To no one but you... [Sanzuxreader]

CAPITOLO 5

Quando sono uscita dalla stanza ho visto la polizia che ammanettava mio padre e lo portava fuori dalla struttura.

Crollai per terra con uno sguardo vuoto, e soltanto dopo qualche secondo pensando a tutto quello che era successo tirai un urlo disperato.

"Mamma e papà..."

Dopo di questa situazione fui affidata legalmente a mia nonna.

Da quel giorno, la mia vita cambiò radicalmente.

Gli anni passarono, conobbi una marea di persone a cui volevo un sacco di bene, Draken, Kazutora, Pah... presto creai una nuova gang insieme a Mikey; La Toman. Eravamo i capi di quest'ultima, mentre che Draken era il vice.

La Toman per me era tutto, amavo esserne il capo, per me significava tanto far parte di quella gang. Con la Toman facemmo di tutto e di più, insieme sconfiggemmo un sacco di gang nemiche; La Moebius, la Valhalla, i Black Dragons, la Tenjiku...

La Moebius fu nostra rivale perché un loro membro, Osanai, aveva aggredito e violentato la ragazza di un amico di Pah-chin, noi cercammo vendetta. Quello scontro portò alla cattura di Pah dopo che pugnalò Osanai, perché si costituì.

Sebbene io abbia nominato prima Kazutora, che era una parte di me, la cosa non durò a lungo e per una serie di motivi piuttosto gravi fu cacciato dalla Toman. Lo scontro tra la Toman e la Valhalla, noto come Battaglia di Halloween, fu innescato dal desiderio di Kazutora di uccidere Mikey, ritenendolo responsabile della sua caduta in disgrazia. Sinceramente credo che cercasse di auto convincersi che fosse colpa di Mikey per stare meglio, ma sapevo che, Kazutora in fondo si odiava per tutto quello che aveva fatto.

Uno dei nostri membri era Hakkai. Un giorno ci parlò seriamente di una questione; voleva sconfiggere suo fratello e liberarsi dalla sua oppressione, abusava fisicamente lui e sua sorella. Così, a natale sconfiggemmo Taiju, che finalmente diede la libertà ai suoi fratelli, tutto questo in una chiesa, devo ammettere che nella mia vita non mi sarei mai immaginata di combattere in una chiesa... Inoltre scoprimmo il ruolo da traditore che aveva compiuto uno dei nostri membri nonché Kisaki in questo scontro, e per questo venne cacciato dalla Toman.

E poi la Tenjiku. Il loro leader era Izana, il fratello di Mikey che però non lo sentì mai come tale. Izana voleva prendere il controllo del mondo delle gang di Tokyo. Aveva un forte risentimento verso Mikey e non ci mise molto a decidere di attaccare, comunque riuscimmo a sconfiggere anche loro.

In tutta la mia vita, non avevo mai perso il rapporto che avevo con Sanzu. Lui mi era sempre stato vicino in ogni situazione, lui era fedele a me e a Mikey. Uscivo sempre con Haruchiyo, era una parte di me. Era molto silenzioso in pubblico, non parlava molto e non era molto invadente. sembrava anche molto inespressivo, ma poi con me era sempre un'altra persona totalmente. In realtà, non so perché ma un giorno uccisi una ragazza soltanto perché ci aveva provato con lui, lui non lo sapeva.. non glielo avrei mai detto, mi vergognavo di quello che avevo fatto, ero andata a casa sua e la avevo uccisa, non so esattamente quale sia stato il motivo della mia azione, nel senso, ci stava solo provando con lui, me ne pentii in fretta, non riuscivo a contenermi, avvolte avevo dei terribili impulsi. Lui un giorno mi baciò, fu un po' prima dello scontro con i Black Dragons, ad inizio dicembre, e non ci parlammo per un mese, però poi riprendemmo a parlare come se nulla fosse ignorando ciò che era successo.

Qualche ora prima dello scontro con la Tenjiku, mi trovavo a camminare per le stradine di Shibuya con Mikey, Draken ed Emma, quando quest'ultima venne colpita con una mazza da baseball in testa da Kisaki. Emma fu portata in ospedale e poi i dottori ci dissero che era in coma.

Mikey fu consumato dalla notizia, aveva passato tante cose brutte, ma questa era come la ciliegina sulla torta... Per quanto Manjiro fosse una persona piena di carisma, sin da quando era piccolo aveva un lato di sé oscuro, molto ad essere sincera. Questo lato di sé prese il sopravvento quando Emma venne ferita, mi confessò che non sarebbe più riuscito a comandare la Toman, mi disse che se avrei voluto avrei comandato da sola da quel giorno in poi, ma lui si ritirava.