《09》

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"Porca troia come sei stretto hyung."

Jimin si morse il labbro inferiore per trattenersi dall'urlare a gran voce quando Jungkook lo tormentò con la sua voce ed il suo fiato caldo proprio contro l'orecchio.

Erano passati soltanto pochi minuti da quando era entrato in lui, ma già avevano cambiato posizione dopo che il biondo ne aveva fatto richiesta -rimanere con le braccia tese dietro la schiena dopo un po' diventava scomodo-.

E così era tornato sdraiato sul tavolo, Jungkook in piedi che teneva le sue ginocchia sulle spalle e di tanto in tanto si chinava su di lui per baciarlo o per sussurrargli qualcosa.

Il ronzio del condizionatore era ormai inudibile a causa dei continui sospiri, gemiti, rumori bagnati e schiocchi che ogni affondo del corvino provocava, ma dopotutto erano soli: che senso aveva cercare di non far casino?

Nonostante ciò Jimin si sentiva comunque in imbarazzo nel dare libero sfogo al proprio piacere e cercava in tutti i modi di non fare fersi strani... cazzo quant'era difficile!

Jungkook lo stava scopando con un vigore ed una velocità disumani e sembrava conoscere alla perfezione ogni centimetro del suo corpo sia esternamente, sia internamente.

Dopo due stoccate aveva già trovato la sua prostata sensibile e nel mentre non si era risparmiato leccate, succhiotti e morsi che adesso erano rossi su tutto il busto e le cosce di Jimin.

La sensazione di venir riempito lo lasciava senza fiato ogni volta: sentire l'altro ritirarsi per poi tornare dentro di lui allargandolo ancora dava un senso di pienezza appagante più di ogni altra cosa -all'inizio era stata dura abituarsi, ma dopo pochi rapporti non era più stato in grado di farne a meno-.

E Jungkook lo allargava un bel po' ad ogni spinta, quindi era ancora più piacevole.

Stava pian piano impazzendo e si diede ancora una volta dello stupido per aver rifiutato il primo invito del corvino, ma per fortuna aveva rimediato in breve.

Se quest'ultimo fosse stato un impiegato all'interno di un locale a luci rosse Jimin si sarebbe ritrovato senza nemmeno un centesimo nel giro di poche ore.

Avrebbe pagato fior di quattrini pur di farsi aprire da lui... e lo stava facendo gratis!

Che gli astri fossero allineati in qualche strano modo? La dea bendata gli aveva fatto l'occhiolino? O forse il karma stava compensando la tristezza degli ultimi mesi solitari?

Non ebbe il tempo di pensarci perché venne riportato alla realtà con un affondo decisamente più vigoroso e rapido degli altri -di quel passo sarebbe entrato in lui perfino coi testicoli, ne era certo-.

"Ti vedo distratto hyung: non ti sto scopando abbastanza forte?"

Jimin fece schioccare la lingua sul palato alzando gli occhi al cielo, restando al gioco dopo l'iniziale stupore causato da quella poderosa spinta.

"Casomai il contrario. Se continui così fra un attimo non sarò nemmeno più cosciente."

Sapeva fosse possibile svenire durante un rapporto esageratamente stimolante e sebbene non gli fosse mai accaduto in precedenza non si sarebbe affatto stupito se gli fosse successo proprio quella sera.

Jungkook era completamente su un altro livello rispetto ai suoi precedenti partner, la maniera in cui usava il suo corpo era la più mozzafiato che avesse mai provato.

Però forse stuzzicarlo in quel modo non era stata una grande idea perché gemette con voce stridula quando l'altro lasciò una delle sue ginocchia per poter prendere in mano il suo membro rimasto solo fino a quel momento -non si era più toccato per paura di farlo arrabbiare-.

Bastò un primo movimento di mano abbinato ad un'altra di quelle incredibili spinte per fargli raggiungere l'apice.

Fu la sensazione più travolgente e piacevole che avesse mai provato: un fiotto bianco gli colpì il petto mentre gli si appannava la vista di lacrime per il piacere e venne scosso da un brivido talmente forte che gli venne la pelle d'oca su tutto il corpo.

"Wow hyung, così mi lusinghi."

Non c'era complimento migliore che vedere il proprio partner avere un orgasmo così copioso e veloce e Jungkook intinse un dito in quel seme per poi portarselo alla bocca con fare provocante.

A quanto pare i ghiaccioli all'arancia non erano l'unica cosa che gustava con ingordigia...

Jimin si lasciò sfuggire un sorrisetto oltre l'imbarazzo per l'essere venuto così in fretta e allungò le mani per prendere il volto di Jungkook.

Lo attirò a sé e si baciarono ancora una volta, le lingue che si attorcigliavano l'una all'altra ed i fiati indistinguibili.

Ma siccome il corvino ancora non aveva avuto il piacere di orgasmare riprese ben presto a spingersi dentro di lui senza dargli un attimo di tregua: sensibile com'era a causa dell'apice fu un miracolo se non staccò la lingua di Jungkook con un morso quando si irrigidì dalla testa ai piedi.

Fu inutile chiedere di rallentare un poco -non che lo desiderasse sul serio, ma riprendere fiato anche solo dieci secondi non sarebbe stato male-.

Più andavano avanti e più Jimin assumeva una posizione scomposta, con le gambe che scivolavano giù dalle spalle di Jungkook per arenarsi sopra i suoi gomiti e le mani che non sspevano più che cosa afferrare.

Alla fine optò per i suoi capelli scuri e con un gesto veloce sfilò l'elastico così da poter attorcigliare meglio quelle ciocche mosse attorno alle dita.

Pessima idea: adesso con gli occhi mezzi nascosti da vero seduttore era ancora più sexy di prima!

Sembrava quasi un vampiro con quella chioma color piume di corvo, specialmente dopo che con un sorrisetto sbilenco si piegò a succhiare il collo di Jimin per andare a formare l'ennesima macchia arrossata.

Chiamò il suo nome fra i gemiti e lo sentì chiaramente rabbrividire in risposta a quell'invocazione fatta con un filo di voce... era stato causato da lui?

"J-Jungkook."

Lo disse ancora una volta e seppe di non essersi affatto sbagliato nel momento in cui il corvino si allontanò dalla sua gola per fissarlo dritto negli occhi con le guance arrossate e la bocca aperta per cercare aria.

Si stava indubbiamente eccitando nel sentirsi implorare.

A quel punto le carte in tavola erano già cambiate e a Jimin bastò un colpo di reni per sporgersi verso il suo orecchio.

"Puoi venire dentro di me se lo desideri, Jungkook... mi piacerebbe tanto."

Fu sufficiente quella frase detta con tono disperatamente bisognoso -forse finto, forse vero- affinché il corvino imprecasse a denti stretti: con un'ultima spinta che fece piegare all'indietro Jimin fino a toccare il tavolo col capo raggiunse finalmente l'orgasmo anche lui.

Il biondo si riempì di pelle d'oca quando il calore del seme di Jungkook iniziò a diffondersi dentro di lui e finalmente abbassò le gambe senza più forze.

Il corvino nel mentre si era poggiato al suo petto circondandogli la vita con le braccia, le spalle che si muovevano a ritmo dei suoi pesanti respiri per recuperare ossigeno.

Era un abbraccio un po' scomodo, ma nonostante ciò Jimin iniziò istintivamente ad accarezzare la sua schiena nuda e sudata mentre un sorriso felice si ampliava sempre di più sul suo viso.

Era stata la scopata migliore di tutta la sua vita!

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

Penso che con questo capitolo su conclude lo smut più lungo che io abbia mai scritto fino ad ora ahahahaha, spero vi sia piaciuto cuties!

Per chi se lo stesse chiedendo sì, oggi doppio aggiornamento perché così ha decretato il sondaggio che ho fatto su Instagram (sempre @ francypolipetta02)~

Cosa pensate succederà adesso? Jimin e Jungkook si incontreranno ancora? E casomai, cosa accadrà quando Jungkook tornerà a casa? D'altronde è solo in vacanza...

Si accettano scommesse!

Ghiaccioli All'Arancia [KOOKMIN]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora