XII

5 1 0
                                    

I camerieri iniziano a servire le varie portate di cibo: passando da antipasti leggeri a primi sofisticati, servendo il miglior vino che ci possa essere in circolazione accompagnato da birra.
La sala è animata dalle risate degli ospiti e dalle loro chiacchiere.

«Quindi Baronessa Blanca quali sono i suoi hobby?» domanda Asterix a lei, Blanca appoggia graziosamente le posate a fianco del piatto, si pulisce delicatamente le labbra e inizia a parlare «Duca Asterix, le mie passioni sono il canto, la pittura e creare personalmente i miei fazzoletti. Quali sono i suoi hobby?», immaginavo fosse una ragazza delicata ma lei è la perfezione per qualsiasi uomo.

Blanca De Sevilla, i suoi capelli di un biondo platino sono raccolti in un concio e poi abbelliti con delle rose. È una ragazza molto fine ed elegante, la sua parlata graziosa cattura gli occhi di tutti i presenti e i suoi occhi color mandorla rubano tutti i cuori, uno dei quali di mio fratello.

«Ah i miei hobby sono la lettura, lo studio e il clavicembalo» sorride Asterix, Blanca guarda il Principe e gli pone la stessa domanda ma lui continua a mangiare ignorandola.

«I suoi hobby Nala?» mi chiede «Mi piace cavalcare e leggere-» «Una donzella che cavalca? Quanto poco femminile» mi risponde la Baronessa «Sempre meglio che stare tutto il tempo a creare dei fazzolettini» le rispondo indietro.

La tensione fra noi aumenta e la guardo dritta negli occhi «Agnés non essere scortese con i nostri ospiti» mi ferma Asterix, immaginavo mi dicesse questo ma non per la scortesia ma perché deve mostrare la sua virilità maschile a Blanca.

Rimango in silenzio e Blanca mi sorride.

«Il mio unico hobby è la spada, mi alleno ogni giorno» risponde improvvisamente il Principe «Sua grazia, non c'è nulla di più nobile che impugnare una spada» parla Blanca, lo guarda con occhi da innamorata.

«È anche nobile per una donna cavalcare, non si trovano spesso ragazze di questo genere e soprattutto ragazze che sanno leggere. Dico bene Agnés Celia Nala?» dichiara il Principe e mi guarda «Uhm, penso di si», distolgo lo sguardo e guardo il piatto vuoto.

Dopo la cena, ci dirigiamo tutti verso la veranda, dove mio fratello pronuncerà il suo discorso di ringraziamento e infine il ballo in onore alla Famiglia Reale.

Noi ragazzi ci incamminiamo assieme agli adulti e guardo Asterix che parla con Blanca, mentre il Principe Styles cammina di fianco a me in silenzio.

Arriviamo in veranda dove la piccola orchestra ci sta aspettando. Tutti gli ospiti si siedono e mio fratello inizia con il suo discorso: «Voglio ringraziarvi per essere presente al banchetto in mio nome. Come saprete, domani tornerò all'Accademia assieme ai miei coetanei, qui presenti, e finirò i miei anni di studio in quella bellissima scuola. Ringrazio mio Padre per l'opportunità e la fiducia che ha mostrato e mia Madre per la forza e l'autostima che mi ha trasmesso e vorrei ringraziare mia sorella, Agnés Celia Nala, per avermi sostenuto per tutto il tempo. L'ultimo ringraziamento ma il più importante va alla Famiglia Reale, per avermi accettato all'Accademia e per avermi dato la possibilità di poter mostrare le mie qualità e di poter sviluppare le mie capacità. Vi ringrazio».

Tutti applaudono, mia Madre si è commossa e mio Padre è fiero del suo unico figlio ereditiere maschio, io sono contenta quanto loro e spero che Asterix possa scegliere il suo destino.

L'orchestra fa partire la musica e il primo ballo inizia con Asterix e Blanca. Speravo scegliesse me come sua partner ma accetto la sua scelta. Essendo ancora piccoli non è importante con chi si balla poiché non è un debutto ufficiale nella società ma già questa scelta influenzerà la vita sociale di mio fratello.

Mi appoggio con la schiena sulla vetrata e guardo tutti gli ospiti che sono ammaliati dalla coppia. Forse non avrò la possibilità di ballare ma sarebbe davvero bello.
Harry è seduto nelle prime file e non parla con nessuno, mi chiedo a cosa possa pensare.

Mi stacco dalla vetrata ed esco in giardino per respirare della buon'aria, cammino nel mio giardino e mi guardo attorno.

«Ehi» sento qualcuno richiamarmi, mi giro ma non vedo nulla «Agnés, sono qui, sull'albero.», alzo lo sguardo e vedo una figura scura magrolina «Chi sei?» domando «Sono Niall James Horan» e scende dall'albero con un balzo. Che bellezza rivederlo vivo e vegeto.

«Niall, che cosa fai qui? Non puoi rimanere» «Lo so ma volevo rivederti, quando mi vieni a trovare?» mi chiede «Ah, hai ragione. Entro la prossima settimana vengo a trovarti. Te lo prometto» e sorrido.

N o s t a l g i a [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora