21 aprile 2009, ore 10:15 AM, aula di Pozioni ad Hogwarts
Gli studenti del terzo anno di Serpeverde e Grifondoro lo guardarono timorosi. Entrò in aula irritato quella mattina: gli venne per sbaglio zuccherato il caffè, il problema alle tubature di Hogwarts non gli permise la solita doccia della mattina e i suoi pantaloni preferiti risultarono essere stati smarriti dall'elfa domestica Wolly. Inoltre non scopava da una settimana e non aveva sue notizie da quel giorno.
"Pozione restringente, avete 118 minuti al termine dei quali consegnerete qualsiasi cosa sia stata prodotta dalla vostra ignoranza. Il peggiore avrà non solo una "T" ma laverà ogni calderone presente. Ingredienti sulla lavagna e istruzioni sul libro" pronunciò con il tono più austero che riuscisse ad assumere. Magicamente il gessetto iniziò a scrivere e lui si sedette alla cattedra.
Nel silenzio tombale della classe iniziò a correggere la pila di compiti dei Tassorosso del secondo anno, quando improvvisamente si sentirono dei colpi alla porta. Sollevò gli occhi nella direzione dell'ingresso e poi sugli alunni, sputò "Cosa c'è da guardare? Non distraetevi, teste di legno!".
Si alzò velocemente dalla sedia e teatralmente arrivò alla pesante porta, lasciando che i capelli e il mantello svolazzassero dietro di lui. Quando aprì la porta si ritrovò un gufo in piedi sul pavimento, una lettera portata col becco; si chinò e prese la pergamena.Stasera alle 7 a casa mia.
G.Si rigirò più volte la carta tra le mani e solo con una seconda lettura notò una minuscola "H" disegnata appena sotto la "G". La Granger non poteva ovviamente firmarsi chiaramente con le iniziali del nome e del cognome, in più riconobbe la scrittura stretta e regolare.
Quando la propria mente metabolizzò il pensiero dell'incontro di quella sera, un brivido gli attraversò le viscere. Rispose il messaggio nella tasca segreta del mantello e ricompose la maschera di indifferenza per tornare in aula.Ore 7:00 PM, Londra
La vide sulla soglia di casa con ampi pantaloni neri e una semplicissima maglietta bianca. Nonostante non si aspettasse che lo accogliesse così dopo una settimana, la visione di quella donna gli fece vibrare le vene lo stesso.
"Severus" lo salutò con un sorriso di circostanza, facendosi da parte per farlo entrare.
"Granger" pronunciò solo.
Quando entrò per la prima volta in casa della Granger gli sembrò di essere in una di quelle astronavi che da bambino guardava sui rari fumetti comprati da sua madre: era abituato alle case babbane ma non a quel design così moderno e tecnologico. La seconda volta si sentì nettamente più a suo agio in quell'ambiente.
"Ti offro qualcosa da bere" la sentì dire mentre gli faceva strada per la cucina.
Tutto gli sembrò ordinato, pulito e profumato come per la cena di settimane prima, solo in quell'esatto istante si rese conto di dove fosse arrivata quella ragazza: le sue finanze le permettevano di avere non solo quella casa ma quei vestiti, quello stile di vita, una donna che cucinava e puliva per lei probabilmente...la Granger era ricca, senza ombra di dubbio.
"Il vantaggio, terribilmente sessista ovviamente, di essere una politica donna è che ovunque ti regalano qualcosa: questa bottiglia mi è stata regalata un annetto fa dal dirigente dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia del Ministero belga" gli disse prendendo la bottiglia da una sorta di frigorifero trasparente*.
Vide come, con maestria ed eleganza, stappò il sughero con l'apposito apparecchio da sommelier e poi versare due calici di vino.
"Mi dispiace aver inviato il messaggio in mattinata, sapevo che fossi a lezione ma avevo urgenza, scusami" dichiarò calma bevendo dal calice e poggiandosi al bancone.
"Mi chiedevo come avessi fatto a spedirlo, considerando gli orari del tuo ufficio"
"Oggi non ho lavorato; non c'è molto da fare, se non noiosissime riunioni con quei decerebrati del Dipartimento di Catastrofi e Incidenti Magici" iniziò a dire ella, alzando gli occhi al cielo, poi aggiunse "Minerva ha fatto problemi? So che le 7 non sono un buon momento per far sparire insegnati ad Hogwarts"
"Non sa che sono via, quella vecchia volpaccia chissà cosa penserebbe"
Hermione sorrise genuinamente, guardandolo negli occhi. Immediatamente Severus distolse lo sguardo e bevve un grande sorso di vino: quella non gli sembrava serata di sesso sfrenato e non voleva fare qualcosa di azzardato per il momento. L'odore di lei già lo inondò sull'ingresso ma fu il bel sorriso ad inebriargli i sensi e dovette trattenersi.
"Accomodiamoci sul divano" propose la donna, carezzandogli una spalla per poi andarsi a sedere sui cuscini morbidi.
Si sentì così a disagio in quel momento: sedette rigidamente su quel tessuto morbido e soffice, in cui quasi sprofondò, mantenne lo stelo del calice tra il pollice e l'indice. La propria figura così nettamente in contrasto con quella della strega che, disinvolta, si voltò verso di lui, piegò una gamba sotto l'altra e circondò un cuscino con il braccio.
"Sentì Severus, possiamo parlare?" chiese la Granger con voce molle.
Si ritrovò in quella situazione per sua volontà e dunque gli sembrò immaturo e stupido rifiutare qualsiasi tipo di confronto; non poteva continuare ad evadere conversazioni con lei e scoparla soltanto. Le fece segno di proseguire con la mano.
"Una settima fa mi hai aperto gli occhi: sono esattamente quello che hai descritto, una donna inappagata che ha bisogno di sfogarsi e ha trovato il miglior modo di farlo...con te. Mi è stato inculcato dalla tenera età un rigore e un comportamento tali da raggiungere obiettivi massimi, un'educazione e una mentalità che non mi hanno permesso di scoprire la mia sessualità prima dei ventiquattro anni. Il sesso è entrato a far parte della mia vita con Eugenius, il mio compagno che ora non..." qui si fermò per abbassare lo sguardo.
Allungò la mano per accarezzarle il ginocchio e solo dopo quel gesto gli sembrò così atipico per una persona come lui, tanto che non solo la ragazza si stupì ma lui stesso ritenne quel gesto assurdo.
"Gli anni insieme sono stati belli ma una volta finito tutto...è stato difficile recuperare la mia vita e il sesso senza di lui non faceva parte dei miei programmi. Ho avuto qualche avventura sporadica ma nulla che mi soddisfacesse e da almeno un anno a questa parte la mia vita sessuale si è ridotta a zero. Le pressioni per il lavoro, il ruolo da ricoprire, la fama, il tempo dedicato all'ufficio, la mancanza di qualcuno che mi attraesse davvero, anche e soprattutto il dolore per la perdita...tutti questi fattori hanno portato alla distruzione del sesso e di ogni cosa collegata ad esso"
Ascoltò con attenzione, si scoprì davvero interessato all'interiorità e alla vita di quella donna. Riuscì a capirla perfettamente, eppure gli mancò il coraggio di dirglielo...non sentì ancora la forza di raccontarsi, così come lei fece.
"Poi sei arrivato tu e...non so cosa sia successo, dico davvero. Ti ho sempre guardato con stima durante gli anni ad Hogwarts e con disprezzo durante la guerr, non posso negarlo. Dopo la fine di tutto quello strazio, non riuscivo a pensare a te se non a come un uomo coraggio non compreso, con i suoi sbagli e le sue debolezze, un uomo sensibile costretto in questa corazza costruita dalle ingiustizie della vita, dalle cattive conoscenze, dai dolori..."
Sentire descritta una visione di sé così romantica quasi lo fece rabbrividire. Hermione pensava davvero quelle cose? Nessuno mai gli parlò così, con una tale apprensione e tenerezza. Quasi cedette al pensiero di meritarsele quelle parole ma in un lampo le immagini delle catastrofi, degli assassini, delle perversioni compiute negli anni da Mangiamorte gli furono davanti e dovette chiudere gli occhi e sospirare. No, non era un brav'uomo e non meritava la comprensione di quella giovane.
"Granger non pensò che tu..."
"No, ti prego Severus, lasciami parlare. Nessuno ha più parlato di te così come nessuno ha più parlato della guerra e sei finito nei meandri della mia mente, nei ricordi di un'adolescenza che, posso assicurarti, non è stata così bella...avevo un bisogno disperato di dimenticare e ti ho dimenticato. Quando ci siamo incontrati però, ho sentito qualcosa: ti ho desiderato da quando ti ho visto in piedi nel mio ufficio; una forza terribile mi spinge verso di te, una lussuria feroce e incontrollabile. Non ho mai sperimentato una cupidigia così potente, una voglia di essere posseduta così come fai tu. A me sembra che nessuno mi abbia mai presa in quel mondo e non hai idea di quanto mi faccia impazzire" Hermione pronunciò le ultime parole in un sussurro timido.
A Piton fischiarono le orecchie per un istante: il suo ego maschile scoppiò. Non pensò mai a se stesso come ad un latin lover, come ad un uomo affascinante e bravo nel sesso...eppure una meravigliosa strega glielo stava dicendo.
Per la prima volta dopo molto tempo si imbarazzò, maledisse il calore e il rossore sul volto che non poté controllare e bevve avidamente l'ultimo sorso di vino.
"Mi piacerebbe così tanto continuare...questo. A patto che tu lo voglia, nonostante le chiare condizioni"
Le condizioni erano non avere un relazione e donarsi piacere reciproco? Beh, a tutti gli effetti non gli sembrò poi così tanto male per un bisbetico misantropo come lui. Si imbattè in una, come sentì dire da una pettegola Grifondoro del sesto anno in biblioteca, scopamicizia? Così la chiamavano i giovani?
"Il piano di averti liberamente sotto di me mi sembra più che allettante, Granger" disse mellifluo, avvicinandosi.
"Non andare oltre stasera, Severus. Se vuoi questo devi scendere a patti con le mestruazioni una volta al mese e mi dispiace annunciarti che oggi va così" gli disse furba prima alzarsi e versarsi altro vino.
Piton sbuffò sonoramente.*il frigorifero trasparente è una cantina in vetro ad incasso, solo che Severus è un mago e non lo sa. Lasciamolo stare.
Spazio Autrice
Un capitolo un po' breve ma chiaro, per definire meglio la situazione di questi due. Vi avevo annunciato che non fosse una storia d'amore, infatti i nostri hanno un solo pensiero in mente: la lettura😏.
Godetevi i prossimi capitoli, solo questo vi dico😊😊
Non so quanto i miei impegni mi terranno lontana da Wattpad ma spero di aggiornare il prima possibile!
Un bacio e grazie di tutto❤️
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Occasionale -Snamione-
FanfictionL'eros e l'agàpe: due modi di amare dettati da bisogni diversi. È possibile che questi due concetti coesistano? I due protagonisti di questa storia lo scopriranno.