𝒜 𝓃𝑒𝓌 𝒷𝑒𝑔𝒾𝓃𝓃𝒾𝓃𝑔?

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Gli incontri avvengono sempre nei momenti in cui la mente è molto libera o molto affollata: nel primo caso avvengono per donare alla nostra anima qualcosa di nuovo, nel secondo per liberare la nostra vita da qualcosa di sbagliato.

(Osho)

[05th August, 2019] 

Un'altra notte insonne da annotare nella quotidianità di Valerie da quando è tornata a New York. Ormai sono inesistenti le ore in cui riesce a riposare, se di riposo si può parlare.
Cerca di tenersi impegnata o trascorrere del tempo in compagnia ma è una costante ricerca di una "pace" che non trova in nulla che possa fare.

L'unico posto che potrebbe - forse - donarle un po' di calma è trascorrere del tempo alla fattoria insieme al suo bambino, ma poi? Cosa accade quando ritorna a New York?
Dovrà pur tornare alla realtà.
L'estate che pensava di poter trascorrere serena si è invece rivelata un incubo.

I lividi si stanno quasi attenuando ed il trucco - spesso - fa miracoli oltre t-shirt o camicette a manica lunga che nascondono parte di essi.
Ha appena terminato di vestirsi e, camminando a piedi nudi nel suo loft illuminato dalla luce mattutina, si dirige  verso la tazza di caffè fumante - è il secondo che beve - per "spegnere" quella sorta di arso alla gola.
Uno sguardo alla vetrata che si affaccia sulla città ed un altro all'orologio che scandisce l'ora
- deve sbrigarsi o arriverà tardi - la colazione con Deniz l'aspetta e lei è nervosa.
Molto nervosa.
{...}
Seduta al tavolo della caffetteria attende Deniz che la raggiunga.
Gira e rigira le mani che tiene in grembo per cercare di calmare la sua ansia.
Ricevere un messaggio da lui è stato qualcosa di inaspettato ma che ha colpito - piacevolmente - Valerie; averlo rivisto nuovamente per caso a New York qualche giorno prima sembra portarle una sensazione di pace seppure teme di non riuscire a stare tranquilla.
Il volersi "rivedere" è stato scelto da entrambi nell'istante i cui i loro sguardi si sono incrociati nuovamente ma mai avrebbe pensato che da lì a qualche giorno sarebbero stati insieme. 
Nonostante una parte di lei sia felice di trascorrere del tempo in sua compagnia, l'altra parte - quella predominante - non è serena per lo stato d'animo in cui si trova. 
Allunga sempre di più le maniche della t-shirt - nervosamente - come a voler nascondere quei graffi sulle braccia.
Vorrebbe poter avere una gomma per cancellare tutto o della vernice bianca da riversare su di lei come su qualche tela che cancella eventuali errori.
E se lui facesse delle domande?
Lei non gli ha mai mentito.
Come farà a nascondergli cosa le è accaduto?

"Vuole ordinare signorina?"

<<Non ancora, la ringrazio. Aspetto una persona.>>

"Ritorno tra poco allora"

Valerie accenna un sorriso alla cameriera che si allontana dal tavolo, porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio socchiudendo appena gli occhi per regolarizzare il suo respiro.
Inspira ed espira...
Le tecniche di respirazione  solitamente l'aiutano quando "dimentica" di respirare.
Li riapre poco dopo sollevando la testa in direzione della porta vedendo chiaramente la figura di Deniz che avanza verso di lei; incrocia il suo sguardo ed il suo sorriso che ricambia istintivamente alzandosi dal divanetto.


Deniz

Deniz

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