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Gang-jae

Dopo un ultimo sguardo provocatorio e presuntuoso, lo Yakuza se ne andò seguito dai suoi seguaci. Mi sedetti di nuovo sui divani e assaporando il mio wisky sogghignai ripensando alle sue parole.

- Ci hanno trovati prima di quel che pensassimo. Che cosa vuoi fare adesso Gang-jae? - mi chiese il mio compagno Tae-Ju avvicinandosi.

- Ha davvero un bel fegato per venire qua a minacciarmi e ammetto che mi piace molto questo suo modo di fare... - dissi.

- Che vuoi dire? - mi chiese ancora Tae-Ju.

- Nulla, solo quello che ho detto ma se quello Yakuza vuole giocare...allora giocheremo. - ghignai fissando il mio amico, avevo già avuto una piccola ideuccia sul cosa fare, quello Yakuza avrà un bel regalino da scartare ahahahah

Niragi

Rientrammo a casa di Chishiya. Karube si era addormentato sul divano e Reiko non c'era. Ci accomodammo sui divani liberi ed io posai i gomiti sulle mie gambe e le mani sul viso.

- Non sarà facile liberarsi di quello lì - dissi facendo scivolare le mie mani su e giù lungo la mia faccia.

- Dovremmo ucciderlo senza troppe storie. Piazziamo una bomba nel locale e appena ci torna facciamo saltare tutto in aria. - disse Ryuji versandosi del rum in un bicchiere.

- Prego serviti pure senza complimenti - aggiunse Chishiya con la sua solita ironia.

- Oh siete qui - mi voltai e vidi Reiko alle nostre spalle. Mi si avvicinò e mi abbracciò dandomi un leggero bacio a fior di labbra.

- Allora? - mi chiese preoccupata.

- Allora abbiamo una bella gatta da pelare ma riusciremo a vincere, sta tranquilla -

- Sarà meglio che vi riposiate ora - disse Reiko.

- Si. Si forse è meglio, domani manderò qualcuno a controllare come procedono i lavori a casa -

Una settimana dopo...

Niragi

Dalla mia prima e ultima chiacchierata con quel Do Gang-jae non avevamo più avuto notizie dei suoi spostamenti o di quelli dei suoi "amici" e la cosa stava iniziando a preoccuparmi. Nel frattempo, Karube si era ripreso completamente e l'addestramento di Reiko procedeva a gonfie vele. Le cose stavano procedendo con troppa calma per i miei gusti e da esperienze passate ero sicuro che tutta questa calma avrebbe portato un bel po' di rogne.

Mi alzai dal divano sul quale ero steso a pensare, per colpa di quel coreano e di tutti i guai che mi sta causando non riesco nemmeno a passare un po' di tempo da solo con la mia Reiko, anche se pure Chishiya non è da meno visto che se tento di avvicinarla compare lui come per magia a rovinarci tutto. Ho proprio voglia di uscire e stare un po' con lei.

Andai nella nostra stanza ed entrai cogliendola intenta a leggere un libro.

- Oi - le dissi.

- Hey, ti sei svegliato. - mi disse accogliendomi con un dolce sorriso.

Le sorrisi e mi avvicinai : - Ti va di andare a bere qualcosa? Ormai non stiamo passando più molto tempo insieme -

I suoi occhi s'illuminarono. - Ma certo! Si! Vado a cambiarmi- mi disse dandomi un veloce bacio a stampo e correndo verso la cabina armadio.

Uscii aspettando che la mia bella fosse pronta e puntuale come un orologio svizzero, vidi Chishiya uscire dalla sua stanza poco distante dalla nostra. Mi accennò un saluto con la mano e poi mettendosi le mani nelle tasche mi si avvicinò:

- Reiko ti ha sbattuto fuori dalla camera? - mi chiese sogghignando come lo stregato di Alice.

- Ti piacerebbe eh? - gli risposi a tono. - In realtà la mia cara Reiko sta indossando qualcosa di sexy per uscire con me sta sera. Dobbiamo recuperare un po' di tempo perso. - gli dissi ghignando a mia volta e lui mi fissò annuendo leggermente.

- So bene che non ti sei arreso. Ti conosco troppo bene cugino e non ti ripeterò ancora di starle alla larga perché so che non lo farai. Ma so anche che sei perfettamente cosciente di cosa accade a chi tocca le mie cose -

- Tu dici cugino? - mi rispose a tono.

- Ma certo. Credi che non abbia capito perché ci hai invitati a restare qua? Ma nei tuoi conti non hai considerato me evidentemente -

- Ah Niragi, Niragi, Niragi... Credi che vi avrei messi in camera assieme se non ti avessi considerato? -

- Sapevi che non avrei acconsentito a stare in camere separate -

- Ti sei appena risposto da solo cugino. E comunque se proprio vuoi saperlo: Si. Non mi arrenderò con lei. - mi disse avvicinandosi di più col viso al mio mentre io, più alto, lo fissavo.

- Niragi! Sono pronta! -

La voce di Reiko interruppe la nostra discussione, Chishiya accennò un sorriso e se ne andò lasciandomi finalmente libero di ammirare la mia bellissima ragazza in mini gonna e top.

- Adoro quando ti vesti così - le dissi e lei di tutta risposta sorrise imbarazzata.

- Dove andiamo? -

- Io proporrei in una stanza d'albergo- le risposi con il mio solito sguardo malizioso.

- Ahah sei sempre il solito. E poi perché andare in un albergo? Abbiamo un comodo letto anche qui. - rise lei dandomi un colpetto sulla spalla.

- Si ma qua ci sono troppe orecchie e l'unico che deve sentirti urlare sono io. - ammiccai e lei arrossì come se fosse la prima volta che ci parlassimo.
- Allora andiamo dovunque ci porti il vento che ne dici? -

Uscimmo di casa e salimmo in macchina, avevo già la nostra destinazione in mente: Mare, sabbia, falò e relax.
Arrivammo alla spiaggia più vicina, avevo programmato tutto e quindi avevo già provveduto a mettere i teli mare in macchina.
Scendemmo in spiaggia e accesi un falò con la legna che il mare aveva lasciato sulla spiaggia mentre Reiko stendeva i teli sulla sabbia.
Il fuoco era pronto e ci stendemmo sui teli osservando le onde del mare scrusciare riscaldandoci col calore del fuoco, Reiko mi si avvicinò posando la testa sulla mia spalla.

- Come stai? - mi chiese lei dolcemente. Appoggiai la testa sulla sua fissando il mare.

- Ora molto meglio - le risposi.

- È da una settimana che quel coreano non si fa sentire...sono preoccupata - mi disse

- Ssh ora non voglio parlare di quello lì, adesso voglio solo godermi una romantica serata con la mia bellissima ragazza - la baciai accarezzandole le guance e i fianchi e lei rispose ai miei baci e carezze con passione intensa.

- Mmh sei vogliosa... Cosa c'è ti mancavo micetta? - le sussurrai all'orecchio. - Ti mancavano le mie mani sul tuo bel corpo? - le accarezzai il seno stringendolo nelle mie mani - Ti mancavano le mie labbra? - le baciai il collo e ad ogni mio tocco lei gemeva.

- Si. Mi sei mancato - mi rispose lei stringendomi a sé baciandomi con passione.


Spazio autrice

Ciao a tutti voi 😁😁😁😁 Auguri per il nuovo anno! Spero abbiate passato delle belle feste 🎄 chiedo scusa per il ritardo ma finalmente sto avendo un po' di idee e la storia sta riprendendo 😁

Il figlio del Boss 2 //NiragiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora