Reiko
Salii ai piani superiori per raggiungere la mia stanza e da due dopo la mia si sentivano le voci di Niragi e della madre che stavano parlando. Mi avvicinai facendo attenzione a non farmi sentire:
- Bene, ora che l'hai trovato, rendi giustizia a tuo padre figlio mio - disse la signora Suguru.
- E' esattamente quello che intendo fare - rispose Niragi.
Sentii i suoi passi venire verso la porta e mi allontanai verso le scale facendo finta di essere appena salita.
Niragi mi vede e mi sorride avvicinandosi subito dopo.
- Allora, sbaglio o mi avevi chiesto di addestrarti? - mi dice col suo solito ghigno malizioso.
- Si! - dissi decisa.
- Andiamo - mi fa indicandomi di seguirlo giù per le scale e lupus in fabula vedemmo Chishiya venirci incontro.
- Mi dai la chiave di giù ? - gli chiese Niragi.
Chishiya guardò prima lui e poi me il che mi costrinse a distogliere lo sguardo. Dopo la nostra ultima conversazione mi sentivo a disagio in sua presenza.
- Non servono chiavi, venite. - disse il biondo guidandoci verso una scala nascosta da una porta a sua volta nascosta dalla pittura uguale al muro tanto da farla mimetizzare con il resto della parete.
Scendemmo lungo la scala lunga e stretta tanto da permettere il passaggio solo in fila indiana e una volta giù eravamo praticamente in un negozio di armi: ce n'erano di tutti i tipi da quelle più semplici come coltelli e pistole ad armi di cui non sapevo nemmeno l'esistenza.
- Hai deciso di fare sul serio? - chiese Chishiya rivolgendosi al cugino.
- A quanto ha detto quel coreano, questo Do Gang-jae non è un tipo da sottovalutare, è bene che anche lei sappia difendersi se noi non siamo nelle vicinanze - rispose Niragi osservando e prendendo varie armi come se le stesse scegliendo.
- Già, non vogliamo mica che la nostra bella principessa venga di nuovo rapita da qualche pazzoide - disse Chishiya sorridendo come suo solito.
- Okay, ci siamo. - disse Niragi avvicinandosi a me con una classica pistola in mano.
- Per iniziare, partiamo con questa - disse porgendomi l'arma e posizionandosi alle mie spalle mentre Chishiya si sedette ad un divanetto rosso alle nostre spalle come un giudice.
- Come prima cosa ti insegnerò a prendere la mira - disse Niragi alle mie spalle con voce calma e roca. -Innanzitutto la pistola va afferrata in questo modo, anche se è un arma "piccola" è comunque potente e se non la impugni per bene potresti farti male, metti una mano qua al lato con l'indice sul grilletto e l'altra sotto ecco cosi brava. -
Sentivo il suo respiro caldo che mi sfiorava il collo e le sue mani che avvolgevano le mie mentre mi insegnava ad impugnare l'arma, il cuore mi batteva come un tamburo impazzito e appena sentii la sua mano sulla mia pancia sobbalzai.
- Sta dritta - mi disse premendo sulla pancia per farmi sistemare la postura.
- Respira lentamente - mi sussurrò all'orecchio mantenendo sempre le sue mani sulle mie per guidarmi.
- Chiudi un'occhio e fissa questo punto della pistola, quello è il mirino e ora fissa il tuo obbiettivo usando il mirino, non esitare, fissa la testa...spara! -
Al suo "comando" premetti il grilletto e il proiettile centrò perfettamente al centro tra gli occhi il bersaglio a sagoma umana posizionato davanti a noi.
- Alla faccia! - disse Chishiya.
- Ottimo! - disse Niragi sorridendo soddisfatto mentre io ero rimasta leggermente scioccata dall'aver sparato per la prima volta nella mia vita.
- C'è una buona base! - disse Chishiya.
- Riprova forza ma sta volta da sola - disse Niragi allontanandosi ma restando sempre vicino.
Respirai profondamente fissando il bersaglio, presi la mira e sparai di nuovo ma forse l'emozione di poco fa mi fece un brutto scherzo perché sta volta il proiettile colpì il muro accanto alla testa del bersaglio.
- Oh no! - dissi seriamente delusa di aver sbagliato.
- Va bene, non importa, con l'allenamento imparerai l'importante è che hai capito come si fa però ricorda una cosa Reiko. - Fece una pausa fissandomi serio e intensamente. - Ricorda di non esitare mai davanti al nemico. L'esitazione uccide -
- Accidenti che Guru signori! - parlò Chishiya.
- Ma smettila! sai che è cosi! - gli rispose Niragi.
- Ti ricordo che sei ospite in casa mia e comunque non spaventarla cosi, almeno dalle modo di imparare bene ad usare le armi prima - rispose il biondo.
- Sono io il suo insegnante se permetti -
Chishiya alzò le mani in segno di resa - Okay Sensei - disse.
Niragi sopirò dopodiché si rivolse di nuovo a me: - Avanti, di nuovo - mi disse serio e deciso, si era perfettamente calato nella parte dell'insegnate comunque aveva ragione, ormai anche io facevo parte del loro mondo e se nelle situazioni di pericolo non saprò come comportarmi morirò sicuramente!
Afferrai la pistola come mi aveva insegnato Niragi, presi la mira e appena premetti il grilletto vidi il proiettile centrare perfettamente il petto del bersaglio in direzione del cuore.
- Bravissima! - esultò Niragi avvicinandosi di nuovo a me.
- Bene, il tuo addestramento Yakuza è appena cominciato, preparati tesoro perché non sono un maestro che va sul leggero - mi disse avvicinandosi con quel suo ghigno malizioso che ormai adoravo da impazzire.
- Sono pronta ad entrare nella vostra gang boss Suguru - gli risposi ghignando anch'io.
- Bene, allora dacci dentro recluta - ammiccando e sorridendomi, Niragi si scostò di nuovo prendendo di nuovo le redini dell'insegnate ed è cosi che iniziai il mio addestramento per diventare ufficialmente un membro della Yakuza....
Spazio autrice:
L'addestramento è iniziato! Reiko è decisa più che mai a voler diventare una Yakuza del clan di Niragi, riuscirà a soddisfare i requisiti del suo sensei? e quale sarà la prossima mossa di Gang-jae? scopritelo continuando a leggere
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Il figlio del Boss 2 //Niragi
Fanfiction( Sequel di " Il figlio del boss" ) Niragi e Reiko dopo varie peripezie, si sono finalmente fidanzati e Niragi ha cancellato il debito di Reiko verso la sua famiglia. Ma i rivali del nostro bel moretto Yakuza non sono ancora convinti di farsi da...