10 aprile 2009, ore 7:56 PM, Hogwarts
Fu costretto a partecipare a quella infernale stronzata: gli studenti organizzarono con il professor Vitious un concerto di musiche tradizionali francesi e bulgare nella Sala Grande. Piton conosceva e parlava francese perfettamente e la pessima pronuncia dei ragazzi di Hogwarts lo infastidì enormemente; per quanto riguardava il bulgaro lo masticava, a causa di conoscenze passate nei Mangiamorte, quantomeno gli sembrò più accettabile della performance precedente.
Sedette rigidamente al posto accanto alla Preside, guardando con sufficienza tutti, nessuno escluso. L'unico sguardo diverso dal solito fu rivolto alla figura di Hermione Granger che entrò all'inizio del Concerto dal portone principale: la gonna nera classica aderiva sui fianchi e arrivava sotto al ginocchio, mentre la camicia di raso bianco lasciava intravedere i contorni del reggiseno, i capelli castani mossi si agitavano sulle spalle e sul petto ad ogni passo eseguito da alte scarpe verniciate di nero. La mente del mago ricostruì l'immagine di quella donna nuda sotto di sè, che lo pregava di fotterla con voce lasciva e increspata dall'eccitazione e dalla lussuria. Il proprio membro si contorse quando i loro occhi si incontrarono eppure l'uomo, razionale e controllato, mantenne la maschera impassibile e apatica.
La dirigente dell'Ufficio Cooperazione sedette all'altro fianco della Preside e nonostante la lontananza il suo profumo dolce fu percepito dal naso adunco del Professore di Pozioni.
Dopo l'esibizione corale la McGranitt diede il via alla cena e ogni sorta di prelibatezza, come al solito, comparse sulle grandi tavole in Sala. Piton si servì di anatra all'arancia e un contorno di verdure miste in agrodolce, mangiando poco più della metà del piatto e bevendo il triplo del calice di vino elfico versatogli da Paciock.
"Dalla tua espressione deduco che tu voglia andartene via correndo, Severus" sentì dire da Neville che gli sedeva alla sinistra. Non si voltò verso il ragazzo, sapeva già che questo stesse sorridendo con divertimento.
"Per la prima volta deduci bene, Paciock" sputò fuori con acidità mentre tagliava in cubetti uguali la carne di anatra. I due maghi non riuscirono mai a trovare una vera amicizia, quando invece un rapporto di reciproca civiltà.
"Devi resistere ancora un po'"
"E perché, di grazia?" domandò già irritato. Depose le posate nel piatto e portò il tovagliolo in stoffa sulla bocca, pronto già a finire il proprio pasto e scappare via nei sotterranei; non voleva assistere ad altre buffonate quella sera, avrebbe solo voluto stare da solo o magari...il pensiero di sedere alla stessa tavola della Granger lo investì...o magari dedicarsi ai piaceri carnali con quella saccente So-Tutto-Io. In un lampo si ritrovò a ricordare come gli occhi ambrati lo guardassero dal basso mentre il proprio membro era custodito nell'altro dolce delle sue bocca; un battito di palpebre e l'immagine sparì.
"Nessuno ti ha avvertito?"
"Usa il cervello, ragazzo: se te lo chiedo è perché non sono stato informato"
"La Preside ha organizzato un ritrovo stasera con il nostro corpo docenti e gli insegnati francesi e bulgari"
La notizia lo fece sbuffare sonoramente e affermare "A cui io sarò risparmiato"
"Non credo proprio, signorino" pronunciò una voce femminile vicina, quella di Minerva.
"Il tuo udito è in grado di ascoltare le mie conversazione con Paciock ma non riesce a sentire i gufi dalla finestra. Mi chiedo come sia possibile questo, Preside" rispose sprezzante, voltandosi a destra per guardarla.
"Ho ancora orecchio per il tuo veleno. Voglio vederti presente alle 9 PM in Sala Professori, non c'è bisogno che io ti ricorda il costo di questa tua trasgressione, Severus" disse l'anziana strega con un sorriso bonario sulle labbra fini e rugose.
Piton socchiuse minacciosamente gli occhi e strinse forte la mascella. Si alzò velocemente dal proprio posto, incontrando ancora una volta gli occhi ambrati di Hermione, neanche pochi secondi che teatralmente fece svolazzare il mantello andandosene.Ore 9:09 PM
Per un'ora girovagò per il castello per il semplice gusto di scovare coppiette o comunque studenti non presenti a cena e togliere loro dei punti. Contò circa 150 punti sottratti, fu dunque un bel bottino con una buona dose di perfidia.
Non riuscì a credere a quanto fosse caduto in basso per essere succube di una stupida minaccia da parte di una vecchia come Minerva: lui, Severus Piton, costretto a fare qualcosa...roba da pazzi.
Maledisse se stesso, la propria vita infernale e noiosa, quel Castello e tutto ciò che ne derivasse mentre scese le scale per recarsi alla Sala professori. Trovò l'ambiente già granito di persone, addobbato con festoni incantati saltellanti e candele fluttuanti, un lungo tavolo con stuzzichini e alcolici magici sulla grande parete laterale. Riconobbe Vitious già quasi ubriaco sulla poltrona accanto al camino, vide Hagrid parlare con Madame Maxime, la McGranitt e Paciock discutevano con il preside bulgaro e altri professori. Solo dopo alcune ricerche la vide, in piedi accanto al professore francese di Incantesimi, un tizio di cui non ricordava il nome e che da subito gli sembrò uno di quegli uomini schifosamente pieni sé e consapevoli della propria bellezza: alto, biondo, gli occhi azzurri e quel tipico portamento francese* che ammaliava le donne e che, gli sembrò, avesse ammaliato anche la suprema Granger. La strega con la mano destra manteneva un bicchiere di cristallo con chissà cosa dentro, e l'altra era posata elegantemente sul braccio destro; Piton notò come parlasse un francese fluido e con un tono amichevole, fin troppo amichevole forse. Una brutta sensazione lo colpì all'addome: il pensiero che quella strega, la stessa strega che godette con lui ferocemente per due volte, fosse così confidenziale con un altro lo fece innervosire.
"Eccoti finalmente, stando vendendo io stessa fino ai sotterranei" sentì pronunciare accanto a sé. Ovviamente Minerva McGranitt ancora lo tormentò.
"Cosa ci fa qui? Non mi dirai che hai assunto anche lei...questo posto potrebbe diventare una scuola dell'infanzia con lei e Paciock insieme" chiese senza specificare a chi si riferisse.
"Smettila Severus" lo richiamò severamente e poi aggiunse "Ha avuto la premura di rinunciare ai suoi impegni politici per accettare l'invito al concerto stasera e inoltre è grazie ad Hermione -sottolineo con la voce questo nome- se tutto questo è stato reso possibile. Mi sembrava doveroso farla festeggiare con noi"
"Infatti il problema è stato rendere possibile una simile cosa"
Uno sbuffo scocciato uscì dalle labbra dell'anziana poi questa disse "Mi è sembrato che prima stesse cercando qualcuno".
Piton guardò prima la donna accanto a sé e poi la giovane a qualche metro di distanza "E mi sembra che l'abbia trovato" affermò schifato procedendo verso gli alcolici. Non vide lo sguardo che la Granger gli lanciò e non sentì le ultime parole della Preside "Da come ti guarda, anche a me sembra che l'abbia trovato".
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Occasionale -Snamione-
FanfictionL'eros e l'agàpe: due modi di amare dettati da bisogni diversi. È possibile che questi due concetti coesistano? I due protagonisti di questa storia lo scopriranno.