ℐ 𝓂𝒾𝓈𝓈 𝓎𝑜𝓊! (𝒮𝑒𝒸𝑜𝓃𝒹𝒶 𝓅𝒶𝓇𝓉𝑒)

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{𝟏𝟎𝒕𝒉 𝑫𝒆𝒄𝒆𝒎𝒃𝒆𝒓, 𝟐𝟎𝟏𝟗 - 𝑻𝒉𝒆 𝒕𝒘𝒐 𝒐𝒇 𝒖𝒔 𝒔𝒊𝒕𝒕𝒊𝒏𝒈 𝒂𝒕 𝒕𝒉𝒆 𝒃𝒂𝒓}

. . . 

𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑢𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒?

Valerie incrocia lo sguardo di Deniz che sembra volerle leggere l'anima, abbassa lo sguardo provando in ogni modo possibile a ritrovare quella lucidità di cui ha bisogno in quel momento.
Non ci riesce.
Lui è parte di lei.
Le è entrato dentro diventando la sua linfa vitale, quella che le permette di affrontare i giorni, i problemi, ogni attimo della sua quotidianità.

<Valerie.>

La sua voce la scuote e quell'aria triste che chiaramente è dipinta sul viso di lei, sembra ammorbidirsi da quel tono che accarezza il suo nome.

«Uhmm. . .»

È un mugugno e l'uomo non smette di fissarla, Valerie prende un respiro e si morde il labbro scrollando appena le spalle.

<Non vuoi aggiungere altro? Perchè io ne avrei di cose da dire.>

«Io sono stanca Den. Sono stanca di stare male, di sentirmi a metà e messa da parte. Sono stanca di pormi mille domande e non avere mai una risposta e stanca di continuare tutto questo.»

Il volto di Den, chiaramente disorientato, comincia a mostrare segni di sconcerto con gli occhi fissi in quelli di Valerie.

<Cosa stai cercando di dirmi Val?>

«Non lo so. . . so solo che ti amo e voglio mettere fine a questo dolore che mi sta lacerando.»

Valerie porta la mano sul petto, stretta a pugno. Ha gli occhi lucidi e la voce bassa.
Non appena la cameriera arriva con l'ordinazione, di scatto Val gira il volto verso la vetrata e la mano, sempre stretta a pugno, la porta sulle gambe.
L'uomo ringrazia la giovane ragazza che li lascia dopo alcuni istanti; lui allunga la mano verso quella di Val e la stringe tra le sue: lei lo lascia fare spostando lo sguardo sulle mani strette.

L'uomo ringrazia la giovane ragazza che li lascia dopo alcuni istanti; lui allunga la mano verso quella di Val e la stringe tra le sue: lei lo lascia fare spostando lo sguardo sulle mani strette

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<Perdonami per averti fatto del male Val, perdonami per essere stato insensibile e stupido nel pensare che avrei risolto tutto da solo. Sono sempre stato abituato ad esserlo, mi conosci, ma nel momento in cui sei entrata a far parte della mia vita, ho capito che non avrei più potuto fare a meno di te. Questo dolore qui, proprio come te, mi sta uccidendo giorno dopo giorno per non averti al mio fianco ed averti fatto del male.
Ti amo Valerie, ti amo come non ho mai amato nessuna nella mia vita e come non amerò mai nessun'altra; voglio essere il tuo unico ed ultimo amore, dammi un'altra possibilità, te ne prego. 
Lascia che ti dimostri che puoi fidarti di me e so di averlo detto altre volte, ma ora è diverso perchè so cosa vuol dire poter perdere chi è parte di te.>

Lei sta tremando, quelle parole non arrivano alle sue orecchie, ma all'anima che non aspetta altro che credere con tutta se stessa che le cose possano realmente ritornare al loro posto, che tutti i piccoli frammenti sparsi per la sofferenza provata aspettano di ricongiungersi per lei, per loro due.
Occhi negli occhi, mani che si lasciano travolgere dal calore che lentamente fluisce in ogni piccola particella del suo corpo ritornando a provare un senso di sollievo, quel macigno che da mesi sente sul proprio cuore, si sta tramutando in qualcosa di più sopportabile.
O forse è lei che ha bisogno che tutto questo cambi?

«E Clarissa?Lei ha detto che state bene insieme»

L'unica domanda che istintivamente esce dalle sue labbra, l'unica cosa che riesce a chiedere prima di aggiungere altro.

<Clarissa non esiste Valerie, non è mai esistita per me e non siamo mai stati insieme e mai saremo qualcosa di diverso dall'amicizia. Lei è andata via già da settimane ormai da casa mia e sono stato chiaro con lei. Non lascerò che mi coinvolga ancora nelle sue storie o problemi che possa avere, lei non è, e non deve essere un ostacolo per noi. E' una mia amica, questo è vero, ma come tale deve rispettare le mie scelte e la mia vita e soprattutto rispettare ed accettare la mia donna e sei TU Valerie, tu sei la donna che voglio al mio fianco, tu se l'unica donna che amo.>

«Mi hai messa da parte per lei già una volta.»

<Ho sbagliato e non lo ripeterò mai più e non solo per lei, per qualunque altra cosa che decideremo insieme, nessuno si metterà più tra di noi, te lo giuro Val, devi credermi.>

Valerie stringe nervosamente la mano di Deniz e nel momento in cui alcune lacrime scivolano sul volto di lei, l'uomo le asciuga con il pollice della mano libera con gli occhi lucidi esattamente come quelli di lei.

<Non ti farò versare più alcuna lacrima di dolore, te lo giuro. Muoio insieme a te vedendoti cosi e mi maledico per ciò che ho fatto.>

«Giurami che non avremo più segreti, che qualunque cosa sia nel bene o nel male, ne parleremo ed insieme troveremo una soluzione. Giuramelo Den.»

<Te lo giuro, 𝑎𝑠̧𝑘ı𝑚!>

Un pianto liberatorio di Valerie nel momento in cui le braccia circondano il corpo di Den in un abbraccio. Nasconde il volto sul suo petto, singhiozzando e respirando quel profumo che è solo suo.

«Ti amo Den, ti amo con tutta me stessa ma. . .»

Parla tra i singhiozzi discostandosi appena per incontrare il suo sguardo.

«Non avrai un'altra possibilità se dovessi mentirmi ancora, non voglio più stare male, non dimenticarlo Den.»

<Non accadrà mai più, non posso perdere l'unica persona che è tatuata nel mio cuore e nella mia anima. Ho dovuto rischiare di perderti per capire che sono un idiota e che senza di te manca la parte migliore di me. Sei tu la mia parte migliore e grazie a te ho capito cosa voglia dire amare qualcuno.>

Valerie non aggiunge altro, porta entrambe le mani sul volto di lui carezzandolo con il pollice e spostando le lacrime ricadute su di esso

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Valerie non aggiunge altro, porta entrambe le mani sul volto di lui carezzandolo con il pollice e spostando le lacrime ricadute su di esso. Lui avvicina le labbra a quelle di lei e senza altre parole, si sfiorano fino a dischiudersi e baciarsi in un lento ed intenso assaporarsi, non è un semplice bacio ma un ricongiungersi di anime. 
Non sa cosa accadrà da ora in poi e non vuole nemmeno pensarlo, vuole solo ritornare a 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙞𝙧𝙖𝙧𝙚, perchè lui è il suo ossigeno, la sua vita. . .

<𝑆𝑒𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑣𝑖𝑦𝑜𝑟𝑢𝑚 𝑏𝑒𝑏𝑒𝑔̆𝑖>

«Ti amo anche io.»


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