𝒜 𝒹𝑒𝑒𝓅 𝓌𝑜𝓊𝓃𝒹.

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{23th November, 2019 - h 11:00 pm - Valerie's home}

La sensazione che avverte alla bocca dello stomaco non le dà alcuna tregua; nonostante abbia sentito tramite messaggi Deniz poco prima, non riesce a placarsi.
Non sa nemmeno lei perché è comparsa.
Ha provato a giocare con Michael prima che si addormentasse, ha preparato la tisana al tiglio che solitamente la calma anche se per un lasso di tempo breve e poi, con il libro tra le mani provando a leggere. 
Nulla è in grado di farla rasserenare, ha una strana percezione di ciò che sta accadendo, inizialmente ha pensato che potesse essere per il weekend annullato, ma non è così, o almeno è ciò che prova e non ha alcuna possibilità di scampo.

  Cammina a piedi nudi sul parquet della sua camera sorseggiando ancora la tisana fumante che si è versata nuovamente, un sorso ed un altro ancora ed un altro pensiero si palesa nella sua mente: la pittura è sempre stata una rappresentazione di c...

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Cammina a piedi nudi sul parquet della sua camera sorseggiando ancora la tisana fumante che si è versata nuovamente, un sorso ed un altro ancora ed un altro pensiero si palesa nella sua mente: la pittura è sempre stata una rappresentazione di ciò che prova e sente e questo, in passato, l'ha sempre calmata.
Decide così, di dedicarsi proprio a quello.
Stende sul pavimento un lenzuolo, raccoglie alcuni colori dal bauletto che ha nell'armadio e su una tela piccola, ancora immacolata, comincia a dare vita a "qualcosa" o almeno spera di poterlo fare e placare, finalmente, l'ansia che l'attanaglia.

Non ricorda nemmeno quanto tempo sia trascorso, ormai è buio pesto e la sua camera è illuminata solo da una lampada di sale che le permette di poter dipingere.
Ogni attimo, istante in cui prova a farlo, è scandito da vibrazioni che scivolano lungo la colonna vertebrale, quella sensazione di vuoto che sembra propagarsi in ogni particella del suo corpo ed i battiti che rimbombano ad un ritmo incessante, nella sua testa.

"Forse sei solo stanca Val."

La vocina nella sua testa lo ripete da qualche minuto sperando, forse, che lei l'ascolti e vada finalmente a dormire.
Niente di più sbagliato.
Allunga la mano verso la tazza poggiata sul comodino per bere l'ultimo sorso della sua tisana, ormai fredda, si allunga con il busto, trovandosi seduta sul lenzuolo, fa per riporla al suo posto subito dopo, e senza aver modo di capire come, la vede scivolare.
Nello stesso istante in cui la tazza si frantuma sul pavimento, al cuore di Valerie manca un battito.

Lo sguardo e' fisso sui cocci bianchi che risplendono nella notte e, nell'avvicinarsi per raccoglierli uno ad uno, avverto un lieve bruciore alla mano: un piccolo taglio sul palmo evidenzia delle goccioline di sangue

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Lo sguardo e' fisso sui cocci bianchi che risplendono nella notte e, nell'avvicinarsi per raccoglierli uno ad uno, avverto un lieve bruciore alla mano: un piccolo taglio sul palmo evidenzia delle goccioline di sangue.

"Smettila di pensare... smettila per favore. Non è nulla, non è nulla."

Lo ripete ad alta voce più volte provando a convincere se stessa che sia realmente così; non vuole pensare, non può farlo...non può.
Va tutto bene.
Deve andare bene.

Nello stesso istante, alla stessa ora, colpi di un'arma da fuoco rimbombano nella notte

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Nello stesso istante, alla stessa ora, colpi di un'arma da fuoco rimbombano nella notte.
La gara si è svolta, tutto è andato secondo i piani e Deniz con Clarissa sono in auto per ritornare a casa. Lui è tranquillo, finalmente è finita e tutto sarà come prima.

«Promettimi che non farai altro che possa metterti in pericolo.»

<<Non preoccuparti Deniz, dopo questa gara proverò ad uscirne.>>

«Perfetto! Non volevo sentire che questo, e poi...»

Non termina la frase che un boato esplode nell'impatto di due auto.
Li hanno seguiti e si scontrano ad un incrocio.
Clarissa si accorge che qualcosa non quadra, attraverso lo specchietto retrovisore riconosce gli uomini di suo padre: è una trappola.
Ancora intontita per l'impatto, sta per prendere la pistola nascosta nel cruscotto della sua auto, ma li hanno raggiunti e qualcuno apre la portiera strattonandola.
Deniz cerca di aiutarla appena rinsavisce dallo stordimento, esce dall'auto facendo a pugni con uno degli aggressori, ma nel momento in cui sta per avvicinarsi a Clarissa, uno sparo ed un altro ancora.
Raggiunti dagli altri membri della squadra, gli uomini si mettono in fuga e sembra che tutto sia finito: Clarissa è salva.
Sembra tutto finito.

A terra, giace un corpo: Deniz è stato colpito.

. . .



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