...oppure no

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Daryan non dormiva da giorni.

Non solo, praticamente non stava facendo niente, tranne restare a letto o nel suo ufficio e leggere libri fantasy.

Non riusciva a spegnere il cervello, per quanto ci provasse, e continuava a sentire la voce di Leo nella testa, che gli ripeteva di non essere parte della Storia, di aver cambiato tutto, e che il futuro di Daryan era idilliaco, ma senza di lui.

Daryan non sapeva proprio cosa pensare.

Si sentiva dilaniato in due.

Da un lato la logica e la mente, che gli suggerivano di lasciar andare il disturbatore e procedere per la via che gli dei avevano stabilito per lui. La Storia serviva a mantenere la pace e a costruire il futuro migliore possibile, era sicuramente il futuro giusto da seguire.

Inoltre Daryan era sempre stato un uomo molto attento, organizzato, che progettava ogni minima cosa, quindi era confortante sapere che il suo futuro era positivo.

Poteva tirare un sospiro di sollievo, dimenticare Leo, e vivere la sua intera vita sul binario programmato. Sarebbe stato felice comunque, dopotutto, con una "moglie straordinaria, un figlio che sarà un mito e nipoti ancora più grandiosi".

Sembrava una scelta così ovvia.

Eppure, dall'altro lato, c'era il cuore...

Il cuore che gli stava gridando nelle orecchie che non poteva lasciar andare Leonardo così, Storia o non Storia. Non aveva mai provato per nessuno quello che aveva provato per Leonardo, e che continuava a provare nonostante stesse cercando da giorni di convincersi a lasciar perdere.

Ma i momenti passati in sua compagnia, i suoi piatti, il suo fare impulsivo e divertente, e il suo grande, enorme cuore, continuavano a tornargli in testa nei momenti più sporadici.

Così come i suoi baci, le sue carezze, il suo aperto e meraviglioso sorriso, che sembrava rischiarare la notte. E i suoi brillanti occhi color del mare, così espressivi, e così aperti.

Daryan non si lasciava guidare dalle emozioni, era contro la sua natura e pericoloso per il regno. La sua massima priorità era la salvaguardia del suo popolo, dopotutto, e se Leonardo era un possibile pericolo, era giusto allontanarlo.

Era necessario allontanarlo.

Persino Opal, dopo che Daryan le aveva spiegato tutto, aveva ammesso che fosse per il meglio.

Ma allora perché Daryan si sentiva così vuoto?!

La Storia non si cambiava! Erano i ribelli ad opporsi, e finivano sempre male.

Daryan chiuse di scatto il quinto libro della saga di zia Carlina, che non riusciva a leggere per quanto ci provasse, e si alzò dal letto, iniziando a fare avanti e indietro per la stanza, per calmare i nervi.

Sapeva che inconsciamente stava cercando una soluzione, o un modo di convincersi definitivamente che stare lontano da Leo fosse la scelta giusta e l'unica possibile.

Alla fine era stato anche Leo ad allontanarsi.

Tutti convenivano che fosse la soluzione: dei, semidei, umani... tutti!

Ma non Daryan.

No, Daryan non riusciva ancora a convincersi del tutto che lasciarlo andare fosse la scelta giusta.

Perché la mente suggeriva, ma il cuore urlava, urlava a squarciagola, e gli confondeva sempre di più i pensieri.

-Maledizione!- esclamò, lanciando il libro da un lato, e cercando di controllare il respiro.

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