente.
«Per favore non abbandonarmi, sei come un fratello per me. Sei così importante che non saprei come fare senza te» e inizio a singhiozzare.
Niall si siede di fianco a me e mi prende il viso tra le mani «Agnés, non piangere per favore» e noto che anche i suoi occhi sono lucidi.
«Non ti abbandonerò e non avevo intenzione di farlo ma dovremmo mantenere delle distanze. Non potremmo avere il rapporto di prima ma sarò sempre al tuo fianco, mi sacrificherei per te. Nella mia vita esisti solo tu».
Lo abbraccio e continuo a piangere sulla sua maglia «Non voglio sposarmi!» ripeto piangendo.
Niall inizia ad accarezzarmi i capelli e sento il suo cuore battere più forte, le dita di Niall iniziano a scendere sulla mia schiena scoperta.
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N o s t a l g i a [H.S.]
Historical FictionScacchi, ritmomachia e carte. I tre giochi fondamentali per portare la Duchessa Agnés Celia Nala a scoprire la verità e ad evitare un tragico destino. La Duchessa dovrà cambiare il suo futuro per evitare il matrimonio con il Principe ereditario Fel...