Con la forza di Elsa salverò la mia migliore amica. Let it go!

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Al concilio degli dei, dove tutti stavano osservando il ratto dei semidei con una certa apprensione, visto l'intervento del cuoco, i presenti si girarono sconvolti verso Noella, che dal suo trono si stava osservando disinteressata le unghie.

Resosi conto dell'attenzione, alzò le spalle.

-Che c'è?- chiese, come se non sapesse quanto grave fosse ciò che aveva appena fatto.

-Lo hai benedetto?!- chiese Laasya, sforzandosi al massimo delle sue forze per non strozzarla.

Erano immortali, dopotutto, non sarebbe servito a niente.

-Hai visto come si è comportato bene, con le mie figlie? E con tutti quei bambini... non potevo non offrirgli il mio supporto- rispose Noella, ovvia.

Era la più giovane di tutti gli dei, e non aveva mai amato seguire le regole. Aveva anche una carattere molto impulsivo, e cambiava idea facilmente. Ci voleva poco sia per ottenere il suo favore, che per perderlo.

Ma salvare dei bambini era una delle poche azioni che le avrebbero dato una buona opinione di una persona, e tale opinione non sarebbe mai cambiata.

Soprattutto se utilizzava il più importante giuramento dei sette regni per assicurare a tali bambini che sarebbero sempre stati al sicuro. Leonardo stava praticamente flirtando con lei! Andiamo!

-Non puoi benedire gli esseri umani, Noella! Ritira subito la benedizione- la riprese Omish, paziente ma anche esasperato.

-Non mi metto in ridicolo ritirando una benedizione appena data! È contro le regole benedire le persone di questo mondo, ma non c'è nessuna legge che ci vieti di benedire gli outsiders!- si difese la dea della neve, con un ghigno soddisfatto per aver trovato una scappatoia al regolamento.

-E se tornassimo indietro a prima che la benedizione fosse lanciata?- chiese Laasya, decidendo di ignorarla, e rivolgendosi a Kalea, che osservava la situazione con estremo interesse.

-Metteresti le bambine in pericolo- borbottò tra sé.

-Non ci pensare nemmeno! Lo benedirei comunque! Non potete fermarmi!- si scaldò Noella.

-Veer, Omish, per la manovra di emergenza?- Laasya si rivolse ai due dei incaricati di contenere il disastro Leo.

Omish stava lavorando a delle carte, mentre Veer osservava la scena del ratto dei semidei con un sorrisino furbetto.

-Sarà pronta presto, Laasya, non temere- la rassicurò Omish, l'unico sul quale Laasya poteva contare.

-Mi ritiro. Ho già visto abbastanza di questo Leo per una vita intera- sbuffò la dea, alzandosi dal trono.

-Ma siamo immortali- le fece notare Flora, confusa.

-Appunto- con un ultimo sbuffo, Laasya scomparve in una pioggia di luce.

-Ora ho l'esclusiva su Leonardo l'outsider!- gongolò Noella, ritornando ad osservare la scena, molto soddisfatta del suo operato.

-Ehi, io l'ho benedetto per primo- si lamentò Jahlee, che era più distratto degli altri, preoccupato per sua figlia.

-Ma io sono stata la prima a marchiarlo- Noella sollevò la mano, per indicare il simbolo che aveva impresso su Leo.

Jahlee le fece il muso.

Avrebbe rimediato!

Leo non riusciva a credere di aver ricevuto un'altra benedizione divina. Osservava la mano come se venisse dallo spazio, e tracciava il contorno del segno impresso in arancione su di essa senza sapere come prendere la cosa.

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