||💞Chapter Ten💞||

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Ero sdraiata sul mio letto da circa due orette, braccia spalancate e gambe divaricate, sembravo una stella marina.
Sarei dovuta essere a lavoro da due ore esatte ma non riuscivo al alzarmi, non ne avevo la forza fisica e nemmeno la voglia.

Il mio cellulare continuava a vibrare a causa delle notifiche dei messaggi che continuavano ad arrivarmi ma io lo ignoravo.
Non avevo voglia di fare nulla quel giorno e nessuno sarebbe stato in grado di farmi cambiare idea.
Nessuno tranne loro.

Sentì la porta dell'entrata aprirsi di colpo e di scatto mi alzai dal letto per afferrare l'arma più vicina a me, che in quel caso era una vecchia racchetta da tennis risalente a molto tempo fa.
Mi nascosi dietro la porta in modo che chi entrava non sarebbe stato in grado di vedermi e attesi li.

Non aspettai molto perché dopo quelli che sembrarono cinque minuti la porta di aprì.

Mi scagliati con tutta forza sullo sconosciuto con gli occhi chiusi per evitare di vedere chi fosse.

"Y/N potresti levarti da sopra di me per favore?"

Aprì gli occhi per vedere chi fosse stato a parlarmi.
Quando li aprí vidi una scena quasi comica, steso sotto di me ci stava Rindou Haitani con una faccia scioccata mentre io gli puntavo una racchetta da tennis alla gola.
Alzai lo sguardo verso l'uscio della porta e notai che posti davanti all'entrata della mia camera vi erano Ran, Kakucho e Sanzu.

"Cosa diavolo ci fate voi qui?!" Esclamai mentre mi alzavo rapidamente da sopra Rindou.

"Sei in ritardo di due ore e in più ignori tutti i nostri messaggi e le nostre chiamate, ci siamo preoccupati e abbiamo deciso di venire a vedere se ti era successo qualcosa" Kakucho entrò in camera dicendo tali parole.

Dopo che fu entrato lui nella stanza decise di entrare anche Ran per aiutare suo fratello ad alzarsi dal terreno.
Entrarono tutti nella stanza tranne lui, Sanzu stava poggiato contro l'uscio della mia porta, mani in tasca e sguardo serio rivolto verso di me.

"Sto bene" risposi mentre mi sedevo sul letto.

Ran si avvicinò a me e con le mani mi strizzò le guance.

"Che hai?" Ran mi guardò dritto negli occhi mentre continuava a giocare con le mie guance.

"Sono solo stanca" gli afferrai la mano e la allontanai dal mio viso.

Kakucho sospirò dall'altro lato della stanza.

"Ti portiamo a fare un giro" disse infine.

Non avevo voglia di fare nulla, figuriamoci andare a fare un giro in compagnia di Sanzu.

"Sto bene a casa mia" mi sdraiai sul letto e voltai le spalle a tutti i presenti nella speranza se ne andassero.
Così non fu purtroppo.

Ran si avvicinò ancora di più a me e senza nessun tipo di preavviso mi prese in braccio e mi caricò sulle sue spalle, sembravo un sacco patate.

"Ran mettimi giù!" Urlai scalciando mentre lo prendevo a pugni sulla schiena, lui però non si mosse di una virgola.

Mi fece uscire a forza dalla mia camera e accompagnato dal resto dei presenti uscì di casa.
Continuai a dimenarmi ma era tutto inutile, Ran non aveva intenzione di mollare la presa.
Mi caricò a forza sui sedili posteriori della sua auto e come se fossi una bambina mi allacciò la cintura di sicurezza.

Sul sedile del passeggero stava seduto Ran mentre alla guida vi era Kakucho, di fianco a me nei sedili posteriori stavano Rindou e Sanzu.
Cercai di allontanarmi il più possibile da Haru finendo quasi in braccio a Rindou.

||The Med|| SanzuxY/NDove le storie prendono vita. Scoprilo ora