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Reiko

Mi alzai da terra sotto quello sguardo sghignazzante di Chishiya che ancora con le braccia incrociate e appoggiato alla porta mi fissava mentre mi avvicinavo.
Mi guardava dall'alto in basso continuando a fissarmi e la cosa non mi piaceva per niente.

- C'è qualcosa che vuoi dirmi? - gli domando irritata

- No...sono solo un po' invidioso - risponde squadrandomi da capo a piedi.

- Quindi ci stavi davvero spiando? Dovresti vergognarti! -

- Non vi stavo spiando, sono arrivato e vi ho solo sentiti ma tranquilla non ero qui dall'inizio se è quello che pensi-

- Pervertito - dissi sorpassandolo poco prima che mi sentissi afferrare dal polso.

- Guarda che scherzavo. - mi dice ghignando.  - Non ho visto nulla, ho sentito solo che eravate occupati sono andato via e poi sono tornato ma Niragi a quanto pare dura parecchio ahahah -

Con uno strattone mi liberai dalla sua presa e in preda alla rabbia e alla vergogna lo sorpassai ignorando la sua ultima battuta. Camminai sentendo i suoi passi alle mie spalle, mi volto e lo vedo che mi segue con le mani nelle tasche della felpa bianca e ancora quel fastidioso ghigno, mi giro di nuovo continuando a camminare, devo raggiungere Niragi.

Una volta salita seguii il chiacchiericcio che proveniva dal salone e appena entrai vidi Karube seduto su di una poltrona circondato dalle cameriere che sembrava lo stessero medicando, Niragi in piedi davanti a lui e subito accanto con mia grande sorpresa...

- Ciao scoiattolina - mi salutò Ryuji appena mi vide.

Mi avvicinai di corsa a Niragi.

- Che è successo? - domandai

- Karube ha avuto modo di incontrare l'assassino di mio padre-

Nel frattempo anche Chishiya ci aveva raggiunti e si avvicinò a Karube.

- Come ti sei ridotto - disse

Ansimando e gemendo dal dolore, Karube lo guardò malissimo per poi raccogliere le energie e iniziare a parlare:

- Credo di essere vivo solo per miracolo. Gang-jae ha deciso di risparmiarmi all'ultimo, quel suo sottoposto aveva ragione, è davvero un pazzo - disse.

- Sei sempre così avventato! Se lo avevi trovato dovevi chiamarmi subito! Ti avrei raggiunto con tutti gli altri e lo avremmo fatto fuori! - gli disse Niragi.

- Hey! E dai! È vivo per miracolo e lo rimproveri pure? - s'intromise Ryuji

- Ryuji, ti sono grato per averlo portato qui ma questi non sono affari tuoi - gli rispose Niragi

- Cos'è la tua risposta preimpostata dal sistema? - lo schernì Ryuji

- No è che non riesci mai a capire quando devi chiudere quella tua boccaccia - 

- Ragazzi perfavore non litigate! - mi avvicinai mettendomi esattamente al centro di tutti.

- Come hai fatto a trovare Do Gang-jae? - chiesi a Karube.

- Direi che al momento è la cosa più importante da sapere - aggiunse Chishiya.

- Sei andato a cercarlo da solo per guadagnare punti con lui? - gli chiese Ryuji indicando Niragi.

- Beh dire che lo stavo cercando non è corretto, ahi che male, ero in giro per i fatti miei e mi sono imbattuto in un momento non troppo calmo...-

- Cioè?! Spiegati meglio! - alzò la voce Niragi.

Karube sospirò prima di iniziare a raccontare...

- Ero a Kabukichō, stavo andando nel nostro solito Strip club e... -

Alla parola " Strip club" mi voltai guardando malissimo Niragi e lui facendo finta di nulla mi ignorò fissando Karube mentre Ryuji e Chishiya che avevano notato tutto se la risero sotto i baffi.

- Appena stavo per entrare ho sentito uno sparo provenire dal club poco distante da me e subito dopo è uscito un tizio ricoperto di sangue.
Gang-jae è uscito subito dopo con in mano la pistola e in quel momento beh mi hanno visto e istintivamente sono scappato via finché Ryuji non mi ha trovato -

- Quindi non sa che sei uno dei miei? - gli chiese Niragi.

- Lo sa oppure lo ha intuito perché me lo ha detto chiaramente. A differenza dei suoi, lui parla un po' il giapponese. -

- Sei stato davvero un codardo. Sei scappato invece di affrontarli - disse Chishiya avvicinandosi alle spalle di Karube.

- No, ha fatto la cosa giusta. - intervenne Niragi

- Sei serio? - disse Chishiya

- Ma certo. Ora, grazie a Karube sappiamo dove si nasconde - disse Niragi fiero e sicuro di sé.

- Allora? Andiamo all'attacco? - intervenne Ryuji.

- Tu non c'entri. Il boss Do Gang-jae ha solo un rivale... E quello sono io. Arrivati a questo punto, sarà il caso che vada a presentarmi al mio nemico - gli rispose Niragi. 

- Cosa!? - dissi

- Chishiya... -  disse Niragi ignorandomi

- Ho capito - gli rispose il cugino tirando fuori dalla tasca il cellulare

- Non puoi andare! Hai sentito Karube? È pericoloso! - intervenni afferrando Niragi dalla camicia, lui si voltò fissandomi serio.

- Ha dichiarato guerra alla mia famiglia Reiko. Non può continuare a vivere -

Il figlio del Boss 2 //NiragiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora