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Realtà è il nome che noi diamo
alle nostre delusioni.
-Mason Cooley-

Un fastidioso tocco punzecchiava la spalla di Sky senza sosta, sempre con meno delicatezza. La ragazza aprì gli occhi e si sentì momentaneamente confusa e quando voltò la testa, si trovò Evan sulla poltroncina di fianco alla sua. Era lui che picchiettava sulla sua spalla. Sky aggrottò le sopracciglia, quando si era addormentata? Improvvisamente si sentì cogliere da un senso di panico. Aveva dormito, aveva dormito senza sognare. Per la prima volta da quando conosceva Harry, aveva dormito senza andare da lui. Che cosa voleva dire? Che fosse successo qualcosa? Che lui fosse... no. Non poteva neanche pensare a una cosa simile. Non poteva averla lasciata. Si agitò sul sedile quando si rese conto che Evan la osservava confuso. -Ehi, sono solo io. Mi hai conosciuto ieri sera, ricordi?- lei fissò gli occhi sul ragazzo dagli occhi neri. Ieri sera? Ma che ore erano? Guardò il cellulare, la musica ancora era in riproduzione casuale. Erano le cinque del mattino. -Dormi davvero profondamente, dovevi essere stanca, si?- Sky annuì. -Comunque tra mezz'ora atterriamo a Los Angeles.- quelle parole la fecero riscuotere e si strofinò gli occhi. C'erano diverse chiamate perse sul cellulare, di Amelia, una di Carly e messaggi da Vivan. -Oh mio Dio, ho dormito tutto il viaggio?- Evan annuì. -Si, e anche con un certo sonoro devo dire- Sky ridacchiò imbarazzata. Staccò le cuffie dal cellulare e le sistemò nello zaino. -Vuoi da bere?- lei abbassò lo sguardo, tra le mani il ragazzo aveva dell'acqua gasata. Annuì, aveva la gola secca. -Grazie.- quando gli restituì l'acqua, lui non smetteva comunque di fissarlo. -Stai bene? Hai l'aria persa. Ti devo ricordare che ti sei imbarcata di nascosto?- lei scosse la testa. -Vedi... è un po' complicato- era ansiosa per Harry. Perché non l'aveva sognato? La sera in cui avevano scattato la fotografia, quando erano al campo con Liam, Louis e gli altri, lui le aveva confessato di sentirsi strano, come se qualcosa stesse per cambiare. Si riferiva a quello? Non poteva sapere quello che stava succedendo, eppure se lo sentiva anche lui. -Manca ancora mezz'ora e francamente non ho più sonno- Sky appoggiò la testa al sedile osservando quel ragazzo così curioso. Non voleva che la pensasse pazza, ma infondo, non lo avrebbe mai più rivisto. Cominciò dall'inizio, raccontando del trasferimento a Londra con sua madre e della prima notte lì, dove nel sogno si era appena trasferita a Clifton. Gli disse che non aveva idea di che posto fosse finché non scoprì che la Lower Cuba Street è una via dell'Arizona e non pensava che esistesse davvero. Gli raccontò del giorno in cui aveva incontrato Harry al parco, lui la trovava irritante a causa del suo maltrattare i tasti del portatile ma che poi, nel giro di non troppo tempo, era cambiato tutto. Gli raccontò di Camilla e di quello che aveva fatto al riccio, di Bill che se l'era portata via, della caduta verso il basso di Harry e dell'antipatia di Liam nei propri confronti. Evan era sbalordito, non che Sky si aspettasse il contrario. Infine gli aveva raccontato della collana, della fotografia e della decisione di correre dal ragazzo che amava. -Tu sei completamente folle, ne sei consapevole?- Sky annuì con il capo chino. -Ma sei una delle persone più forti che io conosca- rialzò lo sguardo su lui. -Dici sul serio?- lui annuì convinto con un'espressione ovvia sul volto. -Certo che si. Tu stai attraversando l'Inghilterra e l'America, per andare da lui. È in coma, non potrai neanche parlargli dal vivo ma lo stai facendo ugualmente. Sai, spero di trovare qualcuno che mi ami come tu ami lui, un giorno- Sky si sentì stringere il cuore a quelle parole. -E lo troverai, ne sono certa- lui sorrise e la voce all'altoparlante ordinò di allacciare le cinture. L'atterraggio stava per cominciare. Quando poi scesero dall'aereo, la ragazza respirò a pieni polmoni l'aria del mattino presto. Era a metà del suo viaggio e sentiva Harry sempre più vicino. -Dunque- portò lo sguardo su Evan. -Direi che ci salutiamo- Sky si sentì chiudere lo stomaco. Nonostante non conoscesse quel ragazzo, la intristiva dovergli dire addio. -Il piacere di conoscere la tua storia è stato davvero grande. Spero che tu lo riesca a trovare e a dirgli che lo ami, non solo dormendo- Sky sorrise ringraziandolo. Evan gli allungò la mano e lei la strinse. -Buona fortuna, Evan-,-Buona fortuna, Sky dell'Arizona-.

The Lightning |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora