Leo non aveva neanche avuto il tempo di riprendersi dall'attacco, che ecco che si ritrovava in una carrozza, in compagnia del principe e del primo cavaliere (al momento alla guida della carrozza) diretto verso il tempio del dio Jahlee, per assicurarsi che quello che fosse successo non fosse una semplice allucinazione di massa causata magari proprio dai suoi biscotti.
Leo doveva ammettere di essere quasi colpito da quanto facilmente riuscisse il principe a trovare dei modi per colpevolizzarlo anche quando di colpa non ne aveva alcuna, ma era troppo intimorito per fare un commento a riguardo.
In realtà... non riusciva ancora a capacitarsi di cosa fosse successo, né a comprenderlo, o affrontarlo.
Una volta sventato completamente l'attacco, e con la principessa al sicuro nella sua camera, Leo era stato affrontato da una miriade di cavalieri capitanati dal principe per spiegare cosa fosse successo, e una volta arrivato al momento della luce viola che gli aveva, pareva, salvato la vita, c'era stato un momento di profonda confusione ed estrema incredulità.
Leo stesso non riusciva a concepire che fosse stato benedetto da Jahlee, quindi era piuttosto certo che una volta giunto al tempio sarebbe stato solo questione di tempo prima che gli alti sacerdoti dimostrassero che era tutta un'illusione, e poi Daryan sarebbe tornato a concentrarsi sul fatto che durante l'attacco Leo era rimasto solo con Opal, e probabilmente quella sarebbe stata la volta buona che Daryan lo condannava a morte.
Il più grande rimpianto di Leo sarebbe stato non riuscire a preparare la pizza per il compleanno di Anna, come aveva programmato.
...sì, Leo continuava ad avere delle priorità un po' sballate.
L'interno della carrozza era silenzioso. Leo era solo in compagnia del principe, che però era intento a leggere un libro il cui titolo era coperto dalle sue mani, ma Leo intuì fosse un manuale di economia, o politica, o altre cose principesche (in realtà era un romanzo dal titolo "Mia zia Carlina è tornata indietro nel tempo per vendicarsi di quando sono tornato indietro nel tempo per vendicarmi di lei e onestamente inizio ad essere confuso!" ma shhh, non roviniamo la fantasia a Leo).
Il cuoco avrebbe voluto intortare una conversazione, o leggere un libro a sua volta, o quantomeno ascoltare un po' di musica, ma non voleva disturbare il principe... e poi non sapeva teoricamente leggere... per non parlare del fatto che gli ipod non erano ancora stati inventati.
Sigh, che noia mortale in quella carrozza!
Anche se era sempre meglio di quando aveva dovuto prenderla da prigioniero. Questa carrozza era molto più confortevole, e sobbalzava molto meno.
Senza molto da fare, Leo iniziò a guardare fuori dal finestrino, e si pentì subito di non averlo fatto prima perché la vista da lì dentro era splendida.
-Woo- si lasciò sfuggire, osservando un lago dai riflessi viola. Che figata! Non aveva mai visto niente del genere! Quello sì che era un luogo magico!
-È uno dei sette laghi arcobaleno. Il loro colore deriva dalle pietre preziose poste sul fondo. È un luogo sacro al dio Jahlee- spiegò Daryan, impassibile, senza sollevare lo sguardo dal suo libro.
-Sono tutti sacri al dio Jahlee o ogni lago è dedicato ad un dio?- chiese Leo, curioso.
Dopotutto c'erano sette dei, e sette laghi, e sette colori dell'arcobaleno... quel luogo era praticamente una bandiera del pride fatta a mondo fantasy.
-Sono stati realizzati da Jahlee, e sono sacri a lui, ma effettivamente ogni lago è condiviso con un'altra divinità, tranne quello viola- spiegò Daryan. Non sembrava seccato dalla domanda, o forse era troppo concentrato sul proprio libro per rendersi conto della sospetta curiosità del ragazzo davanti a lui.
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Rainbow Cookies
Storie d'amoreLeonardo non è mai stato un tipo molto ambizioso. Certo, ha i suoi sogni e le sue speranze e le sue passioni, ma di certo non ha mai pensato che un giorno sarebbe finito in un universo parallelo a lottare per salvarsi la vita in mezzo a principi, ca...