( Sequel di " Il figlio del boss" )
Niragi e Reiko dopo varie peripezie, si sono finalmente fidanzati e Niragi ha cancellato il debito di Reiko verso la sua famiglia.
Ma i rivali del nostro bel moretto Yakuza non sono ancora convinti di farsi da...
Ciao a tutte, mi permetto di rubare pochi secondi al capitolo per informarvi sul mio accountTIK TOK se qualcuna di voi vuole seguirmi, il mio nome è "Skarlet950" bene smetto di prendere tempo e vi lascio al capitolo ☺️☺️☺️
Niragi
Senza attendere oltre mi misi all'opera per andare a trovare Do Gang-jae.
- Vengo anch'io - disse Ryuji serissimo avvicinandosi. Io lo guardai contrariato ma come se mi avesse letto nella mente, anticipò la mia domanda...
- Se questo Do Gang-jae vuole mettersi contro la Yakuza è un problema di tutti Niragi non solo tuo. Capisco che sei furioso per tuo padre e hai tutta la mia comprensione nel volerlo uccidere con le tue mani e ti prometto, che non ti negherò questo piacere ma anche io sono un boss Yakuza e se questo qui vuole controllare il Giappone si metterà contro tutto il Giappone. -
Era la prima volta da quando l'avevo conosciuto che vedevo Ryuji così serio, continuavo a guardarlo e poco prima che parlassi, lui mi anticipò di nuovo:
- Hai noi come alleati Niragi. Non essere troppo testardo, abbiamo avuto la piena certezza grazie a Karube che quello là non ci sta con la testa -
- Detesto ammetterlo ma ha ragione- disse Chishiya sedendosi alla poltrona vicino Karube.
Guardai Ryuji, poi Chishiya e infine Reiko che mi fissava preoccupata e con le mani giunte.
- Tse, Kabukichō...tra tutti i quartieri di Tokyo... è un caso che abbia scelto proprio un quartiere Yakuza? - dissi sogghignando.
- Forse aveva voglia di divertirsi un po' con le nostre puttane... - disse Ryuji ghignando.
- O invece lo ha scelto proprio come provocazione vera e propria... Va bene allora muoviamoci. Venite con me, i miei ragazzi aspetteranno fuori in caso di guai, Reiko tu resta qua con Karube. - dissi, lei accennò un "si " con la testa mentre io mi avvicinai a Karube.
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- Qual'é il locale dove l'hai visto? - gli chiesi.
- Amai hana - rispose Karube.
- Bene - scattai verso la porta prendendo il cellulare mandando un veloce messaggio. In pochi minuti eravamo fuori dal locale e con noi anche alcune auto dei ragazzi di Ryuji e Chishiya che sarebbero intervenuti in caso di necessità.
Entrammo nel locale, stra colmo di gente, illuminato da fari multicolore e accompagnato dalla musica disco.
