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Niragi

Il giorno dopo, a casa di mio cugino Chishiya, giacché casa nostra era ancora distrutta, si presentarono tutti i più alti membri della Yakuza giapponese e tutti i conoscenti di mio padre, venuti a dargli l'estremo saluto, ovviamente c'erano anche i miei ragazzi e perfino Ryuji con i suoi.
Mia madre in ginocchio vicino alla bara non voleva sentir ragioni di allontanarsi così come mia zia, madre di Chishiya e sorella di papà, mentre io abbracciavo Reiko che non riusciva nemmeno lei a smettere di piangere.

- Niragi -

Mi sentii chiamare, mi voltai trovando mio cugino in abito nero che mi mise una mano sulla spalla.

- Mi dispiace davvero...zio Reiji era molto importante per me... e la casa... brutta storia. Condoglianze cugino -

- Grazie Chishiya - gli risposi soltanto rivolgendo poi di nuovo lo sguardo verso la bara, Chishiya si mise al mio fianco e mi sussurrò ancora:

- Chi è stato? - domandò con tono deciso.

- Gangpeh - risposi e vidi con la coda dell'occhio il suo sguardo mutare assumendo un espressione di disappunto misto a preoccupazione.

- E che ci fanno qui in Giappone? -

- È quello che voglio scoprire. Ma ho già una pista lasciata da mio padre, un nome: Do Kim Lee -

- Mai sentito - ripose Chishiya.

- Tuo padre potrebbe sapere chi è? - gli chiesi.

- È probabile. -

- Bene -

Concluso il funerale, io Reiko e mamma restammo a casa dei miei zii e mentre mamma era con zia e Reiko, io approfittai per andare da mio zio a fargli qualche domanda.

- Zio? - dissi entrando nel salone con Chishiya

- Dimmi Niragi - mi rispose.

- Devo chiederti una cosa molto importante. Riguarda la morte di papà. Tu sai se per caso aveva dei nemici nella Gangpeh? - chiesi diretto e senza giri di parole inutili. Mio zio esitò un attimo per poi sospirare:

- Non ne so molto ma so per certo che tuo padre aveva avuto un litigio con un boss coreano che pretendeva di espandere il suo dominio anche nella Yakuza, ed essendo tuo padre uno dei boss più rilevanti naturalmente andò da lui. Come volevasi dimostrare Reiji fece la cosa che avrebbe fatto chiunque: rifiuto l'offerta e tra i due crebbe molto astio -

- Quindi è lui l'assassino - disse Chishiya

- Forse non lui direttamente ma potrebbe esserci la sua firma...- dissi

- Che vuoi dire? - mi chiede Chishiya

- La mia cameriera ha detto che chi ha ucciso papà era un giovane quindi dubito che sia stato questo Kim Lee ma qualcuno che lavora per lui -

- Bene allora mettiamoci alla ricerca di quel bastardo e facciamolo fuori! - disse Chishiya

- Altroché se lo faremo...-

*********

Nel frattempo da qualche parte, un garage fatiscente, senza finestre, pieno di ragni e forse topi accoglieva un gruppo di giovani seduti attorno ad un tavolo di legno.

- Questo posto puzza di merda! - si lamentò un ragazzo alto, coreano, dai capelli corti biondino, col viso pieno di tatuaggi, orecchino e vestito solo con pantaloni ed una giacca sbottonata che lasciava a vista il fisico perfetto e altri tatuaggi che gli ricoprivano il collo.

Si mise le mani tra i corti capelli biondi spostandoli all'indietro schifato dal luogo in cui si trovava.

- Non esiste che io viva in questa topaia puzzolente! Vedete di trovare una sistemazione decente o saranno dolori - disse il biondo avvicinandosi poi al tavolo e posando le mani su di esso facendolo traballare.

- Si capo - dissero i suoi seguaci irrequieti.

- La famiglia dello Yakuza si farà viva presto - disse uno di loro.

- Già, spero per loro che si diano una mossa. Non ho voglia di aspettare...-

Il giorno dopo...

Niragi

Aprii gli occhi trovando Reiko che dormiva tra le mie braccia e dopo averle dato un delicato bacio sulla testa mi guardai attorno rimembrando di aver dormito a casa di Chishiya.
Casa mia era distrutta e i miei zii si erano offerti di ospitare tutti qui a casa loro, domestici compresi.
Mi alzai andando verso il bagno per farmi una doccia e pensare, mio padre avrebbe avuto vendetta e oggi devo mettermi alla ricerca del suo assassino.

L'acqua tiepida scorreva lungo il mio corpo lasciandomi una sensazione di pace anche se ero ben consapevole fosse falsa

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L'acqua tiepida scorreva lungo il mio corpo lasciandomi una sensazione di pace anche se ero ben consapevole fosse falsa. Se prima mio padre mi aveva già affidato tutto adesso sono io ufficialmente il boss Yakuza Suguru e non sarò da meno di mio padre.

Chiusi gli occhi lasciando l'acqua scivolare anche sul mio viso finché sentii la porta vetrata della doccia aprirsi, due braccia che mi avvolsero la vita e un morbido seno che mi toccava la schiena.

Reiko.

- Buongiorno. Ti ho svegliata? - dissi sorridendo accarezzandole le mani.

- Buongiorno a te. No, non sei stato tu.
So che è una domanda sciocca ma come ti senti? - mi chiede lei con tono lento e delicato.

- Oggi andrò con Chishiya alla ricerca di quel Gangpeh e lo ucciderò con le mie mani -

- Vengo anche io - disse lei decisa sorprendendomi. Mi voltai guardandola nuda davanti a me, le posai le mani sulle spalle e la guardai fisso negli occhi.

- No. Tu resti qui - dissi.

- Voglio aiutarti! Niragi! Insegnami ad usare le armi! - mi disse lei guardandomi con sguardo deciso e fiero.

- No. - risposi deciso.

- Quello che ti hanno fatto è una cosa che non può essere assolutamente perdonata! Ed io sono la tua ragazza voglio combattere con te contro chi ti fa del male! -

La guardo, sembra sicura di ciò che dice.

- Anche se volessi non posso. Non offenderti ma perderei troppo tempo per addestrare qualcuno che non ha mai nemmeno stretto un coltello nella mano e poi i fucili non sono così leggeri come pensi io... -

- Guarda che lo so perfettamente! Ma ti prego! Dammi la possibilità di aiutarti! Sei il mio ragazzo e mi rifiuto di non far nulla per aiutarti! -

- Non vuoi proprio sentir ragione? -

- No -

La fissavo e nel mentre riflettevo: ormai, anche lei fa parte della mia famiglia e se questi Gangpeh dovessero attaccare anche qui sarà meglio che Reiko sappia difendersi, forse addestrarla non sarà una cattiva idea...

- Essia allora. Ma oggi resterai qui perché ho comunque intenzione di andare in avanscoperta con Chishiya e tu non devi seguirci mi hai capito bene? -

- Va bene -

Non so chi sei Gangpeh ma hai dichiarato guerra ad una famiglia pericolosa e te ne pentirai presto...

Spazio autrice

Salve a tutte! Rieccomi come al solito a scusarmi con voi per il ritardo ma tra lavoro, ferie e ritorno al lavoro insomma non ho avuto molto tempo 😅 infatti ho da recuperare anche delle altre storie da leggere vero Nishymoon? 😅😅😅

Con le mie più sentite scuse vi chiedo di perdonarmi e appuntamento al prossimo capitolo 😊

Il figlio del Boss 2 //NiragiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora