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<< Bakugou, ciao. Non ti aspettavamo... ma... ma quello è un bambino? >> chiese senza riuscire a trattenere la sorpresa.
Il biondo sbuffò: << non sei mai stata particolarmente intelligente, faccia tonda, ma pensavo che almeno avessi gli occhi. Certo che è un bambino >>.
L'eroe, spazientito, entrò in casa spingendo leggermente l'omega, che lo fissava accigliata con un misto di stupore e rabbia.
<< Senti razza di porcospino, puoi anche andare a- >>.
<< Uravity >> mormorò il piccolo, muovendosi tra le braccia dell'alpha per guardare affascinato l'eroina; del tutto ignaro dello scambio avvenuto tra i due adulti.

Uraraka rimase a bocca aperta, specchiandosi nei due grandi pozzi verdi che brillavano su quel visino così dolce e aggraziato.
<< Oh mio dio, quanto sei bello, cucciolo >>.
Subito l'odore delicato e stucchevole delle rose impregnò l'aria, mentre d'istinto la castana allungava le braccia per prendere il piccolo da Bakugou.
<< Non ti avvicinare... lui è mio, faccia tonda >> scherzò l'alpha, stringendo maggiormente a sé il bambino.
<< Oh avanti, non essere cattivo. Guarda che amore... come ti chiami, cucciolo? >>.
<< Mi chiamo Daiki >> sorrise, per poi sollevare il suo orsacchiotto << lui è Katsuki, ma lo chiamiamo Kat >>.
Mentre il biondo arrossiva, leggermente imbarazzato; l'omega per poco non si sciolse.
<< Ohh non vedo l'ora che lo vedano tutti >> squittì << Bakugou con un bambino >>.

<< Bakubro, non pensavo venissi >> lo salutò Kirishima, scorgendo l'amico ancora sulla porta e andandogli incontro << ma... wow... ciao Daiki >>.
<< Ciao Red Riot >> ricambiò il bambino.
<< Non l'hai rapito, vero? >> chiede l'amico senza riuscire a nascondere la preoccupazione.
L'altro si limitò ad ignorare la domanda: << Capelli di merda, dov'è quel tuo marmocchio? >>.
Il rosso alzò gli occhi al cielo: << credo che Takeo sia con Shinso... probabilmente stanno facendo scherzi alle reclute utilizzando il controllo mentale >>.
<< Shinso Hitoshi. Quirk: lavaggio del cervello >> borbottò il bambino.
Bakugou rise.
<< Sei proprio figlio del Nerd, Daiki >> disse, prima di baciargli i ricci verdi.

<< Ahhh >> urlò Uraraka, incredula << Come. Sei. Tenero >>.
In poco tempo, complici anche i gridolini esaltati della castana, i due nuovi arrivati vennero accerchiati dagli ex studenti della 3A; tutti smaniosi di conoscere la motivazione dietro a quel bizzarro duo, nonostante molti di loro fossero già riusciti, vista l'incredibile somiglianza, a collegare il bambino all'omega che aveva litigato con Bakugou prima dell'infortunio dell'eroe. D'altronde molti di loro erano fisicamente presenti durante l'acceso scontro e tutti gli altri avevano sentito parlare del misterioso omega che era riuscito a spuntarla contro il re delle esplosioni.

Daiki all'inizio aveva guardato con entusiasmo gli eroi della televisione avvicinarsi a lui e sorridergli, ma essere al centro dell'attenzione di così tante figure di spicco, sentire i loro commenti, così come i ringhi del biondo in risposta ad ogni loro parola, finì per spaesarlo; tanto che si voltò per nascondere il viso nel petto dell'eroe, mentre stringeva fermamente la sua maglietta, come se avesse paura che potessero portarlo via da lui.
<< Stupide comparse, finitela con tutte queste domande. Lo state spaventando >>.

Bakugou si girò a sua volta, dando le spalle agli amici, così da nascondere Daiki dai loro sguardi curiosi. Rilasciò il proprio odore per calmare il bambino, che subito fece lo stesso, così che lo spazio attorno a loro si riempì delle note di cioccolato e caramello.
<< Hai anche il suo stesso profumo >> sussurrò il biondo, più a se stesso che ad altri, mentre sorrideva, appoggiando il viso ai ricci verdi del piccolo.

<< Daiki, ti posso presentare Takeo? >> chiese Mina, che si era avvicinata ai due, spingendo il figlio avanti a sé con entrambe le mani sulle sue piccole spalle.
Non appena se li trovò accanto, Bakugou si inginocchiò per arrivare all'altezza del bambino e mise Daiki a terra di fronte al coetaneo.
Nonostante avesse solo un anno in più del verdino, Takeo era almeno dieci centimetri più alto e di corporatura più robusta, come il padre; da cui aveva ereditato gli occhi rossi ed i denti appuntiti, mentre il colore dei capelli era lo stesso della madre, anche se, a differenza sua, le ciocche rosa non era acconciate in ricci ordinati, ma lisci e tagliati in una lunga frangia che gli ricadeva sugli occhi.

<< C-ciao >> balbettò il più grande, rivolgendogli un sorriso timido.
<< Ciao >> rispose Daiki, per poi sporgersi in avanti, ammirato << sembrano i denti di uno squalo... sono fantastici >>.
Takeo sorrise ancora di più: << fa parte del mio quirk, io posso indurire ogni parte del mio corpo. Vuoi vedere? >>.
Il piccolo annuì come in trance, mentre il maggiore lo prendeva per mano per allontanarlo dagli adulti.
<< Aspetta >> disse, fermandosi di colpo << Kacchan, posso andare? >>.
Il biondo rimase per un attimo stordito dal nomignolo che aveva usato, poi si riprese: << certo, vuoi lasciarmi il quadernino così lo faccio autografare da questi extras? >>.
<< Si, grazie. Invece Kat viene a giocare con noi >> rispose, prima di scomparire insieme a Takeo e al suo orsacchiotto nel giardino sul retro della villa.

<< Bene, ora non li vedremo per le prossime due ore >> rise Kirishima.
<< Tuo figlio è sempre stato un bambino dolce >> mormorò il biondo, sovrappensiero << si divertiranno >>.
<< Sono felice che tu ti sia chiarito con il dottore. Perché lui non è qui? Aspetta... non è che gli hai rapito il figlio?! >>.
<< Ma quanto sei idiota, capelli di Merda. Non è qui perché fa il turno di notte e mi sono proposto di badare a Daiki >>.
<< Ti sei proposto? >> si intromise Shinso.
<< Ci mancava solo il morto di sonno >> sbuffò.
<< Allora le voci che girano sono vere... hai un omega >> continuò il viola, come se niente fosse.

<< È un ragazzo così carino >> cinguettò Mina << è perfetto per Baku >>.
<< Solo per il modo in cui ti ha affrontato, merita tutto il nostro rispetto >> ammise Shoto.
<< Bastardo a metà... >> ringhiò.
<< Dio come avrei voluto esserci, mi sono fatto raccontare la scena nei minimi dettagli, ma non è come essere lì... >>.
<< Mineta, se poi prova a farti esplodere io non ti difendo >> rise Kirishima << te la sei cercata >>.
<< Non posso credere che tu abbia trovato un compagno prima di me >> continuò.
<< Ah? Avevi anche dei dubbi, succo d'uva >>.

<< E il padre del bambino?>>.
<< Denki, non sono cose da chiedere >> lo rimproverò Jirou.
La beta era in piedi con la schiena appoggiata al petto del compagno, mentre entrambi tenevano le mani sul suo pancione di sei mesi.
<< È una mamma single... >> confessò il biondo.
<< Una bella responsabilità >> mormorò Shinso.
<< E tu, Baku... te la senti di fare da padre al bambino? >> chiese Sero.

Padre... non ci aveva mai nemmeno pensato, d'altronde non sapeva neanche se sarebbe riuscito a ricucire i rapporti con Midoriya, figuriamoci se poteva sognare di essere suo compagno e padre di suo figlio.

<< Mi piacerebbe >> sussurrò.

***

Another life - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora