Capitolo 16

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"E in fondo tutto quello che volevo, lo volevo con te" -Coez

IDRIS'S POV:

"Si va in finale!" grida urlando il mio team mentre le mie gambe sono immerse nell'acqua ghiacciata in una vasca gonfiabile.

Si chiama crioterapia ed è una metodologia di recupero dopo gli allenamenti e le competizioni. Immergersi in una vasca d'acqua con del ghiaccio permette di lenire il dolore muscolare e contenere il gonfiore, svolge un'azione miorilassante sciogliendo i muscoli ed evitando che rimangano contratti, blocca la produzione di acido lattico e rallenta il metabolismo dei tessuti muscolari e il loro deterioramento in seguito allo sforzo atletico.

Gioisco insieme a loro e sospiro soddisfatto, sono state settimane intense di ansia e stress, ma ce l'ho fatta: sono in finale, cazzo in finale.

Il mio sogno di vincere Wimbledon è così vicino che mi sento di svenire per l'emozione.

"Puoi uscire" mi comunica il mio allenatore aiutandomi a uscire dalla vasca.

Tampono le gambe con l'asciugamano e inserisco delle ciabatte per poi andare verso le docce, muoio di fame ma prima devo presentarmi in sala conferenze per delle interviste e poi sarò libero di rilassarmi un po'.

"Mia sorella?" chiedo al mio allenatore continuando a buttare un'occhiata fuori dalla porta.

Doveva essere qui stamattina, mi aspettavo di vederla tra la folla a tifare per me, ma per un ritardo dell'aereo è dovuta partire più tardi e si è persa la partita.

"Ancora nulla" dice lui agitando il cellulare.

"Ho capito, grazie" mormoro andando alle docce.

Mi lavo velocemente e indosso la tuta che la mia agente mi ha lasciato, rigorosamente del marchio che promuovo.

Riposo i vestiti sporchi nel borsone e uscendo dallo spogliatoio, vado incontro al mio team che continua a festeggiare e vedendomi arrivare, mi assalgono con tanto di champagne e applausi.

Bevo un po' e concedendomi qualche momento di festeggiamenti, seguo la mia agente in sala conferenze. Prima di accomodarmi al posto riservato a me controllo i messaggi da parte di Bella, ma ancora nessuna traccia di lei.

"Ehi ehi, dove stai andando?" mi ferma subito la mia agente non permettendomi di uscire dalla sala un attimo.

"Devo fare una chiamata urgente a mia sorella"

"Niente da fare, siamo già in ritardo. Fila dentro" mi spinge nella sala senza darmi modo di ribellarmi alla sua scelta.

Mi accomodo davanti ai microfoni e prima di bloccare il cellulare, mando un altro messaggio a Bella "Piccola, tutto bene? Dove sei?"

I giornalisti iniziano a bombardarmi di domande, finchè la mia agente annuncia che risponderò a un'ultima domanda prima di ritirarmi, era ora.

"Idris come hai gestito lo stress prima della partita?" chiede un giornalista.

"Con le preghiere" faccio ridere tutti quanti "No, a parte lo scherzo...spesso quello che faccio nelle partite importanti, prima di entrare in campo, è cercare di fare qualcosa che mi faccia salire le pulsazioni, che mi faccia sudare così sono già attivo, perchè delle volte mi capita che mi sento col fiato sospeso e mi faccio travolgere dall'ansia. Ultimamente anche il mental coach mi aiuta, dipende comunque dalle partite che gioco"

"Grazie per le domande signori" mi fa alzare la mia agente dando fine alle interviste.

Esco dalla sala ed entrando in una più piccola con del rinfresco, la mia agente va subito a parlare con dei tecnici mentre io mi accomodo su una sedia girevole e ne approfitto per bere dell'acqua.

Un azzardo in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora