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Niragi

I proiettili della "Beretta pmx" colpivano ininterrottamente il tavolo dietro il quale avevo trovato riparo in attesa del momento giusto per rispondere all'attacco di Gang-jae e dei suoi.

- Ma che cazzo! Hanno munizioni infinte questi qua!? - mi urlò Ryuji nascosto dietro al tavolo accanto al mio. 

Fu un attimo che appena disse quelle parole ci fu silenzio seguito dal veloce suono della
ricarica.

- ORA! - ulrai e invertendo i ruoli,ora eravamo noi che li sparavamo a raffica senza sprecare nemmeno un colpo mentre Gang-jae e i suoi trovarono riparo dietro le colonne e divani

" Capo!  Capo! "  Una voce da ricetrasmittente si sentì in lontananza, quasi soffocata dal rumore dei nostri spari.

" I nostri depositi armi sono saltati in aria! " Continuò ancora la voce

- COSA!? - urlò Gang-jae.  - Niragi!- gridò ancora.

- Ahahah hai cominciato tu a giocare con gli esplosivi! - gli rispondo uscendo allo scoperto e raggiungendolo così come fecero Chishiya e Ryuji che si scagliarono contro gli altri due suoi uomini.
Lo spinsi a terra, gli lanciai la beretta lontana e iniziai a prenderlo a pugni, lui cercò di respingermi ma preso da una carica di adrenalina pazzesca non gli permettevo nemmeno di smuovermi per sbaglio.

- Questa è la mia città bastardo! Hai ucciso il boss sbagliato. Io sono cento volte peggio di mio padre! - gli urlo in faccia continuando a colpirlo finché ad un certo punto la porta si spalancò e altri coreani  assaltarono il locale sparando all'impazzata e alla ceca. Mi scostai rapidamente da Gang-jae avvicinandomi a Chishiya e Ryuji che erano riusciti ad uccidere i due sgherri del boss coreano.

- Sono peggio delle formiche questi! Ma quanti sono?! - disse Chishiya. Io ne contavo almeno una quindicina da dietro il divano che sfruttavo come scudo eppure non avevo una piena visione della stanza quindi potevano essere anche di più. 

- Basta, sono troppi - dissi

- Siete morti - disse Gang-jae afferrandomi dalle spalle e spingendomi di forza contro una colonna, si mise a cavalcioni su di me avvolgendomi il collo con le sue mani.

- Morirai oggi stesso Yakuza - mi sussurra mentre io cercavo di liberarmi dalla sua presa più forte di quel che pensavo.

- Lascialo! - sentii la voce di mio cugino poco prima di vederlo saltare addosso al mio assalitore e riempirlo di pugni mentre, in tutto questo, gli uomini di Gang-jae continuavano a sparare a raffica ed infatti poco dopo uno dei tanti spari sentii anche la voce di Ryuji rimbombare in mezzo a tutto quel casino:

- CHISHIYA ATTENTO! -

Alzai lo sguardo verso mio cugino, lui si voltò mentre uno dei coreani aveva aperto il fuoco proprio su di lui.

Accadde tutto in una frazione di secondo quando vidi Ryuji davanti a Chishiya cadere a terra mentre il suo sangue era schizzato ovunque.

- Ryuji! - urlai mentre lui si voltò verso di me sorridendomi poco prima di sputare sangue ed accasciarsi a terra.  Mi alzai di corsa e mi avvicinai a lui mentre tutto attorno a noi si fermò.  Gang-jae alzò una mano per segnalare ai suoi di cessare il fuoco e nel silenzio che avvolse la stanza, i muguloii doloranti di Ryuji riempirono la stanza.  Chishiya mi raggiunse e s'inginocchiò come me accanto al nostro compagno ferito.

- Resisti! - gli dissi posando le mie mani sulla sua ferita, vicina al cuore, cercando di tamponare il più che potevo.

- Pazzo perché lo hai fatto? - gli disse Chishiya.

Il figlio del Boss 2 //NiragiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora