Valerie Davies, una pittrice affermata di New York e proprietaria di una Galleria d'Arte nell'Upper East Side ma anche madre single di un bambino di sette anni.
La vita per lei non è stata molto clemente e tra sacrifici, difficoltà e scelte decisiv...
"Sei tu che entri in contatto con la parte più profonda ed intima di te e dialoghi con essa attraverso gli accadimenti della vita."
...
La voce che si espande all'interno del suo ufficio rimbomba tra le pareti e nella testa di Valerie che cerca in ogni modo di portare a termine l'inventario del deposito. Sophie la sua assistente, quando vuole sa essere martellante. Il trasferimento di alcune opere consegnate per gli eventi degli scrittori emergenti ma mai ritirate per non averle esposte, richiede più tempo del previsto e di certo sia lei che Soph non possono soffermarsi più del dovuto. Manca soltanto un'ora prima della pausa pranzo e Valerie avrebbe dovuto incontrare il direttore del Guggenheim Museum ma rimandare non sarebbe stata la soluzione migliore. Nel bel mezzo di quella diatriba un dipinto attira la sua attenzione, un dipinto con colori molto forti che le riporta alla memoria immagini di alcuni anni prima, un incontro casuale che rimane indelebile.
Marzo 2014
E' la giornata delle visite guidate prima delle esposizioni dei pittori emergenti ed al Guggenheim Museum fervono i preparativi. Valerie ha da poco cominciato il suo stage all'interno del museo ed è tra i tirocinanti più acclamati del corso. La sua vita è stata un alternarsi di eventi negli ultimi anni, lasciata dal ragazzo che amava si è accorta di essere incinta di lui poco dopo la sua sparizione ritrovandosi a dover affrontare tutto da sola. La decisione di non cercarlo e portare avanti la gravidanza nonostante il parere contrario di suo padre e di suo fratello, la "segnano" nel profondo. L'unica a rimanerle accanto è la madre Samantha, la sua àncora di salvezza durante i mesi difficili tra i litigi con suo fratello Aaron ed il padre Paul. Presa dalla delusione e dalla sofferenza, si lascia guidare dall'istinto e si trasferisce dalla zia materna Florence nella fattoria di proprietà del marito Jermaine nel New Jersey per tutto il periodo della gravidanza. Tra mille ostacoli, l'allontanamento di Aaron e la sospensione degli studi per un anno, la notte del 31 gennaio 2013 nasce Michael. Un bambino che cambia radicalmente la vita di Valerie per le decisioni che dovrà affrontare compresa quella di non rivelare nulla al padre biologico continuando a seguire la strada del non cercarlo, lascia che il bambino cresca con Florence lontano dal caos della grande mela, immerso nella natura e tra persone che lo amano. Ogni fine settimana lo trascorre con lui e nei giorni in cui sono lontani riempie i momenti con telefonate e videochiamate fatte di gridolini e risate; la sua ragione di vita ormai è Michael che le permette di guarire dalle sue ferite. Nel frangente si laurea alla New York Academy of Art entrando a far parte dello stage presso il Guggenheim Museum e come tutti i tirocinanti del corso prende parte alla realizzazione di opere per i pittori emergenti.
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La sala per la mostra è quasi pronta e come capogruppo dei tirocinanti Valerie sta controllando la lista delle opere terminate quando una voce la distoglie dal suo lavoro.
<Ha dei colori stupendi questo dipinto, mi piacerebbe fotografarlo, si può?>
Presa alla sprovvista da quella presenza che non dovrebbe esserci, lei rimane in silenzio per alcuni istanti. Incrocia lo sguardo dell'uomo non appena si gira a guardarlo fissando con insistenza i suoi occhi scuri - ne rimane colpita - notando solo dopo l'aspetto fisico: alto, capelli raccolti in una sorta di chignon basso e barba che delinea il suo viso.
