The Secret Draco Malfoy

capitolo 41

"Cosa fate in questa scuola tralasciando le volte in cui qualcuno rischia di morire?" Domandò. Fece un sorriso triste.
"Bella domanda. Io mi sono fatta questa 3 settimane fa. Quindi non sono la persona giusta a cui chiedere" ridacchiai preoccupata indicandomi la ferita al viso.

"Ti consiglio di tornare nella tua vecchia scuola" aggiunsi seria.
"E perdermi tutte queste avventure emozionanti?" Domandò ironico.
"Se ti piace rischiare la vita allora, si, resta."
Porsi uno sguardo triste al celo.
"È bello quí" Sirius si appoggiò con le braccia di fianco a dove ero seduta io.
"Sí...si... Ma ormai ho troppi ricordi qua, non credo ci verrò piú" sospirai.
"Harry mi ha fatto vedere la torre di astronomia, è bello li"

"Ti sei giá stufata di Malfoy vedo" Diggory tuonò in mezzo a noi. Il gonfiore e i cerotti strategicamente applicati sul suo naso rendevano giustizia alle mie nocche doloranti. Gli avevo fatto male, e se lo meritava.

"Sei una sanguisuga" dissi a monotono. Per quanto fossi soddisfatta del trattamento di rinoplastica che gli avevo dato ero davvero stanca di tutto e tutti. Non provavo odio nei suoi confronti. Di nuovo, non provavo niente. Mi venne persino il dubbio che non fossi piú in grado di piangere. Ero cosí vuota che non avevo nemmeno piú lacrime in corpo.

"Hai fatto di tutto per allontanarmi da Draco, hai finto di essere mio amico e che ti importasse" mi alzai in piedi davanti a lui.

"Non sono affari miei ma credo che questo non sia il momento di discutere" Sirius ci interruppe.

"Ma chi cazzo sei tu" Diggory si avvicinò a lui in cagnesco spingendomi leggermente per allontanarmi da lui.

Fissai in silenzio entrambi.
"Tu sei un imbecille" dissi guardando Diggory.
"E tu..." Mi riferí a Sirius. Feci una breve pausa.
"...fanculo" sbuffai. Sapevo che quello che avevo appena detto a Sirius non avesse senso. Ma in quel momento non mi importava.
Non potevo nemmeno stare un secondo tranquilla e da sola. Chiunque doveva seguirmi e parlarmi. Volevo solo provare a rilassarmi...

Camminavo silenziosamente per i corridoi, c'era poca gente in giro.

Incrociai lo sguardo di Piton poco piú avanti di me.
"Signorina Pond, sono contento di averla incontrata. È attesa nell ufficio di Silente oggi pomeriggio."
Annuí tenendo lo sguardo basso.
"Gradirei anche discutere con lei dell' incidente avvenuto con Diggory alla fine dei giochi." Aggiunse calmo. Sentí il cuore salirmi in gola. Forse avevo esagerato? Ora rischiavo davvero l'espulsione.
Sentivo che stavo lentamente perdendo tutto e non ne ero nemmeno triste. Mi stava crollando il mondo addosso e non mi veniva da piangere, non provavo niente.

La mia camera era ancora vuota, nessuna traccia di Draco. Non lo avevo incontrato da nessuna parte. Non avevo idea di dove fosse. Una scarica di rabbia mi assalí. Sentivo quasi come se il mio corpo fosse stato elettrico.
"FANCULO!" Sbottai. Il veloce movimento del mio braccio fece sbattere la porta della camera. Sussultai per il forte frastruono. Mi guardai le mani incredula. Tremavo.

E se fosse? No non può essere. La miagia senza bacchetta è possibile, ma solo i maghi piú potenti sono in gradi di praticarla, e forse nemmeno loro.

Tirai fuori malamente tutte le cose dalla mia borsa. Lanciandole a caso nel pavimento in cerca della mia bacchetta inutile. Non avevo detto a nessuno della mia bacchetta... La avevo nascosta. Me ne vergognavo. Quale mago poteva vantare di aver distrutto in quel modo la propria bacchetta? Poteva solo essere un incapace...

Mi sedetti sul letto preoccupata ma anche, elettrizzata?

Il pavimento intorno al mio letto era ricoperto di libri, fogli, bocciette di inchiostro, piume...
Se quello che pensavo era corretto, ero stata in grado di sbalzare in aria tre persone senza la mia bacchetta. Un paio di articoli per la scuola non sarebbero potuti essere cosí difficili da far volare no?