CAPITOLO 16

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«È pronta la cena» disse e dalla voce capii che era Koko, quindi io e il rosa uscimmo dal suo ufficio dirigendoci verso la sala in cui mangiavamo.

Mi sedetti a capotavola e vidi che qualcuno aveva ordinato il sushi per stasera; il mio cibo preferito tra l'altro, quindi non potete nemmeno immaginare il mio entusiasmo.

«Chi ha ordinato il sushi!?» chiesi con entusiasmo.

«Io, ho fatto bene?» domandò Kakucho.

«Assolutamente si» risposi con un piccolo sorriso prendendo le bacchette.

Era quasi confortante tornare lì dopo un giorno e mezzo a casa mia. Certo, la mia villa era splendida, ma il palazzo della Bonten aveva un'atmosfera unica. Mi mancava quando ero a casa mia.

Fu Koko a rompere il silenzio. Sempre diretto, sempre preciso. «Allora, Ryoko, cosa hai fatto in questo giorno e mezzo?»

Misi giù il mio sushi e mi girai verso di lui, il mio entusiasmo impossibile da nascondere.

«Oh, Koko, non hai idea di cosa sia successo, stavo proprio per cominciare a raccontarlo!» iniziai, sapendo già che avevo attirato l'attenzione di tutti. «Ero a casa mia, dormivo, quando... immagina un po', sento l'antifurto! Tre deficienti mi sono entrati in casa, erano ladri»

Vidi le sopracciglia di Kakucho alzarsi, anche se mantenne la sua solita calma. Ran sorrise, divertito, lui ne sapeva qualcosa come anche Rindou che sembrava leggermente più interessato. Non capitava spesso di sentirmi raccontare qualcosa con così tanto entusiasmo.

«Immagino che tu non li abbia lasciati andare via così facilmente,» commentò Koko con un sorriso appena accennato.

«Oh, assolutamente no!» risposi, gli occhi che brillavano. «Li aspettai nell'ombra, e quando erano convinti di aver fatto un bel colpo... diciamo che non si aspettavano di trovarsi faccia a faccia con me. Fu... interessante.»

Mi presi un altro pezzo di sushi. «Alla fine, capirono molto bene che non era il loro giorno fortunato.»

Gli sguardi intorno al tavolo erano misti tra divertimento e approvazione. Sapevo che, nonostante tutto, mi rispettavano anche per questo. Non si trattava solo del potere o della posizione, ma della capacità di mantenere il controllo in qualsiasi situazione, e magari anche divertirsi un po' lungo la strada.

«Beh, almeno ti sei divertita,» concluse Sanzu.

«Sì, davvero,» risposi, prendendo un altro boccone «li ho uccisi ma l'idea di farlo da sola un pochino mi annoiava quindi ho deciso di chiamare Ran, li abbiamo un po' fatti pentire con il dolore fisico e poi li abbiamo uccisi»

Ran aveva un piccolo sorriso compiaciuto mentre che ascoltava le mie parole, sembrava che stesse pensando alla notte precedente.

Anche Mikey come tutti mi ascoltava attentamente, gli avevo già detto per telefono che ne avremmo parlato meglio insieme.

«E non credi che potrebbero tornare a casa tua dei loro alleati notando la loro scomparsa?» mi domandò Koko.

«Uhh, però pensaci; non devono essere principianti come tipi per andare a rubare in una villa simile.. quindi secondo me i loro alleati si sono spaventati per il fatto che non siano tornati più, forse lo hanno capito anche loro che hanno commesso un grande errore»

«Wow, Ryoko, effettivamente hai ragione..»

«Nonostante questo penso che per qualche giorno rimarrò a casa mia per mantenere comunque tutto sotto controllo.. non vorrei che fossero così stupidi da entrare nonostante quello che sia successo!»

To no one but you... [Sanzuxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora