Capitolo 14

67 2 0
                                    

Arrivammo a casa.
Fuori dalla porta trovai una lettera con un pipistrello come francobollo.

Nella busta non c'era scritto di chi era.

-peter una lettera!-
-di chi é ?-
-non lo so-

La aprii velocemente e la lessi.

-Ciao Carol.
Probabilmente ti starai chiedendo il motivo per cui ti ho scritto una lettera e non ti ho chiamato... bhé sapevo che la lettera l'avresti letta e non avresti risposto al telefono.
Ti sto scrivendo perché nonostante tu non lo voglia capire, ti amo ancora, con Chrissy é stato uno sbaglio di una volta e basta, poi siamo rimasti amici.
Capisco che tu sia arabbiata con me e che non voglia tornare come coppia per la presenza di Peter... ma almeno potremmo ritornare ad essere amici , come agli inizi degli inizi.
Mi manchi moltissimo. Ogni volta doverti ignorare a scuola mi urta.
Sento sempre quel peso al collo che non riesco più a trattenere. Ti prego cerchiamo di aggiustare il nostro rapporto, la nostra amicizia.
Sei stata l'unica a comprendermi, l'unica persona a cui piacevo veramente per quello che ero, l'unica ragazza che ascolta metal di Hawkins .
Io come faccio senza di te?-

Eddie Munson/

Leggendo non mi accorsi che mi era scesa una lacrima.
Peter me l'asciugó.
- Carol, tu stai piangendo?-
-no- risposi asciugandomi gli occhi.
-invece si-
-Peter sono cambiate troppe cose. Io non capisco più nulla. É successo tutto così in fretta. Ma non intendo noi, intendo che d'ala mia vita nel futuro sono venuta qua, mi sono messa con Eddie, ho frequentato la scuola di Hawkins, poi ho voluto salvare il mondo, sono andata in laboratorio e ho preso i poteri, sono andata nel passato, ho portato in vita peter Ballard e altre persone e ho eliminato vecna dalla faccia della terra, mi sono innamorata di te e ci siamo fidanzati e poi sono riuscita a passare del tempo con i miei amici- dissi agitata.

-questa non é la mia vita- conclusi.
-che stai cercando di dire Carol?- chiese preoccupato Peter.
-io non lo so...- iniziai a piangere a dirotto.
-shh non ti preoccupare piccola- peter mi abbracció cercando di consolarmi.

Mi mancava la mi vita si, ma non volevo lasciare questa.

Due giorni dopo

E oggi si torna a scuola.
Fortunatamente non mi sarei sentita a disagio davanti ai miei amici, ma prima avrei dovuto parlare con Eddie e la cosa mi preoccupava un po' .

Passai per i corridoi della scuola, cercando di arrivare al mio armadietto per raccogliere i libri.

Presi quei due che mi sarebbero serviti per biologia e chiusi l'armadio.

-ahhh- urlai.
-buongiorno anche a te Carol-
-Eddie mi hai spaventato!-
- scusa era mia intenzione-

Sorrisi.

-come va?-
-bene dai. Anche se sembra che il tempo sia passato troppo in fretta- risposi.
- in effetti-
-hai programmi per sta sera?-
-io non lo...-
-si o no?-
-no, non dovrei-
-bene, allora ci vediamo a casa mia alle 18;00- disse lasciandomi un biglietto.

——————————————-
Black Sabbath
Fila 2A
Posto 7.
Ore 21:00 inizio concerto
New York
Codice id:467842809
——————————————-

-oddio Eddie! Stai scherzando? -
- un piccolo pensiero per farmi perdonare-
-che stronzo che sei, conosci il mio punto debole!-
-a sta sera! Non ritardare che ci aspetta un bel viaggetto-

Sorrisi.

Appena vidi che era andato via saltellai e urlai con una matta nei corridoi agitando il biglietto.

Le ore a scuola passarono molto lentamente, avevo il pensiero fisso sul concerto e non riuscivo a concentrarmi più di tanto.

A mensa successe un po' un casino. Eddie e Jason litigarono per l'ennesima volta.
Jason voleva che mi andassi a sedere con lui e i suoi amici, mentre Eddie voleva che andassi con loro.
Iniziarono a picchiarsi, fino a quando non li vidi e riuscii a convincere Jason di unirsi al nostro tavolo.

Tutta la scuola era stupita per questa unione tra svitati e popolari.
Il fotografo della scuola aveva già fatto provviste per il suo giornale.

Nonostante un clima iniziale di tensione, riuscimmo a scambiare qualche chiacchera e pranzare tranquillamente.

Dopo aver seguito le ultime lezioni. Mi recai fuori dalla scuola con Jason.

-Carol. Non mi sarei aspettato... bhé Munson?! Peter lo sa?-
-si. Lo sa. Io e Eddie ora siamo solo amici. L'unica persona che amo veramente é Peter-
-si- disse abbassando la testa con aria delusa.

-hey che c'é?-
-Nulla. Ora sali in macchina. Andiamo. Ti porto a casa-
- Jason! Che hai?!-
-sali-

Sali in macchina impaurita che mi potesse lasciare lì.

In macchina ci fu silenzio per tutto il tempo poi...

-Perché non lo capisci?- Jason battendo le mani sul volante.
-che cosa Jason!?-

Jason prese un respiro profondo.

-che io ti amo. Ti amo da prima che Munson diventasse il tuo ragazzo. Ti sono sempre stato accanto. Ma niente tu mi vedi come il tuo amico, il tuo migliore amico. Non é così?!-

Lo guardai scioccata. Fui attraversata da un senso di malinconia, tristezza e stupore . Ero confusa.

Io amavo Peter. Però c'era qualcosa un Jason che... no. Amavo Peter e basta.

-non dici nulla?- Jason
-cosa dovrei dire Jason?! Amo tre persone contemporaneamente. Ecco. Lo volevo sentire?!-

Jason rimase scombussolato dalle mie parole.

- quindi tu mi ami?-
- io.. io non so cosa significa amare forse. Ora torniamo a casa. Devo vedere Peter-

Jason si limitò ad annuire. Aveva un volto che era un mix tra un sorriso malizioso e deluso.

"Io amavo Peter" continuai a ripetermi nella testa.

Tornai a casa. Jason tornò a casa sua.

-come... come hai potuto accettare... tu credi di aver bisogno di lui, ma in verità non é così- Peter si rivolse a me dicendomi queste parole . Accusandomi di qualcosa.
-peter di cosa stai parlando?-

Si mise a ridere. Una risata forzata successa poi da qualche triste singhiozzo.

- come di cosa sto parlando?! Non sono io quello che va al concerto con Munson-
-Peter ma non é nulla... non é successo nulla. Io e Eddie rimaniamo amici. Non potrò mai perdonarlo. Sono la mia band preferita. Vorrei che tu venissi... ma sono tutti sold-out-
- se lo vuoi veramente, lasciami venire-

Tornò serio. Aveva quello sguardo che mi spaventava.

-peter ma...-
-ecco lo sapevo- mi diede le spalle. Stava per andarsene quando...

-verrai! Non so come, ma verrai-

Si girò.
Accennò un sorriso.

Si avvicinò a me e io lui.

-e come farai con il biglietto? Ucciderai qualcuno?- dissi ironica ridendo.

Peter alzó un sopracciglio. Sorrise.

-no Peter. Non puoi...-
-per te, per un tuo bacio ucciderei-

-Allora... baciami.-

In men che non si dica le nostre labbra erano già ad un millimetro di distanza . Le nostre labbra si toccarono. Si assaporarono e successivamente anche le nostre lingue.

-Peter ti amo.-
-io di più... sei l'unica persona per cui farei qualsiasi cosa. Cederei la mia vita per te-

Le sue parole. Le sue dannate parole mi colpirono al cuore. Ormai non solo mio ma anche suo. Lui lo possedeva . Al diavolo il resto del mondo.

Peter se dovessimo andare all'inferno insieme ... sappi che non potrei chiedere di meglio.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La regina di cuori-Peter Ballard-Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora