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<< Signor Dynamight, è vero che presto diventerà padre? >>.
<< Qual è la data presunta? >>.
<< Avete già scelto un nome? >>.
<< Dynamight, si dice che non fosse a conoscenza della gravidanza, cosa ha da dire su questo? >>.

Kirishima cercò di zittire i presenti, mentre nella gola del biondo risuonò un ringhio.
<< Abbiamo già detto che Dynamight non è qui per rispondere alle domande, ma solo per rilasciare una breve comunicazione >>.
Dalla folla si alzò un brusio concitato. Giornalisti e fotoreporter si stavano accalcando sotto la piattaforma da cui parlava Bakugou. Sembravano pronti a tutto pur di raggiungere la verità e fare uno scoop impagabile; incapaci di accontentarsi della versione stiracchiata della realtà che stavano propinando loro.

Bakugou riprese parola: << come stavo dicendo, frequento un Omega da svariati mesi e il suo nome è Izuku Midoriya >>.
<< Sta aspettando un bambino suo? >> chiese una giornalista, incurante delle istruzioni.
<< Si, sta aspettando mio figlio >> dichiarò, scatenando una reazione esplosiva nella folla.
<< Da quanto tempo lo sa? >>.
<< A discapito delle voci del tutto false che stanno girando, sono a conoscenza della gravidanza da sempre. Io e il mio compagno ci siamo ritrovati di recente, pur essendo cresciuti insieme, e consapevolmente abbiamo deciso di avere un bambino >>.
I presenti si guardano tra loro, dubbiosi, quasi sbalorditi da quella rivelazione.
<< Abbiamo deciso di comune accordo di mantenere segreta la nostra storia, così come la gravidanza, visto che il mio compagno non è un personaggio pubblico e non apprezza l'intromissione dei media nella nostra vita >>.
Lesse senza fermarsi il discorso che si era preparato, anzi che gli aveva scritto Kirishima, per evitare che risultasse troppo scurrile; finché non arrivò alla parte più spinosa.

<< Shindo >> sospirò << a differenza di quello che è fuoriuscito negli scorsi mesi, io e l'eroe Grand abbiamo esclusivamente un rapporto di amicizia. Non ho voluto contestare la falsa notizia sulla nostra relazione semplicemente perché avrei dovuto rivelare la verità sul rapporto che mi lega a Midoriya e volevo che la sua vita non subisse stravolgimenti >>.
Alzò gli occhi dal foglio: << quello che ho fatto ha avuto lo scopo di proteggere la mia famiglia e non sono tenuto a dare spiegazioni del cazzo. Questo è tutto >>.

La fine brusca del discorso fu accolta da tentativi di attirare l'attenzione dell'eroe e domande urlate a gran voce.
<< Sapete già il sesso del bambino? >>.
<< Grand cosa pensa della vostra storia? >>.
<< Si dice che il suo Omega abbia già un bambino, chi è il padre? >>.
<< È già stato sposato? >>.
<< Non intendo rispondere ad altre domande >> sentenziò il biondo, ritirandosi dalla folla insieme all'amico.

Una volta lontani da orecchie indiscrete, fu il rosso a rompere il silenzio: << poi sei riuscito a parlare... con lui? >>.
<< No >> sospirò << non risponde alla mie chiamate >>.
<< Come pensi la prenderà? Sicuramente presto o tardi vedrà l'intervista >>.
Bakugou tentennò per un istante: << capelli di merda, ho preso l'unica decisione possibile >>.
<< Hai provato ad avvisarlo almeno... >>.
<< Non credo la prenderà bene in ogni caso, ma non è tanto vendicativo da smentirmi davanti alla stampa >>.
<< Ne sei certo? >>.
<< Non è una persona cattiva >>.
<< No, ma ti amava e tu l'hai respinto >>.
Bakugou non continuò il discorso, mentre camminavano fianco a fianco verso l'agenzia.

***

Rigirò il bicchiere tra le mani, guardando il ghiaccio galleggiare sopra il liquido ambrato.
Era uno dei pochi posti in cui riusciva ad avere un po' di pace, un club troppo esclusivo da permettere l'ingresso a persone che avrebbero potuto disturbarlo e la penombra in cui era avvolto il locale giocava in suo favore per mantenere l'anonimato.

<< Sono felice di averti trovato >>.
Non gli servì alzare lo sguardo per capire chi avesse parlato; come se non fosse bastata la voce profonda che gli aveva provocato un brivido, il suo odore lo avevo raggiunto appena aveva varcato la soglia.
<< Vorrei parlarti >>.
L'altro sogghignò: << una chiacchierata tra amici >>.
Bakugou sospirò: << mi dispiace, Shin >>.
<< Per cosa? Per avermi ingannato? Per aver scelto lui? O per aver mentito, facendomi fare la figura dell'illuso terzo in comodo davanti a tutto il Giappone? >>.
<< Per tutto >> rispose sinceramente.
<< Hai detto che tra noi non c'è stato niente >> sbottò ferito.

<< Dovevo proteggere lui >>.
<< Oh certo, la bella mammina >> ghignò << immagino di dovermi congratulare a questo punto... devo comprare palloncini rosa o blu per la nascita? >>.
Il pavimento tremò leggermente, sotto lo sguardo preoccupato dei pochi acquirenti.
<< Shin... >>.
<< No >> vacillò il corvino, incapace di contenere il dolore << l-lui ti ha mentito, ti ha fatto del male e tu l'hai perdonato come se niente fosse >>.
<< Anch'io gli ho fatto del male... tu non conosci tutta la nostra storia >>.
<< Io non l'ho mai fatto però >> urlò << eppure sono sempre io quello indesiderato >>.

<< Sapevi, quando la nostra storia è iniziata, che io amavo un altro >>.
<< Quindi ora è colpa mia >> rise sardonico.
<< No >> sospirò << la colpa è solo mia. Davvero. Ho approfittato di te per avere un po' di serenità e mi dispiace >>.
L'omega si portò il bicchiere alla labbra per poi trangugiare il contenuto in un unico sorso.
<< Hai paura che corra dalla stampa a rivelare quanto ti divertivi a scoparmi mentre la mammina cresceva il vostro piccolo pargolo? >>.
<< So che non lo faresti >>.
<< Niente me lo impedisce, però >>.
<< Lui non ha colpe, Shin. E ne ha passate davvero troppe. Se devi odiare qualcuno, odia me >>.
<< Non hai idea di quanto vorrei riuscirci >> sussurrò più a se stesso che ad altri.
<< Se dicessi la verità, i giornalisti lo distruggerebbero >>.
<< E tu ti preoccupi solo di lui >> aggiunse con sdegno << certo... quindi, se sai già che non dirò nulla, perché sei qui? >>.
<< Volevo solo chiederti scusa >>.
<< Bene. L'hai fatto. Ora puoi tornare da lui >>.

Bakugou lo guardò per un istante, indugiando nella speranza che facesse una qualsiasi mossa; ma Shindo continuava a fissare un punto indefinito davanti a sé come se l'altro neppure esistesse. 
<< Ti lascio in pace allora >>.
Fece per andarsene quando le sue parole lo gelarono.
<< S-se... se fossi stato io... se avessi aspettato io un bambino, saresti rimasto con me? >>.

***

Another life - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora