Magari qualcosa,
una moneta che cade,
un piccolo braccialetto che si impiglia nella maglia di qualcuno,
uno scontrino che scivola via,
cambia il destino di una persona.
E quella persona,
per un piccolo,
banalissimo gesto,
non farà più le stesse cose
che avrebbe fatto invece
se quel gesto non si fosse verificato.
E la sua vita prende un altro binario. Magari per sempre.
Magari per un po soltanto.
Chissà.
-Stefano Benni-Clifton, Arizona
-È in ritardo, signor Styles- Harry alzò gli occhi al cielo chiudendosi la porta alle spalle, ci mancava anche che il professore gli facesse la ramanzina. Passò davanti alla cattedra con gli occhi ancora semichiusi e si maledì per l'ennesima volta di essere tornato così tardi la sera prima sapendo che il giorno dopo avrebbe avuto la scuola. Già al mattino sua madre aveva fatto in modo che avesse un risveglio tutta'altro che piacevole.
-Harry se non ti alzi immediatamente ti nascondo le chiavi della macchina- Il ragazzo spalancò immediatamente gli occhi nell'udire queste parole. -No, sono sveglio- bofonchiò con il capo immerso nel cuscino. -Non mi interessa se sei sveglio o no, devi alzarti e anche in fretta- si sentì strappare le coperte dal corpo e imprecò tra sé e sé. Si mise seduto sul materasso e trovò Anne a guardarlo con un profondo cipiglio. -Che c'è?- domandò alla donna alzando un sopracciglio. -E me lo chiedi anche? Che cos'hai in quella testa? Paglia?- il ragazzo alzò gli occhi al cielo. -Ma si può sapere che cosa vuoi? Ho aperto gli occhi da trenta secondi e hai già da ridire- la donna si portò le mani sui fianchi, era arrabbiata. -Che cosa ti ho detto ieri quando mi hai chiesto se potevi uscire?- lui fece il finto pensieroso. -Fai benzina prima di tornare?- la bocca di Anne si spalancò in un istante. -Mi prendi anche in giro- Harry si alzò sbuffando avviandosi verso il bagno. -Voglio che mi ascolti quando ti parlo, stai perdendo il controllo su te stesso, eri di nuovo ubriaco! Come posso fidarmi di te se ogni cosa che ti chiedo la ignori? Non è semplicemente una sbronza con gli amici ogni tanto, Harry, ormai sei ubriaco quasi sempre, è pericoloso!- Harry si chiuse in bagno senza dire niente, non gli importava veramente di cosa diceva Anne su quell'argomento. -Hai chiuso Harry, scordati di uscire per un bel po'- lui alzò nuovamente gli occhi al cielo, sapeva che sarebbe uscito in qualsiasi caso ma sentirla lamentarsi già alle sette del mattino, scocciava.
-Styles?- lo richiamò l'insegnante mentre Harry si avviava verso il suo banco. Il ragazzo si voltò sospirando, anche il volto dell'uomo era fastidioso quel giorno, come sempre. Ma oltre ad essere fastidioso, a Harry scoppiava la testa e non era per niente sveglio nonostante avesse fatto anche una doccia fredda quindi, la testa dell'insegnante aveva la forma di un fagiolo appassito. -Oggi ho un compito per te, aumenteranno i crediti per il tuo futuro- il ragazzo corrugò le sopracciglia. -Di che cosa si tratta?-,-Nell'intervallo dovrà occuparsi di recarsi alla classe della nuova studentessa, è arrivata questa mattina. Ha dei voti eccellenti ed un'ottima condotta, Styles, quindi il tuo compito sarà presentarti, parlarle della scuola e mostrarle i laboratori e le lezioni- la bocca di Harry divenne un O di sorpresa. -Lei mi sta prendendo in giro, in quale modo questo potrebbe aumentare i miei crediti? Non voglio passare l'intervallo a fare da baby-sitter ad una novellina- fu l'insegnante questa volta a rimanere a bocca aperta. -Styles, veda di non diventare insolente. Ho pensato a lei per aumentarle la media. Sa bene quanto stia a cuore del corpo docenti il programma Adattamento Nuovi Studenti, dovrebbe sentirsi onorato di farne parte- Harry ci pensò un attimo tenendo il capo chino. -La ragazza si chiama Sky Backer, mi aspetto che sia gentile nei suoi confronti. In fondo, pensi se fosse lei il ragazzo nuovo, non vorrebbe una mano ad ambientarti?- Harry fece spallucce. -Sono uno che se la sa cavare- l'insegnante fece un cenno con il capo. -Ne sono certo- senza aggiungere parola, Harry si sedette con ben poca delicatezza la suo posto. Quando aprì il libro si rese conto che il professore lo stava scrutando. -E cerchi di svegliarsi un pochino, vorrei che la ragazza la vedesse con entrambi gli occhi aperti e un accenno di sorriso- Harry prese a progettare qualche malsano modo di far soffrire l'insegnante e aprì il libro d'inglese. Ci mancava soltanto la novellina.
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The Lightning |H.S.|
Fanfiction-Guardami, guardaci- prende le mie mani nelle sue -È esattamente così, esattamente com'era- scuoto la testa, mi volto e inizio a camminare. Mi fermo quando mi richiama un'ultima volta. -Non dimenticarmi. Io non lo farò- abbasso lo sguardo e l'unica...