Brando Ricci

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27 gennaio

Finalmente era giunto il momento del parto, tra Ciro e Laia andava tutto alla perfezione.

Si amavano ogni giorni sempre di più, trascorrendo ogni istante insieme.

A breve sarebbero anche iniziati i preparativi del loro matrimonio, la data era gia stabilita.

25 maggio

Era poco tempo ma non vedevano l'ora di sposarsi, vivere in una casa tutta loro e passare il resto della vita insieme.

Anche se presto il destino si sarebbe messo contro la coppia

Laia era in sala parto, Ciro era rimasto fuori pieno d'ansia.

Sentiva le urla di dolore di Laia, che erano molto forti.

Desiderava che Laia non soffrisse così tanto ma erano entrambi felici, grazie a quell'impegno fatto di sudore,urla e dolore sarebbe entrato nelle loro vite la cosa più cara che potessero avere: un figlio

Come si dice sempre a Napoli: e figl so piezz e cor

Le urla finalmente cessarono facendo spazio al pianto del piccolo Brando.

Era il suono più bello che potessero sentire, una dolce melodia.

Uscì il medico con il bambino tra le braccia ma bloccò subito il giovane Ricci che gli si stava avvicinando.

<Può andare dalla ragazza se vuole, il bambino deve fare prima i controlli.
Poi lo portiamo da voi>

<vabbuo>

Mentre il medico andò via, Ciro corse nella stanza di Laia e dalla sua faccia si notava che fosse stanca.

<Vita mij.
Comm è o criatur nuostr?>disse il giovane Ricci sedendosi sulla sedia accanto al suo lettino e strigendole una mano

<È perfetto amo, è uguale a te da piccolo.
Tutta questa fatica è poi è la fotocopia tua>

<Facimm pur a fotocopia toi nd preoccupa>esclamò malizioso lasciandole un bacio a stampo

Dopo poco finalmente arrivò il medico con il piccolo Brando in una culletta e lo lasciò accanto ai due.

<Per qualsiasi cosa, premete il pulsante lì e sarò subito da voi> spiegò il medico indicando il pulsante per poi uscire lasciandoli soli

Finalmente Ciro prese per la prima volta il suo bambino tra le braccia, lo guardò come guardava Laia:pieno d'amore.

Erano gli unici due che potevano permettersi quello sguardo, per il resto era il solito stronzo mafioso.

<comm si bell a papà, t'amm dipint>

<comm si bell a papà, t'amm dipint>

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<sembra di aver partorito a te.
Un piccolo Ciro Ricci, a saperlo lo chiamavo proprio come te>

<E ma sol Ciro Ricci il grande ti permette di clonarmi>

𝙛𝙪𝙚𝙜𝙤 𝙙𝙚 𝙖𝙢𝙤𝙧//𝘾𝙞𝙧𝙤 𝙍𝙞𝙘𝙘𝙞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora