Another life - Bakudeku

5.

<< Adesso smettila Kacchan. Non posso permetterlo... N-n non puoi comportarti così >> sussurrò tra i singhiozzi.
Tremando come una foglia, si era mosso per posizionarsi tra il bambino in lacrime e Bakugou, come a volergli far scudo con il proprio corpo contro il bullo.

Il biondo sorrise, forte del suo potere e degli amici che lo affiancavano.
<< Cosa vuoi fare senza quirk?! Non sei un eroe, sei un buon a nulla, un deku >>.
Strinse i pugni producendo un'esplosione, per poi gettarsi, insieme agli altri due, su Midoriya.

Lo lasciarono così, steso a terra, con il corpo ricoperto da lividi e ustioni.
Avevano solo quattro anni...

<< Dunque ora che siete al terzo anno è arrivato seriamente il momento di pensare al vostro futuro. Oggi vorrei distribuire un questionario sulle vostre aspirazioni... Tuttavia so già che volete diventare tutti dei supereroi >>.
Dalla classe si alzarono grida entusiaste di assenso.

<< Professore >> iniziò, con un tono di superiorità. Era seduto al proprio posto con i piedi sul banco, la sedia reclinata all'indietro e le braccia incrociate dietro la testa.
<< Non mi consideri come tutti gli altri, io non rimarrò mica allo stesso livello di questo branco di smidollati; spero che questo lo sappia >>.
<< In effetti tu vorresti andare alla UA, Bakugou... >>.

I compagni si mostrarono impressionati, quasi invidiosi; tutti meno uno, che stava seduto con la testa ripiegata sul banco e le mani a coprirsi il viso.
<< È per questo che resterete sempre delle comparse. Nelle simulazioni ho preso il massimo. Io sono l'unico in questa scuola che può entrare alla UA. Vedrete supererò perfino All Might. Sarò l'eroe più conosciuto di sempre >>.

<< Vedo che anche Midoriya ha intenzione di entrare alla UA... >> continuò il professore.
Tutti si girarono verso il diretto interessato, che in quel momento avrebbe voluto solo scomparire.
Poi le risate presero il sopravvento sulla sorpresa.
Bakugou attivò un'esplosione che lo fece ribaltare dalla sedia.

<< Sentimi bene Deku, tu non possiedi alcun quirk. Sei un essere inferiore, una nullità. Eppure vorresti provare ad entrare nella mia stessa scuola?! >>.
<< No >> sussurrò, spaventato, ancora a terra mentre il maggiore lo sovrastava << ti stai sbagliando, Kacchan. Ti prego, credimi. Non sto cercando di competere con te. P-però questo... questo è il sogno che ho da quando ero bambino, perciò mi sono detto " che male c'è nel volerci provare? ">>.
<< Che chance spera di avere uno che non possiede nemmeno un quirk?! >>.

Finita la lezione, mentre gli altri studenti uscivano dall'aula; Bakugou si avvicinò a Midoriya e gli strappò il quadernino che teneva nelle mani.
<< Che roba è Katsuki? >> chiese una delle spalle del biondo.
<< "Analisi degli eroi in vista del futuro" >> rispose il secondo, leggendo il titolo sulla copertina << ah... che sciocchezza, Midoriya >>.

<< Restituiscimelo, per favore >>.
Bakugou per tutta risposta lo incenerì davanti agli occhi dell'omega, prima di gettarne i resti dalla finestra.
<< Ma perché l'hai fatto? >> piagnucolò il minore.
<< Sarò io l'unico studente di questa scuola mediocre ad entrare all'istituto superiore UA. Abbi un po' di dignità, Nerd. Tu non verrai mai ammesso >>.
<< Kacchan... io... io- >>.

<< Poveretto >> sghignazzò uno dei due ragazzi << guardate non riesce neanche a rispondere >>.
<< È così patetico che, nonostante sia all'ultimo anno delle scuole medie, non ti guarda negli occhi quando ti parla >> continuò l'altro.
<< Già >> rise.

<< Beh se vuoi tanto diventare un eroe, forse un modo potrebbe esserci: perché non ti butti dal tetto e preghi di rinascere con un quirk nella prossima vita >>.
Bakugou, non soddisfatto, si era divertito ad infliggergli anche l'ultima staccata.

Quella notte il grande Bakugou Katsuki, l'eroe numero uno del Giappone, non riuscì a chiudere occhio.

***