Giocate per vincere

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Sarah

Mi svegliai in un posto sconosciuto.
Cercai di focalizzare l'ambiente circostante e mi accorsi di essere in una stanza totalmente bianca, dinanzi a me intravidi uno schermo e una porta con un lucchetto, mi accorsi solo dopo pochi minuti di essere stata intrappolata.

Diedi pugni e calci alla porta e imprecai di lasciarmi andare.
Passarono minuti e pensai all'episodio avvenuto in quella discoteca. Martin ci aveva intrappolato e iniettato qualcosa nel braccio perché poi non ricordai nient'altro che buio.
Gridai i nomi dei miei amici ma nessuno mi sentiva
Mi sentivo inutile, ero venuta in discoteca con l'intento di metterlo fuori gioco una volta per tutte ma lui ci aveva ingannato.

Dopo poco lo schermo si accese e comparve Dean con indosso quella maschera.

"Salve a tutti.." disse

"cosa vuoi" sbottai immediatamente ma sembrava non sentirmi.

"...Siete entrati a far parte del mio gioco..."

"stronzo io ti uccido, mi hai sentito ti uccido!" anche se non mi sentiva buttai fuori tutta la mia rabbia.

"...ora vi spiegherò bene le regole, come ricordate la scuola voleva offrirci una grande somma di denaro ma poi il preside fu arrestato. Allora decisi di creare il mio di gioco. Però volevo che partecipasse anche la povera Ellen, peccato..." fece finta di sembrare dispiaciuto.

In quel momento pensai agli avvenimenti avvenuti nel college, dalla terza sfida avevo intuito che qualcosa non andava tra il rapporto di Ellen e Dean.
Ricordai come Martin la guardava.
La guardava con disprezzo come se non fosse altro che un formica pronta ad essere schiacciata da tutti.

"... ci saranno sei sfide, la persona che riuscirà a vincere la prima sfida riceverà nel suo conto 100.000$ e questo vale anche per le altre sfide. Più vincete più la somma si alzerà. Se tra di voi qualcuno arriverà alla fine della quinta sfida con 0 dollari verrà ucciso brutalmente, quindi vi consiglio di impegnarvi.."

non ci potevo credere, ci aveva presi, intrappolati e qualcuno avrebbe rischiato anche la morte.

Non l'avrei permesso. Sono stata io a coinvolgere gli altri e non avrei concesso che qualcuno si facesse male

"...ora vi spiegherò la prima sfida.
Siete intrappolati in un laboratorio contente miriade di stanze. Il vostro compito è di raggiungere la - stanza vittoria- dove dentro troverete la coppa d'argento, chi la terrà in mano per primo o per prima sarà automaticamente il vincitore o la vincitrice. Ma non pensate sia facile. Per riuscire ad aprire ogni porta dovrete riuscire a superare degli enigmi, ve li ho fatti semplici quindi potete anche ringraziarmi.." rise

La sua risata mi fece venire i brividi.

"...ognuno di voi avrà lo stesso enigma. Mi diverto a vedere chi riuscirà per primo a risolverlo. La porta è bloccata da un lucchetto, basta mettete i numeri giusti per poterlo aprire. Spero di essere stato comprensibile e.. ah grazie Sarah per aver portato più partecipanti, se ci saresti stata solo tu sarebbe stato noioso." detto ciò lo schermo si spense.

Mi sentivo in colpa, avevo coinvolto gli altri. No. Non mi dovevo far trasportate dalle parole di Dean.

Nel mentre aspettai qualche segnale pensai agli episodi avvenuti nel laboratorio.
Se solo fossi riuscita ad ucciderlo subito, lui mi aveva trafitto l'occhio, se solo non fossi svenuta a quest'ora tutto ciò non sarebbe successo.

Dopo poco lo schermo si riaccese e
comparve l'enigma:

"puoi aprire questo lucchetto usando queste combinazioni:
682 un numero è giusto e nella coretta posizione
614 un numero è esatto ma non nella corretta posizione
206 due numeri sono corretti ma non nella corretta posizione
738 tutti i numeri sono scorretti
380 un numero è corretto ma non nella giusta posizione."

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