ℐ 𝓂𝒾𝓈𝓈 𝓎𝑜𝓊! (𝒫𝓇𝒾𝓂𝒶 𝓅𝒶𝓇𝓉𝑒)

637 31 50
                                    


{𝟏𝟎𝒕𝒉 𝑫𝒆𝒄𝒆𝒎𝒃𝒆𝒓, 𝟐𝟎𝟏𝟗 - 𝑶𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒓𝒐𝒂𝒅}


Tra la miriade di pensieri negativi che scandiscono le giornate di Valerie, c'è anche quello che riguarda suo padre. Paul non è mai stato un padre esemplare e l'amore che in apparenza legava l'uomo a sua moglie, sembra sia stato solo qualcosa dettato da un vincolo che lui non ha mai voluto spezzare. Val ne è convinta da tempo ormai, come le telefonate che riceve oppure i contatti che arrivano solo in particolari momenti dell'anno quando c'è il consiglio di amministrazione per la carica ereditata da sua madre.

Non incontra Michael da anni, lui è sempre stato contrario alla sua nascita, seppure sia suo nipote non sa nemmeno che faccia abbia.
Valerie avrebbe potuto passarci sopra su questo, nonostante tutto, ma non gli ha mai perdonato il modo in cui si è comportato alla morte di Samantha: non c'è mai stato per lei ed il giorno del funerale è rimasto solo per pochi attimi durante la cerimonia.
Altro che famiglia felice, lui non ha mai saputo cosa voglia dire avere una famiglia.

Questi pensieri non fanno altro che aumentare la sofferenza creata dalla lontananza con Den e dal fatto che nonostante lui la cerchi continuamente e chieda di incontrarla, Valerie ha paura che si ripeta tutto non appena Clarissa ritorni all'attacco.
Molte persone la sorpassano mentre si dirige alla Galleria e lei quasi non se ne accorge distratta anche dal cellulare che squilla.

Molte persone la sorpassano mentre si dirige alla Galleria e lei quasi non se ne accorge distratta anche dal cellulare che squilla

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


𝑷𝒂𝒖𝒍: Avrei almeno pensato che venissi qui invece che spedire un biglietto d'auguri.

𝑽𝒂𝒍𝒆𝒓𝒊𝒆: Per essere come sei, ti reputo fiducioso. Aspettavi seriamente che venissi a casa? Mi stai prendendo in giro?

𝑷𝒂𝒖𝒍: Non sono fiducioso ma sei mia figlia, dicembre è un periodo particolare oltre che per il Natale e tu sei il mio tesoro e..

𝑽𝒂𝒍𝒆𝒓𝒊𝒆: Per favore risparmia questa cantilena perché tutto sono tranne che il tuo tesoro. Ma ti ascolti quando parli? Pensi che io sia così stupida da dimenticare tutto quello che è successo? Vedere la tua vera faccia ed essere la figlia amorevole agli occhi degli altri? Oh Gosh!!

𝑷𝒂𝒖𝒍: Dovremmo essere uniti come una famiglia ed invece mi chiudi la porta in faccia tutte le volte.

𝑽𝒂𝒍𝒆𝒓𝒊𝒆: E non ti chiedi il perché? Hai forse dimenticato come mi hai trattata in passato? Come hai rifiutato mio figlio? Su questo ho smesso di rimanerci delusa e ci sono passata sopra ma la mamma, quello che hai fatto a lei non può essere messo da parte. L'hai lasciata da sola quando stava male, lei era diventata un peso perché ti limitava, non potevi fare quello che volevi e nonostante lei faceva di tutto per non sentirsi messa da parte, tu hai dimostrato di non avere un cuore. Non sai nemmeno cosa voglia dire avere una famiglia, qualcuno da amare, perché non sei in grado di farlo. Mi chiedo perché perdo tempo anche a spiegartelo.

𝑷𝒂𝒖𝒍: Amavo tua madre ma abbiamo avuto dei problemi,  non puoi dirmi che non ho un cuore, ho dato tutto per voi, ho fatto tutto per voi e tu ed Aaron dovreste esserne riconoscenti

𝑽𝒂𝒍𝒆𝒓𝒊𝒆: Piantala di dire stronzate. Tu non hai fatto nulla se non essere prepotente, possessivo e menefreghista per la vita che abbiamo scelto, quindi risparmia queste parole dolci che non ti si addicono ed in più sono false.
Ti saluto Paul.

𝑷𝒂𝒖𝒍: Non osare riattaccare Val, noi dobbiamo par..

𝑽𝒂𝒍𝒆𝒓𝒊𝒆: Buona giornata!

Ha le lacrime agli occhi e deglutisce più volte per cercare di placare quel nodo alla gola che preme la trachea

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ha le lacrime agli occhi e deglutisce più volte per cercare di placare quel nodo alla gola che preme la trachea.

<Valerie>

Una voce la riporta alla realtà, sente le gambe che non la reggono e quella voce si materializza in braccia che l'afferrano.

«Den»

<Ti tengo io, non preoccuparti. Vieni con me ci sediamo al bar all'angolo, non temere.>

Senza indugio Val si lascia andare tra le sue braccia e in un istante sembra sparire la volontà di tenerlo lontano da lei. Si sente al sicuro come se fosse l'unica àncora a cui aggrapparsi e l'unica persona che avrebbe voluto con lei in quel momento.

«Sto bene Den, stavo andando in galleria.»

Le parole sono l'esatto contrario di quello che sente dentro di lei.

<Non essere testarda, non in questo momento. Stai male ed è palese e non ti lascio da sola in questo stato. Se non vuoi palarmi non importa rimaniamo in silenzio, ma ora tu vieni con me e ti lascio andare solo quando sono sicuro che ti sei ripresa.>

Non replica, annuisce soltanto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non replica, annuisce soltanto.
Perchè non riesce a dirgli che manca come l'aria? Che non "vive" senza averlo accanto? 
E Clarissa? E' ancora con lui?

La tiene stretta con il braccio che avvolge la sua vita e non appena entrano all'interno del bar afferra la sua mano conducendola al tavolo e facendola sedere. 
Fa cenno alla cameriera chiedendo di portare una cioccolata calda e dei muffins e per lui un caffè turco.

«Grazie»

<Non devi ringraziarmi, piuttosto dimmi come ti senti. Vuoi che chiamo qualcuno? Devi andare a prendere Michael?>

Lei vorrebbe solo andare a casa, stringersi a lui e rimanere così fino a quando il senso di vuoto sparisca definitivamente. Vorrebbe solo essere certa di non averlo perso per sempre.

«No, Michael è con Flo, te l'avevo detto nell'ultimo messaggio. E' nato un puledro e lui non ha resistito, ritorna a casa nel fine settimana.»

<Si hai ragione, scusami me l'avevi detto. Dove ci sono i cavalli c'è lui, è proprio come te anche per tutti gli altri animali. Comunque non mi hai risposto.>

Sospira trattenendo poi il respiro per alcuni attimi.

«Ho solo avuto un capogiro, va molto meglio.»

<Non mentirmi Val>

«Non lo sto facendo.»

Lui non infierisce ma lo sguardo è eloquente.

«Ho ricevuto una telefonata da Paul e la cosa non mi fa piacere, lo sai. E' stato solo un momento, sul serio, ora va molto meglio e. . . e ti ringrazio.»

<Sai che per qualunque cosa puoi chiamarmi, a prescindere dal fatto che non te la senti ancora di parlare di noi. Promettimi che lo farai, te ne prego Val.>

Il senso di vuoto sta lentamente scomparendo con la sua vicinanza, il cuore lo sente in gola e lo stesso cuore vorrebbe solo stringerlo e non lasciarlo andare. 
Annuisce.

<Mi manchi Val, mi manchi come l'aria.>

Deglutisce.
Il respiro diventa più pesante.
I battiti aumentano.

«Mi manchi anche tu.»


. . . 

𝓞𝓷𝓮 𝓪𝓷𝓭 𝓞𝓷𝓵𝔂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora