9.

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Mi piegai per tirare un sasso nel mare, che rimbalzò veloce sul pelo dell'acqua.

<< Wow >>.
<< Quante volte ha rimbalzato, Kacchan >>.

<< Almeno sette >> risposi, soddisfatto.

<< Sei un mito >>.

Mi voltai verso il bambino che mi sorrideva felice.
<< E tu Deku? >>.

<< Nessuna, è affondato >>.

<< Sei proprio un buon a nulla >> dissi, scatenando le risate dei nostri compagni.

Io sono incredibile... non c'è nessuno che sia migliore di me...


Stupido

<< Sei uno stupido >> biascicò.

<< Non posso darti torto... >>.
Socchiuse gli occhi al suono di quella voce a lui così famigliare, deciso a seguirla anche se si fosse trattato solo di un sogno.
<< Izuku... >>.
<< Sono qui, ero passato solo per assicurarmi che stessi bene >> mormorò sulla difensiva.
<< Ah si? E come sto, dottore? >> tossì.
<< Ti rimetterai completamente, la tua guarigione è anche stata accelerata grazie ai quirk di rigenerazione dei miei colleghi >>.

L'eroe annuì, prima di volgere lo sguardo in basso verso il suo busto completamente coperto da fasciature ed elettrodi. Fece una smorfia nel vedere diversi aghi conficcati nelle vene del braccio, che bruciavano al minimo spostamento.
<< Si, non sembra niente di grave >>.
<< Con la testa dura che ti ritrovi tornerai a far esplodere le persone in un battito di ciglia >>.
<< Izuku, io- >>.
<< Ora vado, se hai bisogno di qualcosa basta che spingi il bottone accanto al letto ed arriva l'infermiera >> disse, prima di incamminarsi verso la porta.

<< No aspetta, ti prego, non andare via >>.
Midoriya sospirò, dando comunque le spalle all'eroe: << che cosa vuoi? >>.
<< Scusa >>.
<< C-come? >>.
Si fermò per riprendere fiato: << tu sei sempre stato dietro di me, eppure era come se tu fossi molti passi avanti al tempo stesso. E io non potevo sopportarlo, odiavo quel sentimento. Non volevo riconoscere che era a causa di ciò che prendevo le distanze da te e cercavo di umiliarti. Tentavo di dimostrare la mia superiorità sminuendoti, facendo sì che gli altri ridessero di te... che tu dubitassi di te stesso. In realtà sono io quello inferiore, Izuku >>.

" Sentimi bene Deku, tu non possiedi alcun quirk. Sei un essere inferiore, una nullità ".
" Sei un buon a nulla ".
" Un sassolino sulla mia strada ".

" Una nullità ".

Midoriya scosse la testa, mentre i ricordi tornavano a tormentarlo.
<< C-cosa stai dicendo? >>.
<< Ti ho sempre preso in giro perché non avevi un quirk... ma io non ho fatto nulla per meritarmi il mio e la verità è che, se lo avessi ereditato tu, saresti sicuramente diventato un eroe migliore di me >> sospirò << probabilmente nulla di quello che ti sto dicendo porterà da nessuna parte, ma è quello che penso veramente, Izuku... ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto >>.

<< Kacchan... >> sussurrò l'omega con la voce spezzata, ancora incapace di guardare in faccia il suo amico d'infanzia.
Bakugou sorrise: << eri un bambino goffo e scoordinato, ma ti impegnavi con tutto te stesso in ogni cosa e, anche quando fallivi, non perdevi mai il sorriso. Per quanto ti trattassi male, mi eri sempre accanto, pronto ad allungare la mano verso di me quando ne avessi avuto bisogno, senza neanche aspettarti di essere ringraziato >>.

<< Non l'hai mai presa, però... non hai mai preso la mia mano >>.
<< Potrei farlo ora >>.
Trattenne il fiato in attesa di una risposta che non arrivava.
<< Dammi una possibilità, Izuku >>.

Midoriya si asciugò le lacrime, prima di voltarsi per incontrare quegli occhi cremisi che aveva seguito per tanto tempo e che non si erano mai soffermati su di lui in quel modo; l'arroganza aveva lasciato il posto ad uno sguardo supplichevole.
<< Dal momento che lasci che un villain qualunque ti riduca in fin di vita solo perché ti urlo contro... non credo di potermi rifiutare >>.

Bakugou rise, profondamente sollevato: << già... ne va della sicurezza dell'intero Giappone >>.
<< Immagino che con le tue incredibili doti da stalker, non sia difficile per te scoprire dove abito, togliendomi il disturbo di comunicarti il mio indirizzo >>.
<< Non credo sarà complicato, in effetti >>.
<< Allora ti vedrò appostato nel mio giardino, non appena ti sarai ripreso >>.
<< Sono più uno da tetto o terrazzi >>.
<< Avrei dovuto immaginarlo >> ghignò l'omega, alzando gli occhi al cielo.

<< Mi dispiace di averti umiliato davanti ai tuoi colleghi >>.
<< Mi dispiace di aver fatto altrettanto >>.
<< Me lo meritavo... >>.

Midoriya fece un sorriso tirato: << Daiki è impazzito quando ti ha visto steso a terra, ferito e- >> deglutì a vuoto << io mi sono sentito in colpa >>.
<< Non devi stare male per me... >>.
<< Temo di non poterci fare nulla >>.
Il biondo sospirò: << Daiki è davvero molto simile a te, ha il tuo stesso animo gentile >>.

L'omega iniziò rovistare nelle tasche della divisa.
<< Quasi me ne dimenticavo... mi ha chiesto di darti questo >> mormorò, passando all'eroe un foglio di carta.
Sopra era stato disegnato con i pastelli a cera un ragazzo dai capelli biondi appuntiti e sparati verso l'alto, con addosso un costume nero e al centro del petto una "x" arancione.

Perfino il grande Bakugou Katsuki non riuscì a trattenere una lacrima di emozione.
<< È bellissimo... davvero bellissimo >>.

Midoriya lo fissò per un istante mentre stringeva tra le dita quel disegno come se fosse un tesoro.

<< Ora cerca di riposare, ci vediamo sul tetto... purtroppo non ho terrazzi >>.

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Another life - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora