《05》

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Jimin sembrava quasi uno zombie mentre si trascinava nella sabbia verso il chiosco: quella notte non era riuscito a chiudere occhio a causa dei continui pensieri su Jungkook e definirlo stravolto sarebbe stato riduttivo.

Sul serio, l'ultima volta che si era masturbato così tanto probabilmente andava ancora alle medie.

E poi quando ormai era stanco morto e voleva soltanto dormire era arrivato il forte vento che aveva- e che stava tutt'ora- colpendo la costa con potenti raffiche ululanti.

Ovviamente si era dovuto alzare presto anche quand'era il suo giorno libero per andare ad innalzare la bandiera rossa di pericolo e non era nemmeno riuscito a bere un bel caffè perché la macchinetta si era inceppata!

Quella giornata stava decisamente iniziando male...

La prima cosa che fece una volta arrivato al bar fu sistemare il rettangolo di stoffa cremisi, ma era un po' superfluo.

Non c'era nessuno in spiaggia cui far presente fosse una brutta idea fare il bagno in quella situazione atmosferica, tranne...

Jungkook e il suo amico erano chini a preparare le rispettive tavole da surf, probabilmente felici più che mai nel vedere come il mare si fosse ingrossato grazie al vento che creava onde più alte del solito.

Jimin per un attimo venne pervaso dalla preoccupazione; era certo fossero attrezzati e sapessero bene come comportarsi in simili condizioni metereologiche, ma era istintivo agitarsi all'idea di loro in mare.

Sbracciandosi Jungkook attirò la sua attenzione e il maggiore arrossì nel vederlo correre verso di lui.

"Buongiorno hyung!"

Lo salutò con un cenno del capo e gli diede le spalle in tutta fretta fingendo di armeggiare con la serratura delle imposte da aprire per mostrare il bancone così da sottrarsi al suo sguardo.

In realtà non doveva lavorare quel giorno, soltanto sistemare la bandiera... ma non riusciva a guardare il corvino.

Si sentiva in imbarazzo davanti a lui dopo tutte le cose sconce che aveva pensato e fatto quella notte, inoltre era ovviamente a petto nudo anche questa volta.

"Posso chiederti un ghiacciolo al volo? Ancora all'arancia."

In realtà non avrebbe potuto accontentarlo perché il chiosco era chiuso, ma gliene diede comunque uno dicendosi che era talmente stanco da non potersi fermare a inventare una scusa sul perché non doveva poterne avere.

"Grazie hyung."

Sicuro la conversazione fosse finita lì rispose con un cenno del capo pronto a farsi gli affari propri, ma quando Jungkook iniziò a mangiare il ghiacciolo sentì il proprio sangue gelarsi nelle vene.

Il modo in cui estraeva la lingua per leccare, il come lo prendeva in bocca tutto in una volta, la maniera con la quale faceva versi gutturali di approvazione quando gustava quel ghiaccio zuccherato...

Era colpa di tutto questo se adesso era con una notte in bianco alle spalle e in preda alla vergogna in quella giornata già orribile di suo!

Alla fine il suo orgoglio di uomo unito alla mancanza di sonno gli fece perdere il controllo.

"Certo che non hai proprio alcuna decenza..."

"Uh?"

Provò a fare un respiro profondo nel tentativo di calmarsi, ma quel suo fingere di non capire lo stava irritando talmente tanto che alla fine non riuscì più a trattenere e sbottò a gran voce.

"Perché dovresti andare in giro a succhiare ghiaccioli come se-"

Le parole però ben presto gli morirono in gola quando Jungkook, facendo un'altro passo, gli si mise davanti a meno di cinque centimetri di distanza con espressione divertita.

Ghiaccioli All'Arancia [KOOKMIN]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora