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Niragi

Scesi insieme a Reiko per fare colazione anche se di mangiare non avevo proprio voglia, seduti al tavolo c'erano già Chishiya con i suoi genitori ma di mia madre nessuna traccia. 

- Non vuole uscire dalla sua camera, sono già andata a portarle la colazione ma vuole restare sola -  mia zia parlò anticipando tutte le mie domande, sebbene nemmeno io avevo voglia di cibo, ero ben consapevole che non mi sarebbe stato d'aiuto restare a digiuno.  Ci accomodammo accanto a Chishiya ma sia io che Reiko mangiammo pochissima roba. 

Eravamo tutti ancora scossi, mio cugino guardava fisso la sua ciotola di riso con sguardo rabbioso finché non ci scambiammo uno sguardo d'intesa. 

- Noi andiamo - disse Chishiya. 

- E dove? - chiese mio zio. 

- Ovviamente a cercare quei coreani - risposi prendendo il cellulare dalla tasca e rapidamente scrissi a Karube: 

Ci vediamo al locale chiama tutti

Adesso. 

- Chishiya... - 

- Si. Ho già chiamato i miei uomini. Ci vediamo al tuo locale - 

Subito dopo eravamo già nella Corvette di Chishiya che guidava verso il mio locale. 

- Quando farai iniziare i lavori a casa tua? - 

- Domani stesso. Ti ringrazio per l'ospitalità - dissi. 

Nel giro di pochissimo tempo eccoci davanti alla porta del mio locale con Karube fuori dalla sua auto che ci stava aspettando. 

- Quei pezzi di merda! li spaccherò i crani contro l'asfalto!  - disse Karube più combattivo che mai. 

- Entriamo. Dobbiamo organizzarci - dissi io da perfetto boss. 

Una volta dentro, il resto della mia gang era già li che ci stava aspettando. 

- Come tutti già sapete non ho la minima intenzione di lasciare quegli individui in vita ancora per molto, ma dobbiamo scoprire dove si nascondono e poi colpire.  Voglio che vi dividiate insieme agli uomini di Chishiya e che troviate il loro nascondiglio, ovviamente anche io e Chishiya andremo, voglio che controlliate in tutti i locali, baracche, garage, magazzini della città chi trova degli indizi mi avvisi immediatamente. -   feci una pausa guardando tutti gli uomini. 

- Qui in Giappone non c'è posto per la Gangpeh, è ora che lo sappiano definitivamente - 

- SIII!  -  alzarono tutti la voce all'unisono e la ricerca partì.  Io e Chishiya come prima tappa andammo al porto. 

Iniziammo a girare lungo il molo dividendoci e ispezionando i vari magazzini li presenti ma restando sempre in contatto visivo, li stavamo controllando tutti ma per ora non sembrava esserci traccia... 

- Niragi! -   mio cugino alzò la voce e come un lampo mi avvicinai entrando nel magazzino fatiscente dove si trovava lui. 

- Forse ho trovato una traccia... - disse guardando in basso, mi avvicinai di più e appena abbassai anche io lo sguardo vidi il cadavere di un ragazzo.  Io e Chishiya ci guardammo con sguardo d'intesa. 

- Bhe senza dubbio non è Giapponese questo qui - disse mio cugino chinandosi per avvicinarsi al cadavere: Segni di tagli sul viso e sul torace lasciato scoperto dalla camicia sbottonata, lividi dal colore blu enorme sparsi un po' ovunque, segni di lamette sul collo e braccia per concludere un buco sul retro del cranio.

- Chiunque sia stato si è divertito parecchio prima di ucciderlo... - dissi. 

- Sembra l'opera di uno psicopatico, questi tagli sono chiaramente intenzionali e i lividi sono la prova che lo ha anche preso a calci probabilmente danneggiandogli anche qualche organo. Il sangue sul pavimento non è troppo vecchio, non sono andati via da molto... - disse Chishiya. 

- Che sia opera della stessa persona? - dissi.

- Non saprei ma è già un indizio, guardiamo attorno, magari hanno lasciato qualcosa che potrebbe indicarci dove sono andati. - disse mio cugino e appena finì la frase ecco che mi squillò il cellulare: Karube. 

- Karube!? - risposi velocemente. 

- Ho trovato un indizio bello fresco boss. Sono al garage. - 

- Arriviamo -  

Riattaccai e indicai a mio cugino di andar via. 

- Dov'è? -  chiese mio cugino. 

- Al garage - 

- Oookay  - 

In men che non si dica eccoci al garage e appena alzammo la saracinesca ecco che trovammo Karube in compagnia di un tizio legato mani e piedi ad una sedia, appena lo vidi il mio sguardò s'illuminò dalla gioia, un coreano della Gangpeh! 

 - Bene, bene, bene. Ottimo lavoro Karube - dissi avvicinandomi al nemico sogghignando come solo io sapevo fare per inculcare terrore nelle mie vittime, finalmente avrei avuto risposte! 

- Oih. - dissi a due passi dal mio nemico.  -  Chi è il tuo boss e dove vi state nascondendo? - gli chiesi ma lui non rispondeva  fissandomi con un espressione furiosa. 

- Non capisce il giapponese. Ci ho già provato - disse Karube. 

- Siamo sicuri che non mi capisci? o fai finta per non parlare eh? - gli chiesi ma quello continuava a guardarmi con quella faccia. 

- Fammi provare - disse Chishiya avvicinandosi di più per poi rivolgersi al tizio. 

- ( Parla coreano ) Ibwa! naega ireohge malhamyeon dangsineun nareul ihaehaji moshapnikka? urineun dangsinui sangsaga nuguinji, dangsini sumeoissneun gos, iyagihageona dangsini han siganui nappeun bungireul bonael geosirago hwaksinhapnida. - 

( - Hey tu! se parlo cosi mi capisci no? vogliamo sapere chi è il tuo boss e dove vi nascondete, parla o ti assicuro che passerai un brutto quarto d'ora. -) 

Appena Chishiya gli iniziò a parlare in coreano il volto del tipo sembrò riprendersi e iniziò a fissarlo mostrando chiaramente che lo comprendeva. 

- Da quando sai il coreano? - gli chiesi.

- Da un po'. -  rispose sogghignando come suo solito. 

- Grasse? ( - Allora? - )  -  Continuò mio cugino rivolgendosi al nostro ostaggio che però non sembrava voler collaborare. 

- Devo intervenire io allora.. - dissi facendo schioccare le ossa delle mani pronto a divertirmi a suon di pugni.  Gli diedi un colpo sul torace come avvertimento e lui cercò di piegarsi dal dolore ma legato com'era gli era impossibile. 

- PARLA FORZA! -  alzai la voce e Chishiya tradusse ma il tizio ancora insisteva. 

- Beh cosi mi stai davvero invitando allora -  dissi leccandomi le labbra e subito dopo iniziai a darmi alla pazza gioia picchiandolo sempre più forte. 

- Che idiota - disse Karube. 

- Se l'è cercata - continuò Chishiya ed io intanto continuavo ad infierire colpendolo sul viso, all'addome e alle ginocchia con tutta la forza che avevo facendolo iniziare perfino a sanguinare. 

- GUDEUN! -  ( - FERMO! ) - gridò all'improvviso il coreano e li beh non ci voleva Chishiya per capire cosa avesse detto. 

- Grasse? malhada? -   ( -Allora? Parli? - )  intervenne Chishiya. 

- Naneun neoege modeun geoseul malhal geosida. -  disse il tipo. 

- Cazzo ha detto?! - disse Karube

- Che parlerà - rispose Chishiya. 

- Bene, ora si che cominciamo a ragionare... avanti! sputa il rospo! -  dissi. 

Finalmente tra poco avrei avuto le risposte alle mie domande... 

Spazio autrice: 

Oh! finalmente Niragi potrà sapere tutto riguardo ai suoi nuovi nemici! spero continuerete a seguire la storia! baci baci dalla vostra Moon 

Il figlio del Boss 2 //NiragiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora