"E se ci vedessimo dall'altro lato della paura?"
IDRIS'S POV:
"Sole mio, come ti senti?"
Bella rimane in silenzio continuando a guardarsi attorno confusa e tenendosi la fronte. Si è svegliata da poco e non starà capendo nulla.
"Bella? Parlami, come stai?" le prendo le mani per attirare la sua attenzione.
Ci riesco perché abbassa subito lo sguardo a me, ma poi lo alza alla porta dietro.
"Ti sei svegliata finalmente" dice Ibrahim entrando nella stanza.
E' rimasto in ospedale per tutto il tempo, ho più volte cercato di allontanarlo, ma non voleva sentire ragioni. Doveva assolutamente essere qui per quando Bella si sarebbe svegliata.
"Questi sono per te" le posa sul grembo un mazzo di fiori colorato, quando è andato a comprarlo?
Bella fa un sorriso tirato e accarezzando i petali del giglio chiede piano "Non ricordo nulla di ieri sera, scusatemi"
"È normale che..."
"Va tutto bene, non devi sforzarti al momento. Ricorderai tutto a tempo debito" interviene Ibrahim zittendomi.
Ha queste continue manie di protagonismo che m'irritano.
"Disturbo?" sentiamo bussare alla porta.
Ci giriamo tutti e troviamo un'infermiera che dice "Salve, la signorina Duval chiede di lei"
Monique si è messa in testa che sta male, quando ha solo un po' di carenza di zuccheri. La clinica è privata, quindi anche i dottori ci sguazzano dentro pur di guadagnarci qualcosa.
"Arrivo" le dico non mollando le mani di Bella.
"La signorina Duval ha urgenza di vederla adesso, è stata abbastanza insistente su questo"
Oh santo signore benedetto.
"Vai, ci penso io a Bella" dice Ibrahim posando una mano sulla mia spalla a mo' di conforto.
Conforto un cazzo.
"Sì, grazie" borbotto, non prima di aver posato un bacio sulla testa di Bella e promesso che sarei tornato al più presto da lei.
Esco dalla stanza sbuffando e raggiungendo quella di Monique, prima mi fermo a consultarmi con la dottoressa.
"Dagli esami del sangue abbiamo visto che i valori sono abbastanza normali. La signorina può essere dimessa quando volete"
"Va bene, grazie dottoressa. Mia sorella invece?"
"Anche lei può essere dimessa...deve solo stare molto a riposo e non muovere troppo la testa. La botta è stata forte e per poco abbiamo scampato il trauma cranico"
Mi vengono i brividi solo a pensarci.
"Riposo, ho capito. Grazie ancora dottoressa"
Lei mi fa un cenno e uscendo dal corridoio, mi lascia solo davanti al bancone.
Mi passo una mano tra i capelli per scaricare un po' di tensione ed entro nella stanza di Monique.
"Mi cercavi?" chiedo raggiungendola.
Sta sfogliando una rivista mentre mangiucchia delle mandorle.
"Amore! Dove sei stato? Mi sei mancato tanto" borbotta lei mettendo il broncio.
"Ero da Bella, si è appena svegliata"
"Che fortuna, sta più male di me?"
Alzo un sopracciglio, devo rispondere sul serio?
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Un azzardo in due
RomanceBella è una ragazza semplice, timida e solare che si trasferirà a Los Angeles per fare il college e seguire il suo sogno di fare la geologa. La ospiterà il fratello Idris che ha trascorso gran parte della sua vita in California portando avanti la s...