《02》

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"Porca puttana, fa più caldo di stamattina."

Armato di ventilatore da viaggio fra le dita, Jimin si piegò fino a poggiare la fronte sul bancone con un gemito sofferente.

Il cielo era limpido come non mai ed il sole sembrava tutto fuorché intenzionato a trattenere i propri raggi bollenti.

Una giornata semplicemente orrenda, soprattutto perché a causa di quelle temperature estreme in spiaggia c'era ancora più gente di prima e, quindi, più clienti dalle richieste assurde.

Chi cavolo lo aveva mai visto un cornetto dietetico gusto prugna?!

E poi c'era lui, quel maledetto ragazzo tatuato.

Il suo ombrellone non era molto distante dal chiosco e ciò aveva permesso a Jimin di dare un'occhiata ogni tanto a quel surfista -accanto ai lettini vi erano due tavole- e quando lo aveva visto uscire dagli spogliatoi pubblici con l'apposita muta si era incuriosito più del solito.

Non aveva mai provato quello sport; chissà se, chiedendolo con gentilezza, quel ragazzo sarebbe stato disponibile a dargli qualche dritta, magari facendolo sedere davanti a sé sul proprio surf...

Scacciò rapidamente quel pensiero: non poteva farlo, lui doveva lavorare!

E anche fosse stato in vacanza, sarebbe rimasto in casa davanti ai videogames in solitudine, non certo in spiaggia a cercare di rimorchiare un ragazzo mai visto prima.

"Hey, va tutto bene?"

Di scatto rialzò il capo e quando si ritrovò a due centimetri di distanza proprio da quel corvino per poco non urlò dallo spavento.

Capelli bagnati lunghi sulla nuca, tuta con la cerniera abbassata a far intravedere una porzione del suo petto liscio e muscoloso...

"Sì sì tutto ok! Di che cosa hai bisogno?"

Un sorriso tirato gli si dipinse sulle labbra: che figura di merda!

Non che Jimin fosse abituato a fare gran figuroni -purtroppo era sempre stato impacciato e un poco sfortunato-, ma grazie al cielo il surfista non sembrò affatto far caso al suo imbarazzo e con un cenno del capo indicò il freezer.

"Sempre il solito, un ghiacciolo all'arancia, grazie."

Annuì e corse a prenderlo con un sospiro sollevato convinto di esser scampato al pericolo più grande del momento.

Ma purtroppo si sbagliava di grosso, perché quando si voltò pronto a porgere il gelato il sorriso sparì velocemente nel vederlo iniziare a spogliarsi della muta.

Cosa minchia stava facendo?!

Innanzitutto aveva portato i capelli all'indietro ad eccezione di un paio di ciuffi ribelli, ma soprattutto aveva abbassato completamente la cerniera e si stava sfilando le maniche.

Però cazzo, quella zip arrivava al massimo due centimetri sopra l'inguine, si intravedeva persino l'inizio della peluria...

Fortunatamente Jimin riuscì a non distruggere il ghiacciolo mentre stringeva con forza la mano per la sorpresa e velocemente si mise contro il bancone sicuro che da lì a poco si sarebbe ritrovato con un principio di erezione.

Insomma, un conto era veder arrivare qualcuno in costume, un'altro era qualcuno che si spogliava proprio sotto i suoi occhi!

Lo sconosciuto lasciò a penzoloni le maniche rimanendo così coi soli pantaloni che risultavano essere a vita estremamente bassa -fra cerniera e peso della parte superiore della tuta pregna d'acqua sarebbe stato strano il contrario- e soltanto così Jimin poté vedere non solo i primi peletti, ma pure un accenno di tatuaggio accanto all'anca destra che continuava giù verso...

Impossibile non arrossire e dovette distogliere lo sguardo mentre borbottava il solito prezzo.

"Quanti anni hai?"

Si irrigidì a quella domanda perché la possibile motivazione dietro ad essa erano soltanto due: la prima, voleva essere sicuro fosse maggiorenne prima di provarci, la seconda, si occupava di contattare potenziali idol, modelli o attori per un'agenzia di quelle di cui tanto si parlava.

Decise di credere alla seconda perché oh, come poteva un ragazzo così provarci con uno come lui?

"Ventitré."

"Uh, allora sei un mio hyung... Jeon Jungkook comunque, ventun'anni."

Lo disse con un inchino appena accennato e Jimin ricambiò timidamente presentandosi anch'egli un poco stupito: davvero quel ragazzo tanto fisicato era più piccolo di lui?

Però adesso sapeva il suo nome!

Non che la cosa gli permettesse di fare molto al momento, ma forse più tardi avrebbe potuto fare una piccola ricerca sui social...

Lo osservò con le mani dritte lungo i fianchi in una postura rigida di palese ansia e la testa un po' tra le nuvole mentre scartava il proprio ghiacciolo.

Lo portò alla bocca e dopo averlo leccato dal basso verso l'alto per tutta la lunghezza con un suono esagerato si lasciò sfuggire un mugugno di soddisfazione.

"Ci voleva proprio qualcosa di bello fresco."

Nel mentre Jimin non sapeva più che fare, ma soprattutto dove posare lo sguardo: se lo avesse tenuto basso sarebbe parso timido come un paguro nella propria conchiglia, se lo avesse rivolto altrove sarebbe stato maleducato, ma se avesse continuato a fissare Jungkook altro che principio di erezione, gliene sarebbe venuta una completa con fiocchi e controfiocchi!

L'unica cosa ormai certa erano le intenzioni del minore: no, non poteva occuparsi di scouting, ci stava palesemente provando.

"Senti Jimin-hyung, quando finisci di lavorare? Poi potremmo andare fuori a cena."

Si irrigidì completamente: ok, aveva capito le sue intenzioni, ma mai e poi mai si sarebbe aspettato una simile proposta affrettata da parte sua!

Jungkook continuava a fissarlo dritto negli occhi in attesa di risposta sempre intento a succhiare quel dannatissimo ghiacciolo senza contenere i rumori bagnati e Jimin venne pervaso dal panico.

Non si sentiva affatto pronto ad uscire con uno del genere, sebbene lo attirasse non poco, ma era troppo presto ed era troppo pieno di vergogna in quel momento per accettare quell'idea così su due piedi.

"Mi dispiace, stasera ho da fare!"

In realtà non aveva proprio niente da fare, al massimo dar da bere all'orto -cosa che in realtà non faceva mai e che affidava a suo zio dell'appartamento sotto al suo-, però non se la sentiva proprio di uscire con lui.

Era sfacciato oltre ogni limite, chissà come si sarebbe comportato in un'ipotetica uscita insieme...

Avrebbe preso una stanza nel primo hotel disponibile? Lo avrebbe fatto in macchina accostando a metà del viaggio troppo voglioso? Oppure lo avrebbe direttamente trascinato nel bagno del locale ancor prima di terminare la cena?

"Peccato... vabbè, ci si vede!"

Con un gesto della mano lo salutò sorridendo con il bastoncino dell'ormai finito ghiacciolo ancora fra i denti e Jimin finalmente poté tirare un sospiro di sollievo e tornare con la testa sul bancone con un tonfo.

Cosa cazzo era appena successo?!

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

Povero Jimin, dev'essere difficile aver a che fare con qualcuno come Jungkook... voi come vi sareste comportat* cuties?

Io sto tornando a casa dopo una lunga giornata di spiaggia (per chi fosse curioso ho messo un paio di foto sul mio Instagram personale @ francy._.fran) e purtroppo non ho incontrato nessun barista figo e nessun surfista amante dei ghiaccioli... rip :'(

Scherzi a parte, spero questo secondo capitolo vi sia piaciuto cuties! Ci vediamo domani col prossimo 👀

Ghiaccioli All'Arancia [KOOKMIN]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora